Alessandra Ambrosio: «Quando ho acceso i riflettori su di me»
Alessandra Ambrosio è tra le top model più famose. Qui posa per Grazia e ricorda il sogno delle passerelle scoperto grazie alla sua madrina, il primo “ritocchino” a 12 anni, l’ambizione di ragazza povera e il carattere che l’hanno fatta diventare un angelo di Victoria’s Secret. E la brasiliana più sensuale
Non basta essere belle, se nasci a Erechim, nella regione del Rio Grande do Sul, una piccola cittadina del Brasile che non ha niente a che fare con le lunghe spiagge da cartolina. Non basta essere belle se i tuoi genitori lavorano come benzinai e, anche se non ti fanno mancare niente, non puoi ambire a scuole prestigiose e a una vacanza ogni tanto. No, non basta essere belle: ci vuole qualcosa in più. Forza di volontà, disciplina, carisma, possiamo dare tanti nomi alla scintilla che vedo brillare negli occhi di Alessandra Ambrosio, una delle modelle più pagate del mondo. Secondo la rivista americana Forbes, il suo guadagno annuo tocca i 4,6 milioni di euro e il suo patrimonio personale si aggira intorno ai 37 milioni. Ha 34 anni, due figli, Anya Louise, 7 anni e mezzo e Noah Phoenix, 3, e un fisico perfetto. Merito di madre natura, ma anche della determinazione di questa donna dal sorriso dolcissimo e dal carattere di ferro. Ambrosio si allena ogni settimana, cinque giorni su sette, pratica il “Brazilian Butt Lift” (letteralmente il “Sollevamento del sedere alla brasiliana”), una disciplina che mescola il ballo (sulle note del samba), le arti marziali (la capoeira) e l’attività aerobica. Una fatica massacrante, almeno per la maggior parte delle donne comuni.
«Avevo chiesto latte di soya, questo è di mucca. Non va bene per me», dice al cameriere che le ha appena servito un cappuccino tradizionale con tanta schiuma e una spolverata di cacao. Lui si scusa e sparisce con tazza e piattino. La top model riprende a calzare un paio di stivali di camoscio sulle gambe più lunghe che abbia mai visto. Non si fa aiutare né dalla sua assistente né dagli stylist neanche per indossare gli outfit di Philosophy, la griffe disegnata da Lorenzo Serafini per la quale ha sfilato anche durante l’ultima settimana della moda di Milano.
Ambrosio fa tutto da sola. Rapida, efficiente, precisa. Da vero soldato della moda e della bellezza. Con un unico punto debole: i suoi due bambini per i quali, mi racconterà, vorrebbe essere tutto. Sempre e per sempre. Inizia così il mio incontro con l’angelo sexy tra i più famosi di Victoria’s Secret, la linea americana di lingerie che fa sfilare le sue modelle con ali di piume: tra un cambio d’abito, l’attesa di un cappuccino alla soia che non arriverà mai e il racconto di una donna che, quando aveva 8 anni, ha deciso che sarebbe diventata una top model. Nessuno in famiglia ha mai neanche pensato di mettere in dubbio che potesse non riuscire a coronare il suo sogno. La ragazzina faceva sul serio: tre anni dopo ha chiesto ai genitori di regalarle un intervento di chirurgia plastica.
Che bambina era Alessandra Ambrosio?
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