GIORNO
NOTTE
  • In evidenza
  • GRAZIALAND

    GRAZIALAND

    GRAZIALAND

  • SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

  • Grazia Gazette Roma

    Grazia Gazette Roma

    Grazia Gazette Roma

  • GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

  • Skin Longevity

    Skin Longevity

    Skin Longevity

  • Canali
  • GRAZIALAND
  • Moda
  • Bellezza
  • Lifestyle
  • Factory
  • People
  • Casa
  • Magazine
  • Shopping
  • Oroscopo
  • Newsletter
  • Magazine
  • La cover della settimana
    ABBONATI
    • Pubblicità
    • Contributors
    • Condizioni
    • Privacy
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • Notifiche push
    • Gestione dei cookie
    • © 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Legale VIA BIANCA DI SAVOIA 12 - 20122 MILANO - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata

Grazia

Stai leggendo:

Magazine

La moda che pensa al clima

La moda che pensa al clima

foto di Marina Speich Marina Speich — 5 Giugno 2025
Inchiesta green grazia
Dagli indici di rispetto dell’ambiente ai centri per riciclare l’usato: l’industria del fashion sta per fare un balzo in avanti nella sostenibilità. Gli specialisti del settore, Michele Priori e Lorenzo Orsenigo, parlano delle novità per i marchi e i clienti

Uno degli aspetti più interessanti della rivoluzione green riguarda la moda. Nel settore fashion, l’economia circolare punta a ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale attraverso riuso, riciclo e progettazione sostenibile. Ormai è un percorso obbligato.

Il Parlamento europeo nei prossimi mesi estenderà la responsabilità del produttore anche a questo. «Si applicherà al settore tessile una normativa simile a quella che oggi c’è per elettrodomestici e imballaggi, cioè ogni produttore di un capo tessile dovrà prevedere un contributo ambientale», spiega Michele Priori, direttore generale di Cobat Tessile e partner di Phygital Sustainability Expo. «I consorzi, come il nostro, andranno a ritirare il rifiuto per avviarlo alle operazioni di recupero, se sarà possibile allungare il ciclo di vita del bene riutilizzando il più possibile del materiale». Oggi la produzione dei rifiuti tessili è critica. «Ogni anno un italiano butta circa 11 chili di rifiuto tessile e, con le associazioni benefiche, solo 2,7 vengono recuperati. Gli altri arrivano in discarica. La nuova normativa contrasterà anche il flusso illegale di rifiuti dall’Europa a Africa e India». In futuro ci saranno centri di raccolta di abiti usati, dai grandi negozi alle scuole. «E dal 2030, secondo l’Ue, sarà obbligatorio inserire il 30 per cento di fibrariciclata in ogni capo», dice Priori. «Insomma, non può più funzionare un’economia lineare, cioè: prendo, uso, butto. Bisogna recuperare le materie, allungare il ciclo di vita dei tessuti e rendere i capi riparabili. E le aziende si stanno adattando».

Ma come facciamo a sapere che un capo tessile contiene davvero materiale riciclato? «Sono in arrivo due importanti novità. Una si chiama EPD ( Dichiarazione Ambientale di Prodotto), una dichiarazione delle prestazioni ambientali diun prodotto misurate sul suo ciclo di vita. Esiste già per gli alimenti», spiega Lorenzo Orsenigo, presidente di ICMQ, organismo accreditato alle certificazioni e partner di Phygital Sustainability Expo. Non è l’azienda che si auto-certifica, c’è una terza parte indipendente. «C’è poi l’indice di circolarità (NCI): misura quanta parte del prodotto è riciclato, analizzando anche energia, acqua e rifiuti legati alla sua produzione. Per il cittadino l’indice è una garanzia per avere meno sprechi». Sarà una scala da 1 a 4 per ogni dimensione, non obbligatoria ma molto utile ai consumatori.

© Getty Images

© Riproduzione riservata

Grazia Phygital Awards Scopri altri articoli di Magazine
  • IN ARRIVO

  • «Sei brutta, sta' zitta»: l'editoriale di Silvia Grilli

  • Grazia Phygital Awards 2025. Siete tutti invitati!

  • Flavio Cobolli: il tennis, l'amore e l'effetto Jannik Sinner 

  • Nero e oro: un tocco d'eleganza sulle unghie autunnali

Grazia
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contributors
  • Pubblicità
  • Opzioni Cookie
© 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Lagale Via Fantoli 7, 20138 Milano - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata