I profumi che hanno fatto la storia conservano ancora oggi tutto il loro fascino, restando dei classici intramontabili dal sapore vintage
C'è qualcosa di più affascinante del ripercorrere la storia attraverso i profumi? Ci sono alcune fragranze che non sono state solo pietre miliari della profumeria, ma hanno accompagnato vere e proprie rivoluzioni culturali e ne sono diventate il simbolo.
Icone del loro tempo, i profumi storici conservano tutto il loro fascino vintage un po' nostalgico, pur essendo diventati dei grandi classici intramontabili.
Sono arrivati a noi adattandosi ai nostri gusti contemporanei, ma possiamo ancora rintracciarvi l'anima di un passato che custodiscono un po' gelosamente. Pronti a rivelare tutta la loro bellezza solo a chi ricerca un profumo che racconti una grande storia, tra una puntata di Downton Abbey e un volume della saga dei Cazalet.
Caron Narcisse Noir
Avreste mai detto che all'inizio del '900 i profumi floreali fossero decisamente dark, misteriosi e conturbanti? Tanto da diventare una vera e propria leggenda, in cui il narciso viene ammantato dal lato oscuro del muschio e del sandalo. Ha conquistato Gloria Swanson e pare che anche Dita Von Teese non ne possa fare a meno.

Guerlain L'Heure Bleue
Un dipinto di Monet fatto profumo, un emblema della Belle Epoque. Una fragranza "impressionista" in cui si avvicendano iris, eliotropio, garofano sul fondo guerlinade. Indica quel momento della giornata in cui tutto diventa blu, l'ultimo momento di spensieratezza prima dei tempi difficili.

Guerlain Mitsouko
Mitsouko è per definizione un profumo malinconico, segna infatti la fine della guerra (fu creato nel 1919). Porta il nome di un'eroina romantica ed è il segno del gusto europeo per l'orientalismo. È il primo chypre fruttato, struggente e pieno di nostalgia.

Caron Tabac Blond
Ci avviciniamo all'alba dei Roaring Twenties con il primo profumo femminile al tabacco, in sintonia con l'emergente emancipazione femminile delle flapper. Per vivere un'esperienza davvero unica, andate alla boutique parigina dove lo troverete "sfuso" alla fontana di profumo.

Chanel N°5
Il profumo icona, con la P maiuscola, diventato più che leggenda, un vero e proprio prodotto culturale. Intramontabile proprio come il tubino nero creato da Mademoiselle, innovativo e rivoluzionario come la sua visione della moda. Il profumierie Ernest Beaux utilizzò le aldeidi per rendere la fragranza spumeggiante come mai nessuna prima.

Molinard Habanita
A quei tempi le ragazze iniziavano a fumare, era considerato un simbolo di emancipazione. Habanita fu creato proprio pensando alle sigarette fumate dalle donne. Accanto alla nota di tabacco c'è quella di cuoio, garofano, vaniglia e chiodi di garofano.

Chanel Cuir de Russie
La tradizione dei profumi al "cuoio di Russia" inizia ben prima della creazione Chanel che è però uno dei pochi sopravvissuti dell'epoca. Un classico che sa di un passato lussuoso d'altri tempi, con note di betulla, cuoio, note animaliche e tabacco.

Guerlain Shalimar
Nel 1925 il fascino per l'oriente era più seducente che mai. Shalimar racconta la leggendaria storia d'amore tra l'imperatore indiano Shah Jahan e la sua sposa, per cui fece costruire il Taj Mahal. È un profumo orientale opulento creato sulla perfetta contrapposizione tra bergamotto e vaniglia, con un cuore fumoso di incenso.

Lanvin Arpège
Un grande classico della profumeria femminile, dalle note aldeidiche e fiorite. Il nome - arpeggio - richiama la struttura della fragranza, in cui le note olfattive creavano una vera e propria composizione musicale.

Jean Patou Joy
Era il periodo della Grande Depressione quando Jean Patou pensò di creare un profumo che potesse far ritornare il sorriso, almeno per qualche istante. Nacque così Joy, un'esplosione floreale di rosa, gelsomino, ylang-ylang e tuberosa, il "più costoso profumo del mondo".

Robert Piguet Bandit
Una creazione all'avanguardia - anche per gli standard attuali - realizzata dalla prima profumiera donna, Germaine Cellier. Per la presentazione lo stilista trasformò le modelle durante la sfilata in banditi con maschere, coltelli e revolver, trasmettendo l'immagine di una bad girl irresistibile. Il profumo è un chypre cuoiato dalle note verdi del galbano.

Rochas Femme
Una creazione di Edmond Roudnitska durante la Francia occupata, per esaltare la femminilità di ogni donna. Un back to the basics che celebra l'essenzialità. Come Mitsouko è un chypre fruttato, ma al posto della nota di pesca qui troviamo la prugna.

Dior Miss Dior Originale
Il vecchio Miss Dior ora si trova con aggiunta la nomenclatura originale, dato che il Miss Dior che troviamo oggi sugli scaffali altro non è che una reinterpretazione di Miss Dior Cherie. È l'emblema del New Look inventato dallo stilista. Porta il nome della sorella di Christian Dior, sopravvissuta al campo di concentramento di Ravensbruck.

Balmain Vent Vert
Un'altra creazione di Germaine Cellier dedicata al galbano e ai fiori come giacinto, mughetto, fresia e gelsomino. È un profumo fresco, il primo verde-floreale, pensato per le ragazze giovani che non vedono l'ora di affrontare nuove avventure.

Nina Ricci L'Aird du Temps
La II Guerra Mondiale è finita da poco, c'è voglia di ritornare agli affetti, alla pace e alla tranquillità. È un profumo dolce, romantico e rassicurante che sa di casa, in cui regna il garofano e le note speziate.

Robert Piguet Fracas
Nasce il concetto moderno di diva, l'immagine di riferimento è quella di Rita Hayworth in Gilda, e nulla lo esprime meglio di una esplosione di tuberosa, dirompente e quasi sfacciata. La femme fatal così ben rappresentata dal genere noir che nasceva proprio in quel periodo.

Miss Dior Diorissimo
Si entra in nuovo decennio, gli anni '50, e più che mai si sente la voglia di cambiamento, favorito anche dal recente benessere della ricostruzione. Serviva un profumo che celebrasse la primavera, nacque così un'ode al gelsomino ispirato alla bellezza sofisticata di Grace Kelly.

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