Tia Carrere si racconta: dai ruoli più importanti in tv e al cinema alla moda
Tia Carrere si collega dalla sua casa a Los Angeles all’ora di pranzo. Qui da noi sono già le nove di sera ma si vede ancora la luce. «E fa caldissimo!», le dico, sorprendendola e facendo scomparire (probabilmente) il sogno di un’Italia attraversata da una leggera brezza marina. Lei stessa era in vacanza poco tempo fa, a Cabo Saint-Lucas dove ha passato del tempo con la famiglia prima di ricominciare a lavorare.
Il volto di Tia Carrere è familiare, è come averla vista da sempre grazie ai suoi ruoli iconici, uno su tutti, caro anche agli italiani, quello dell’archeologa Sydney Fox nella serie tv Relic Hunter andata in onda da noi dal 2001 al 2003 e in replica poi su Paramount Channel (ora lo trovate su Now tv in streaming).
Ma sono tantissimi i personaggi da lei interpretati nei 30 anni di carriera. «Ho un lato comico molto evidente, per questo mi sono sempre divertita ad interpretare personaggi cattivi e pericolosi, come Juno Skinner, la terrorista di True Lies».
La scena del tango tra Carrere e Arnold Schwarzenegger nel film di James Cameron è diventata così famosa che quando l’attrice ha partecipato a Dancing With The Stars le hanno fatto ballare proprio “Por Una Cabeza”, colonna sonora del ballo sensuale entrato nella storia del cinema.
Anche nell’ultimo film in cui ha lavorato Carrere ha un ruolo quasi da antagonista, è Tia Theresa, rivale della madre del protagonista, lo stand-up comedian filippino Jo Koy che in Easter Sunday - questo il titolo del film - interpreta un attore che deve passare la Domenica di Pasqua con la sua famiglia filippino-americana (dopo la nostra intervista Carrere andrà a provare un abito del designer filippino Oliver Tolentino per la première).
«La caratteristica principale del mio personaggio è il rossetto rosso! Indispensabile per la sua espressione di costante disapprovazione. Mi sono davvero divertita a interpretarla anche se il periodo non era dei migliori. Un anno fa avevo ancora davvero paura di uscire, ma l’ho fatto e la vicinanza con gli altri attori e il team mi ha fatto sentire in famiglia. Abbiamo potuto abbracciarci per la prima volta e il contatto umano ci ha aiutati a lavorare bene assieme».
Il trailer di Easter Sunday, nuovo film con Jo Koy e Tia Carrere
Artista a tuttotondo, oltre a essere un’attrice e caratterista formidabile, Carrere è anche una bravissima cantante. Quando nel 1992 esce Wayne’s World, il film creato da uno sketch del Saturday Night Live con Mike Meyers e Dana Carvey, la protagonista femminile, Cassandra Wong, front woman e anima del gruppo Crucial Taunt, è lei.
Carrere capisce subito l’importanza del ruolo: «Negli anni 90 non era nella norma avere un’attrice di origini asiatiche come protagonista di una commedia americana. Figurarsi poi una rocker, con una personalità forte e dei veri dialoghi. Ci sarebbe stata Cameron Diaz al mio posto o un’altra attrice caucasica. Ma fortunatamente la visione di Mike Meyers era diversa e sono davvero felice di essere stata io ad interpretare un personaggio così importante e che ha aperto la strada a un certo tipo di rappresentazione».
Tia Carrere in Wayne's World nei panni di Cassandra Wong
La prima apparizione sullo schermo di Cassandra è indimenticabile. Vestita con un completo bianco composto da gilé, shorts, reggicalze e scarpette stile Luigi XIV, canta e suona il basso con la sua band e appena scende dal palco prima seda una rissa e poi fredda Wayne che la accoglie con una battuta razzista fuori luogo. È subito chiaro che questo personaggio non è il solito “love interest” del protagonista maschile (del quale vediamo il male gaze concretizzarsi esplicitamente davanti a noi), ma che pur nella cornice della commedia riuscirà a farsi valere.
«Ho ancora tutto il guardaroba di Cassandra con me», confessa Carrere. «Sono una grande fan dei negozi vintage e second-hand e molti dei look di Cassandra sono un mix di thrift-stores e capi di un negozio chiamato Trashy Lingerie (ride - ndr) che ovviamente non vende solo intimo ma anche abiti. Quelli in pizzo che indosso in Wayne’s World vengono da lì e pensa che ho commissionato a loro anche il mio abito per la première di AJ And The Queen con Ru Paul!».
Tia Carrere con un abito custom made di Trashy Lingerie alla première di AJ And The Queen - Getty Images
Carrere ama la moda «ma la moda è troppo cara per me!», dice ridendo. «Mi piacciono i brand di lusso ovviamente ma mi piace anche dimostrare che puoi sentirti a tua agio ed essere vestito bene senza spendere troppo. Ai Golden Globes ho indossato un abito trovato su eBay, ho abbinato le mie Manolo Blahnik comprate dieci anni prima e miei gioielli personali. Bè, quel look ha ricevuto una grandissima copertura mediatica. Credo che sia importante mixare l’alto con il basso soprattutto ora che spesso si tende a vestirsi in total look».
E prima di lasciarci Carrere ci rivela che proprio questi giorni inizierà le riprese di Never Have I Ever lo show di Netflix creato da Mindy Kaling con protagonista una adolescente di origini indiane (l’attrice Maitreyi Ramakrishnan) in America.
«Ci siamo incontrate a una festa e le ho detto quanto mi sarebbe piaciuto lavorare con lei. Poco dopo mi ha chiamata per dirmi che aveva scritto un personaggio per me».
E noi non vediamo l’ora di vederla in questa nuova avventura.
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