Kim Kardashian: Senza di me, di che cosa sparlereste?
Non è un’attrice, una top model e nemmeno una cantante. Eppure è la regina dello star system, dei social network e delle provocazioni. Grazia l’ha incontrata e lei ci ha raccontato il segreto del suo successo: «Più mi criticate, più mi diverto»
Da che parte cominciamo? Me lo sono chiesta mentre, con la curiosità a mille, raggiungevo un albergo sulla Costa Azzurra per incontrare Kim Kardashian, spregiudicata regina dei social e imprenditrice di se stessa. Tenere il conto delle sue imprese è una missione molto complicata. Che cosa devo aspettarmi da un personaggio che non è un’attrice, non è una popstar, ma a 35 anni ha trasformato se stessa in un marchio con 46 milioni di follower su Twitter e oltre 75 milioni (più dell’intera popolazione italiana, che sfiora i 60) su Instagram, tutti pronti a consumare avidamente ogni giorno, ogni ora, le sue mise ultra sexy, i suoi nudi esplosivi, le sue confessioni più intime e ogni sorta di provocazione? La fama planetaria di KK genera un fatturato milionario: un suo cinguettìo favorevole fa impennare la vendita di un prodotto, mentre una stroncatura può mandare a picco un’azienda.
Sentite l’ultima: la signora sta facendo affari d’oro con la carta da imballaggio che riproduce il suo cliccatissimo fondoschiena. Voi incartereste un regalo con il lato B più famoso del mondo? Io no. Ma milioni di persone sono felici di farlo. E la trovata di Kim oscura anche la provocazione del marito in carica (è il terzo), il rapper Kanye West, che in un recente video si è mostrato a letto con i manichini, rigorosamente nudi, di personaggi famosi tra cui la stessa moglie, il patrigno transessuale di lei Caitlyn Jenner, le cantanti Rihanna e Taylor Swift, il candidato alla Casa Bianca Donald Trump. Con questi pensieri in testa e una buona dose di pregiudizi sono andata a incontrare Kim Kardashian nel lussuoso hotel dove la regina dei social, lanciata a 20 anni da un video porno di cui era protagonista e poi da un reality interpretato con l’intera famiglia Kardashian, era attesa come ospite d’onore a una festa del marchio di gioielli de Grisogono.
Strade transennate, guardie del corpo, telecamere impazzite, folla accalcata con i cellulari spianati. E due ore di attesa: questo lo scenario (consueto) che accoglie Kim strizzata in una tuta bianca che mette in risalto il seno maestoso, protagonista ossessivo dei suoi selfie, i lunghi capelli corvini sciolti sulle spalle, gli occhi scuri sensualmente socchiusi come nelle immagini che l’hanno resa famosa. Ma non si è stancata di vivere sotto i riflettori?, le chiedo per prima cosa quando, fendendo il muro umano dei fan e scortate da un cordone di gorilla, riusciamo a raggiungere un divano sul terrazzo. «Non posso lamentarmi», mi risponde schietta Kim. «Conduco una vita interessante e molto divertente, perciò mi sento molto fortunata. Il destino mi ha riservato delle grandi opportunità. Sono consapevole che molti vorrebbero essere al mio posto. Quando si sparge la voce che sono invitata a una festa, come stasera, centinaia di persone mi supplicano di rimediare un invito anche per loro o di farle imbucare. E io cerco di accontentare tutti. Vuole proprio saperlo? Non mi dispiace affatto fare questa vita».
Viva la sincerità. Prima sorpresa: vista da vicino, Kim è molto più bella e oserei dire più delicata della sua immagine eccessiva, al limite del trash. Statura media, mani lunghe, viso levigato, modi pacati. Anche l’esibitissimo décolleté, tutto sommato, non mi sembra così esagerato. Mentre parliamo si guarda intorno alla ricerca della mamma Kris, che ha sposato in seconde nozze l’ex campione di decathlon Bruce Jenner, diventato poi Caitlyn, cioè il transessuale più famoso del pianeta: un motivo ulteriore che tiene i Kardashian sempre al centro dell’attenzione.
