Stella Jean Primavera/Estate 2017: il beauty look è sporty

Stella Jean propone per la Primavera/Estate 2017 una collezione che esplora le latitudini del Myanmar e del Sud-est Asiatico, a cavallo tra diverse epoche, culture e tradizioni, connettendole attraverso il linguaggio universale del calcio: As simple As a ball Is. Camicie e chemisier abbinati ad abiti ispirati ai sarong, tute e maxi gonne indossati con maglie, polo e fasce da capitano esprimono la forza, la determinazione e la gentilezza della donna Stella Jean.

Il trucco, firmato da Michele Magnani per Mac Cosmetics, sa di Primavera ed Estate, di freschezza e leggerezza, parla il linguaggio universale dello sport di squadra: la pelle è "sportiva", di una luminosità accaldata baciata dal sole, grazie a una base trasparente creata con Waterweight SPF30 Foundation. La luminosità evidenzia lo zigomo con Cream Colour Base in Pearl e Mineralize Blush. Le palpebre hanno accenti rosa carne, iper glossato da Lip Glass in Clear. Le labbra sono nella stessa tonalità, realizzate con un rossetto in un rosa molto tenue, parte di una nuova palette che verrà lanciata la prossima primavera. Key element sono le sopracciglia wild, dall'effetto un pò scomposto, imperfetto, create andandole a disegnare una ad una con un ombretto opaco applicato con un pennellino da eye liner e poi rese più spesse.

Il look capelli porta la firma di Davide Diodovich, chief hair stylist di W-MManagement e del Wella Italia Team. Diodovich ha a sua volta giocato sul tema "sporty chic" etnico. I capelli sono stati lavorati per ottenere una tessitura naturale ma secca, quasi polverosa, con Ocean Spritz. Le chiome sono state divise creando un piccolo chignon spettinato sulla sommità del capo con dei volumi naturali laterali effetto velo. Sul retro, la capigliatura ha un effetto quasi accartocciato, creato lavorandoli con le mani. Infine, sulla fronte, l'acconciatura è completata da una frangia ottenuta con dei baby hair dall'effetto umido che ricreano il look leggermente sudato regalato da un'attività sportiva.

La collezione è un vero e proprio métissage di latitudini, culture e tradizioni in un viaggio che inizia nel Sud-est asiatico, cita il decorativismo del pittore Préfète Duffaut e il cui trait d'union è il linguaggio universale del calcio