Così abbiamo sfilato sull'acqua
La passerella trasparente sopra gli zampilli. Lo stupore degli ospiti internazionali. La collezione decorata di favole. La sfilata di Fendi nella Fontana di Trevi ci ha ridato la meraviglia di essere italiani
Ho riprovato la meraviglia di essere italiana la sera del 7 luglio, a Roma. Era il giorno in cui il settimanale britannico The Economist pubblicava in copertina un pullman, con i colori della nostra bandiera, pericolosamente in bilico sull’orlo di un precipizio. Il giornale (vedi articolo a pagina 27) prevedeva che, dopo la vittoria del no all’Unione europea nel Regno Unito, la prossima grande crisi del Continente sarebbe stata causata dalle nostre banche. C’era poco da stare allegri di fronte alla stampa internazionale, arrivata numerosa per assistere alla sfilata che avrebbe celebrato i 90 anni della casa di moda romana Fendi, radicata nella città da quando Edoardo e Adele Fendi aprirono il loro primo negozio in via del Plebiscito. Eppure, mentre assistevo allo straordinario spettacolo che il presidente e amministratore delegato del marchio, Pietro Beccari, aveva voluto realizzare nella Fontana di Trevi, uno dei luoghi iconici della capitale più celebrati al mondo, pensavo che poche altre bellezze avrebbero potuto rivaleggiare con questo nostro monumento e che poche altre maison avrebbero potuto competere con questa maestria artigianale.
Le collezioni di moda hanno sfilato nei luoghi più mozzafiato del pianeta: la Grande Muraglia cinese, l’Abbazia di Westminster, Cuba appena uscita dall’embargo americano. Sembrava difficile poter eguagliare tali coreografie. E invece, quando le top model internazionali, da Kendall Jenner che ha aperto lo show, a Bella Hadid, hanno sfilato sull’acqua della Fontana di Trevi al tramonto mentre le cascatelle uscivano dalla grande statua di Oceano e dai cavalli alati guidati dai Tritoni, abbiamo capito tutti che stavamo per assistere a un’altra grande rappresentazione. Così 46 look della collezione di Alta Pellicceria 2016/2017, modelli unici che costeranno ai pochi che potranno permetterseli enormi cifre di denaro, sono stati presentati su una passerella trasparente di 60 metri di plexiglass. E la pelliccia, il più contestato dei simboli del lusso, è diventata leggerissimo ricamo di fiori fatti a mano, cappotti dove sono state disegnate delle favole, sogno e leggenda come del resto è stata intitolata la sfilata.
Qualche anno fa Beccari aveva pensato di ricondurre indissolubilmente il nome del marchio alle sue radici. Così il brand era stato rinominato Fendi Roma e l’azienda si era offerta di contribuire al restauro della fontana italiana più famosa al mondo, quella dove si bagnò la sensuale Anita Ekberg nel film di Federico Fellini La dolce vita. Nel film Ekberg interpretava una diva americana, e restò nell’immaginario del nostro Paese per quei vestiti bagnati incollati al corpo statuario e per il bacio con Marcello Mastroianni.
« A fine sfilata, come da tradizione, lo stilista Karl Lagerfeld ha lanciato UNA MONETINA nella fontana »
Da quando Fendi Roma ha collaborato alla rinascita del monumento, nella capitale si sono avvicendati tre sindaci e un commissario. La situazione politica è stata turbolenta e incerto è stato fino all’ultimo anche questo show. Il via libera definitivo alla sfilata è arrivato alle 13 del giorno precedente. Il pomeriggio dello spettacolo, 97 negozi della zona hanno chiuso in anticipo e 200 ospiti si sono seduti ad anfiteatro davanti alla fontana. Bernard Arnault, proprietario del colosso francese LVMH che da 15 anni è azionista di maggioranza del marchio, era seduto al centro accanto a Beccari, al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e a tre delle mitiche sorelle Fendi: Carla, Anna e Alda. Alla fine, quando le modelle hanno finito di sfilare, sono saliti sulla passerella trasparente i due direttori creativi Silvia Venturini Fendi e Karl Lagerfeld. Nel rispetto della tradizione, riprendendo il rituale dei turisti, Lagerfeld ha tirato una monetina nella fontana. Dopo è stato difficile convincere gli ospiti a lasciare la piazza di Trevi. Si sono attardati tutti a farsi selfie sull’acqua come souvenir.
Poi siamo andati tutti al Pincio, il colle dove i ragazzi portano le ragazze per farle innamorare. Fendi ha invitato 600 persone a cena nella terrazza di Villa Borghese. C’erano dall’attrice hollywoodiana Kate Hudson alla nostra Ornella Muti, alla web influencer Chiara Ferragni. E il giorno successivo abbiamo visto, al Palazzo della Civiltà Italiana, la mostra Fendi Roma, gli artigiani dei sogni. Resterà aperta al pubblico fino al 29 ottobre e racconterà questa storia italiana cominciata nella Roma di 90 anni fa.
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