"Ama dove sei non ti trovo" il nostro ricordo di Alessio Sanzogni
Alessio Sanzogni è scomparso questa notte. Noi della redazione Digital di Grazia lo ricordiamo così, attraverso le parole della nostra editor Daniela
Stamattina mi ha chiamato L., una delle donne che stimo di più al mondo, e mentre cercava di dirmi della tua morte io riuscivo solo a pensare adesso mi devo alzare perché lo devo dire ai miei colleghi e io non lo so se mi reggono le gambe, non lo so. Poi, un piede dopo l’altro, mi sono mossa e mi sono accorta che non lo stavo dicendo a loro, ma a me stessa ad alta voce e allora è diventato vero.
Scusa se uso la prima persona per provare a raccontare di te, non si dovrebbe ma come faccio oggi? La tua morte mi sta toccando nel profondo e voglio che tu lo sappia perché è questo che sei riuscito a fare, a toccare le persone, quelle che avevano voglia di accoglierti come ho fatto io.
Quando ci siamo conosciuti ci siamo annusati come due cani da combattimento. C’è voluto qualche mese di reciproco scontro e aggiustamenti prima di trovare un equilibrio. Non deve essere stato facile per te arrivare da solo davanti a un progetto mastodontico e complesso come Grazia ma deve essere stata anche una sfida irresistibile.
Una sera dopo un evento di lavoro mi hai accompagnato a casa ed è successo qualcosa, me lo ricordo perfettamente. Ci siamo visti e da quel momento abbiamo stabilito un legame. Abbiamo riso parecchio insieme. Sdrammatizzavamo e risolvevamo problemi in perfetta sincronia come fanno i meccanici della Formula 1, quelli che in pochi secondi si giocano tutta la capacità e l’esperienza che hanno, veloci e chirurgici. Così eri tu, con quel cervello a punta che ti ho sempre riconosciuto ma che non ti ho mai detto, scusa. Lo faccio ora.
Scrivi tu qualcosa su Alessio, vero? E come succede ogni volta che mi danno un compito divento lucida, consegno, faccio la delivery, come si dice in gergo. La faccio adesso questa consegna solo per te, spacco il minuto, la deadline. Lo faccio senza troppe smancerie, con un abbraccio da bromance come quelli che si danno ai fratelli, come quelli che ci davamo sempre quando ci incontravamo.
Giovedì sera non era il tuo turno di lavorare ma sei rimasto lì con me a chiacchierare, ad aiutarmi, a farmi ridere, a raccontare cose. Continuo a guardare l’ultimo messaggio che mi hai mandato: "Ama dove sei non ti trovo ". Sono qui. Siamo qui. Tutti.
Daniela
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