Elena d'Amario: «La danza ha trasformato la mia vita. Ma io non mi fermo, ho ancora tanti progetti»
Era il 2010, una vita fa. Elena D'Amario, appena ventenne, incontra David Parsons, direttore artistico e fondatore della celebre compagnia Parsons Dance. «Uno dei ricordi più belli della mia vita», dice. Un incontro che è una vera e propria sliding door: le chiede di lavorare con lui, lei accetta e tutto cambia. Alla danza, una vera vocazione, Elena si era già avvicinata da prima, nel 2008. Poi fa il suo ingresso ad Amici, la chiave che le ha aperto molte porte, punto di partenza ma anche di arrivo. Oggi, infatti, veste i panni di giudice nella stessa trasmissione; una sorta di grande famiglia nella quale è stata nuovamente accolta dopo tanti anni sui palcoscenici negli Stati Uniti. Mescola italiano e inglese, Elena d'Amario, e lo fa con massima naturalezza. La incrociamo durante una pausa pranzo, nel backstage (è il momento delle selezioni). Ci colpisce subito la dolcezza e la serenità di questa donna che di strada ne ha fatta, a colpi di sacrifici, scelte importanti e tanto, tantissimo allenamento. L'allenamento le ha modellato il corpo con il quale ha un rapporto molto sereno.
È cosa nota che nel mondo della danza talvolta ci sia una sorta di ossessione nei confronti delle curve; lei conferma ma prende le distanza da questo modello. «Ho fatto delle riflessioni su me stessa – racconta – e so che se non mangio come voglio, poi ho dei problemi con il mio peso e con gli allenamenti». La danza è una professione, è rigore, è resistenza e non c'è spazio per un ragionamento puramente estetico. «In America ho visto lavorare, a livello professionale, ballerine con corpi di tutti i tipi e nessuno ha dato importanza al loro aspetto». Essere ballerina è un lavoro totalizzante.
« La tua vita cambia, il tuo corpo si trasforma: dalle 8 di mattina alle sei di sera balli e tutto ruota intorno a questa realtà »
Forte è il senso di responsabilità nei confronti del mestiere: «Non sono mondana, la mattina bisogna essere atleticamente pronti». Solo sacrifici? Ovviamente no: «Se c'è passione, determinazione e costanza, si può costruire una carriera e avere il privilegio di fare quello che ami». Una vera e propria ricetta per il successo non esiste, ma qualche consiglio Elena lo dà volentieri: «Bisogna essere determinati, anche quando si hanno dei limiti e provare a superarli senza scoraggiarsi. Poi serve un briciolo di intuito e di sano realismo». È sul non fossilizzarsi in un solo ruolo, sia vivendo il presente sia pensando al futuro, che Elena si apre a più possibilità.
« Non voglio restare ferma, voglio andare avanti e fare più cose nel mondo della danza. Insomma, non riesco proprio a spegnere il mio cervello (ride) »
America o Italia? Il futuro è entrambi «perché non voglio lasciare tutto quello che ho costruito negli Stati Uniti. Per ora il tour con Parsons è sospeso e si riparte con Amici. Mi piacerebbe anche puntare a un ruolo di direzione, in futuro, e - perché no - studiare cinema». Nel futuro di Elena c'è anche una famiglia. Un obiettivo che pare essere più complicato rispetto alla danza perché «non è facile trovare una persona che mi supporti e capisca la mia situazione impegnativa. Qualcuno con cui condividere quello che faccio, che abbracci il mio mondo». Noi, facciamo il tifo per lei.
« Non è facile trovare una persona che mi supporti e capisca la mia situazione impegnativa. Qualcuno con cui condividere quello che faccio, che abbracci il mio mondo. »
Nella videochiamata con Elena d'Amario ritroviamo esattamente la donna ritratta negli scatti sui social. Occhi profondi, pelle curatissima, anche frutto di una rigorosa beauty routine. «Mai andare a letto senza struccarsi e sì a detersione profonda e idratazione» è il suo mantra. Per il make-up, invece, «non rinuncio mai a un correttore, a un bronzer opaco, a un illuminante e a un mascara». Attenzione al viso ma anche al corpo. Per esempio, con una depilazione ad hoc: «Quando sono in sala sono sempre in culotte – dice – e preferisco mostrare delle gambe lisce. Ognuno di noi ha un rapporto personale con il corpo: io sento il bisogno di essere perfettamente depilata e uso sempre il nuovo epilatore».
Ancora: non è una questione di pura estetica, quanto di comodità e scelta personale. Non è neanche un ragionamento mirato a realizzare il migliore scatto per Instagram che Elena usa per raccontare la sua quotidianità, senza filtri, senza maschere e sovrastrutture.
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