Giù dalla rupe: i papà aquila sì che sanno crescere un Figlio
Il video è scioccante: un bimbo corre nudo piangendo, in mutandine e scarpette, nella neve. Suo padre lo riprende e lo incoraggia a non mollare. E su Internet spiega che non è sadismo.
Tutto è estremamente realistico (lo dico, perché io continuo a sperare che sia uno scherzo): si vede lui che ha freddo, si ferma, chiede aiuto piagnucolando e i genitori invece di prenderlo in braccio lo incitano a continuare.
Parlano cinese e quindi non si capisce quello che dicono, ma il senso è chiarissimo. Dopo 30 secondi ho smesso di guardare perché sentivo l’angoscia montarmi insieme alla rabbia. La storia è incredibile, e infatti io continuo a pensare che non sia vera: He Liesheng, un cinese di 44 anni che vive a New York, nella notte di Capodanno, temperatura meno 13, ha filmato una passeggiata con il suo bambino di 4 anni che corre sulla neve praticamente nudo.
Poi ha messo in rete il video spiegando che il suo gesto non era cattiveria pura - come magari avremmo potuto pensare noi tradizionali mamme italiane che mettiamo perfino il cappellino in inverno ai nostri bambini - ma la scelta coraggiosa e controcorrente di un “eagle dad”, un papà aquila.
Per chi non lo sapesse e fosse interessato, pare che le aquile, maschio si intende, insegnino ai propri cuccioli a volare gettandoli, che vogliano o no, giù da una rupe. Una volta, quando i genitori erano un po’ più sbrigativi e il fatto di avere parecchi figli rendeva ogni apprendistato più veloce, so che qualche esagitato lo faceva con il nuoto: giù in piscina, se rimani a galla bene e se no qualcuno si tufferà a recuperarti.
Non ho dati scientifici, ma darei per scontato che con questo sistema si siano creati pochi nuotatori e molte crisi di panico da acqua. Il papà aquila, comunque, ho la sensazione volesse rubare la scena alla mamma tigre che era assurta agli onori della cronaca qualche mese fa.
Ve la ricordate, la donna, sempre cinese (d’accordo, volete conquistare il mondo, ma vi sembra questo il modo?), che aveva scritto un libro per dimostrare come solo disciplina ferrea e punizioni severe fanno i figli diligenti e impeccabili? Di serenità, felicità, equilibrio non si faceva verbo, ma non credo fossero quelli gli obiettivi.
Brutto momento per noi, poveri genitori, sommersi dalle critiche di ministri, esperti, giornalisti che ci spiegano come stiamo rovinando i nostri figli, tenendoli al calduccio in casa (a proposito del training del papà aquila) invece che mandarli fuori, lontano, anzi il più lontano possibile, prima che diventino bamboccioni, sfigati, senza lavoro né indipendenza.
Qualcuno tenta anche di spiegare che, se i figli trovassero un po’ più facilmente lavoro, non avrebbero bisogno della casa e di tutto il supporto di mamma e papà. E potrebbero perfino, udite udite, sposarsi a loro volta e avere dei figli. Se gli asili funzionassero, le mamme potrebbero persino lavorare. E le nonne evitare di fare le baby sitter. Ma non cascateci: sono tutte scuse...
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