In un primo momento Kim aveva attaccato il cambiamento di sesso del padre acquisito: «Ora è il tuo momento, però non c’è bisogno di colpire in questo modo. Hai la fama, ma stai perdendo la tua famiglia», aveva tuonato in tv. Oggi aggiusta il tiro e mi dice: «Sono molto attaccata ai miei. Cerco sempre di stare con loro e, se per un periodo non ci vediamo, soffro: ora ho molta voglia di passare un po’ di tempo con mia madre che non incontro da 15 giorni. Troppi», mi spiega, mentre da qualche parte, mi informa, dev’esserci anche la sorella, la top model Kendall Jenner, impegnata con lei in una gara di presenzialismo fino all’ultimo selfie. Ma per ora vince Kim.
Chissà se è rimasto qualcosa di lei che il mondo non conosce, che non è stato dato ancora in pasto alla Rete. Kim ci pensa un po’, poi mi risponde: «Non direi, di me si sa tutto e si è visto tutto. Inutile negarlo. Ma c’è un’unica sfera della mia vita che cerco con tutte le forze di mantenere privata, solo per me e i miei cari». E quale sarebbe? «La mia condizione di madre. Faccio qualunque cosa per proteggere i miei bambini dalla curiosità della gente: niente selfie con loro».
Di figli ne ha avuti due, la piccola North di tre anni e Saint West di sette mesi, da Kanye West, sposato nel 2014. Che tipo di mamma pensa di essere? «Molto scrupolosa e sempre attenta al benessere dei miei figli, che vengono al primo posto. Sarei pronta a tutto per loro. Ma al centro delle mie priorità, ovviamente, c’è anche mio marito».
I due coniugi che hanno preceduto il rapper non hanno avuto vita lunga: il produttore musicale Damon Thomas ha retto quattro anni, dal 2000 al 2004, e nel 2011 il cestista Kris Humphries è stato liquidato dopo appena 72 giorni di matrimonio. Ma con West, che posa spesso accanto alla moglie in atteggiamenti hot e non perde occasione, pure lui, per far parlare di sé (una per tutte: in una canzone ha accusato Kim di volerlo uccidere) le cose sembrano funzionare. «Kanye è la mia fonte di ispirazione», mi confida lei con aria sognante. «Da quando stiamo insieme mi ha insegnato a vestire, a proporre la mia immagine in chiave più giovane e trasgressiva. Insomma, ha rivoluzionato il mio look. Mi incoraggia a essere sexy, gli abiti che porto nelle occasioni ufficiali li sceglie lui».
Mr. West è talmente influente da scatenare le proteste dei fan, che l’hanno accusato di praticare alla moglie il lavaggio il cervello. «Tutte balle, il matrimonio con Kanye mi ha dato fiducia in me stessa», insorge la signora Kardashian-West. «Di lui mi fido al cento per cento, anche quando mi suggerisce di mettere una tuta di lattice, un body di perline o un top trasparente. Appena ci siamo conosciuti gli ho chiesto di ripulirmi il guardaroba. Ero fissata con gli strass e gli abiti luccicanti, lui mi ha fatto buttare tutto e mi ha insegnato ad amare la moda. Ho imparato ad apprezzare i capi più ricercati e ho licenziato lo stylist che si occupava dei miei look. Ora facciamo da soli».
Una ne pensa e mille ne fa: nel suo futuro Kim vede una nuova impresa e me la rivela in anteprima. «Vorrei diventare designer di gioielli per de Grisogono, è la mia prossima sfida: le pietre preziose mi hanno sempre affascinata e resto convinta che i diamanti siano i migliori amici delle ragazze, come cantava Marilyn Monroe», mi annuncia. Fawaz Gruosi, fondatore e direttore creativo della maison, ci ha raggiunto e annuisce convinto: l’idea gli piace. Ma c’è qualcosa che spaventa Kardashian, nella sua vita all’insegna di eccessi e successi? «Le mie uniche paure sono quelle di ogni madre: riguardano il benessere e la salute dei miei figli», mi risponde.
Per le fan che le scrivono sui social, chiedendole qualche “dritta” per somigliarle, Kim mi dice di avere un’unica risposta: «Non bisogna imitare nessuno. La chiave del successo è rimanere se stessi e seguire le proprie passioni. Cercate un lavoro che vi piace, dateci dentro e sarete felici». Lei pensa di esserci riuscita? «Sì, sono soddisfatta della mia vita». Non avevo dubbi. E se dovesse descrivere se stessa a un alieno piombato sulla Terra senza aver mai sentito parlare di lei, se la caverebbe con pochi aggettivi: «Sono compassionevole, calma, serena in ogni occasione e non mi lascio scomporre nemmeno dalle critiche. Questo è il mio segreto». Fino alla prossima provocazione.
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