Mini guida di Palermo (con tanti indirizzi alternativi da segnarsi)

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Mini guida di Palermo, con trucchi e indirizzi per vedere tutto quello che c'è di più bello nella terra del Gattopardo (e di White Lotus).

Visitare Palermo e dintorni può essere molto diverso in base a quello che si decide di vedere.

Ecco perché abbiamo pensato di mettervi a disposizione una mini guida con tanti spunti che esulano dalle classiche indicazioni delle guide.

Perché se dal Gattopardo a The White Lotus (popolarissima serie tv la cui seconda stagione è tutta ambientata in Sicilia) ne è passato di mare sotto i ponti, a Palermo ancora oggi (o forse soprattutto oggi) questi due mondi differenti (il vecchio e il nuovo) convivono e si uniscono in una tensione creativa sospesa nel tempo che sfocia in un meraviglioso rinascimento moderno.

Se avete qualche giorno a disposizione, ecco qualche indirizzo alternativo per scoprire l’anima di questa Palermo che attinge al suo passato per aprirsi a futuri capitoli (o episodi) non ancora scritti.

(Continua sotto la foto)

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Giorno 1, La Kalsa e il Mercato del Capo

Si parte dal cuore pulsante riportato a nuova “vita” da artigiani ed artisti, La Kalsa, un groviglio di vicoli che si aprono in piazze cartolina dove sfilano chiese, teatri e palazzi nobiliari.

Per viverla al meglio, serve perdersi tra le vie passando da Piazza Rivoluzione, con una sosta alla Chiesa della Madonna dello Spasimo fino a raggiungere Piazza Aragona con i suoi locali e negozi indipendenti, tra i tanti da non perdere Odja e Castigamatti per ascoltare buona musica, fare qualche acquisto interessante mentre si scoprono vini rigorosamente locali.

E per appuntarsi ogni preziosa nota, stop da Edizioni Precarie, per un diario di viaggio ricavato dalle carte usate dagli ambulanti per avvolgere frutta e verdura. 

Pausa pranzo: Antica Focacceria San Francesco, uno dei regni storici dei sapori di Sicilia, amato da Pirandello e Garibaldi per i suoi piatti 'poveri’ ma genuini, uno su tutti panino con panelle e crocche (da non dimenticare la spruzzata di limone). 

Non lontano si raggiunge il Mercato del Capo.

Incastonato tra edifici barocchi e bancarelle colorate, è il posto ideale per gustare street food (famoso per il pesce - il cuoppo di fritto su tutti) ed acquistare prodotti tipici e per le mitiche arancine di Dainotti l’Apericapo, la sua fama lo precede. 

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Si prosegue verso Piazza dei 4 canti, un ottagono di magia, anche detto Teatro del Sole per le sue facciate che durante le ore del giorno, risultano sempre illuminate almeno da un lato. Merita una visita (ed un cocktail al Muk, il bar che qui ha casa) la storica Galleria delle Vittorie, risorta dalla polvere di un edificio storico abbandonato e ora rinato.

E per concludere la serata cena in libreria, ex-libreria in realtà, ma con tutto l’antico fascino conservato ed unito a prodotti genuini e pasta fresca fatta in casa, il Bistrot Bisso.

Dove Dormire: un’oasi di pace nel pieno centro della Kalsa, all’interno degli originali bastioni, le mura costruite dagli arabi per proteggere la città - Bastione dello Spasimo. L’opera di recupero ha restituito un pezzo di storia che stava per andare perso.

Dormire sotto “la volta del tempo” è un’esperienza incredibile, quasi come i cannoli siciliani serviti freschi ogni mattina a bordo piscina.  

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Giorno 2: Ballarò e il Mercato delle Pulci

Altro giorno altro mercato, anzi il mercato per eccellenza, Ballarò.

Il più antico mercato di Palermo nel quartiere popolare dell’Albergheria. Tra chiese e vicoli pulsanti di vita e di “musica”, le cosiddette abbanniate cioè i tradizionali richiami dei venditori, è una sosta perfetta per lo street food ma anche quartier generale di Tutto e Niente, street artist che unisce sacro e profano, icone rivoluzionarie a vite umili, con messaggi che colpiscono la memoria e gli animi.

Perdendosi tra i vicoli si raggiunge il meno famoso, ma altrettanto unico Mercato delle Pulci.

Qui passato e presente si intrecciano ancora, vecchie baracche di lamiera nate su iniziativa dei rigattieri che raccoglievano articoli usati dai palazzi nobiliari, rappresentano oggi una mostra permanente dell'antiquariato italiano e in particolare di quello siciliano.

Perfetto per scovare oggetti antichi, mobili vecchi e curiosità varie e respirare la storia.

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Sosta per pranzo al Fresco Giardino e Bistrot, altro luogo, altra rinascita. Un'oasi verde, un giardino segreto all’interno di un antico chiostro del ‘600 dove la musica si unisce alla fotografia e ai piatti ricercati di Cotti in Fragranza, progetto nato all’interno del carcere minorile Malaspina di Palermo che oltre a proporre una cucina innovativa e a km0 racconta il valore del riscatto e della responsabilità sociale.

Si riparte verso le Catacombe dei Cappuccini, una vera e propria “città sotterranea” dei defunti che racchiude la più grande collezione di mummie al mondo.

Un luogo unico nel suo genere, suggestivo e macabro dove il senso di inquietudine misto a fascino si fa strada tra gallerie scavate nel tufo. Una visita da affrontare con consapevolezza e che non lascia indifferenti. 

Se non è passato l’appetito, sosta per cena al Ferro di Cavallo, impossibile essere a Palermo e non godere del fascino della vera osteria palermitana.

Amato dalla gente del posto e non solo, la fila alla porta testimonia la fama di questo ristorante a conduzione familiare, autentico e popolare con piatti tipici della tradizione.

Dove Dormire: Nostrale B&B, come dice il nome “del nostro paese, della nostra terra” e tutto in questo piccolo gioiello parla di Palermo.

Dal giardino “segreto” che subito accoglie, alle camere, ognuna diversa ed unica come questa isola, ben rappresentata nelle meravigliose fotografie alle pareti che, insieme al profumo della colazione servita in terrazza, ci riempiono gli occhi e il cuore già di prima mattina. 

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Giorno 3: Santa Caterina

Dopo essere scesi sottoterra, oggi si sale. Eccoci a Santa Caterina, ma prima di salire a goderci la vista mozzafiato di Palermo dal tetto della chiesa, piccolo stop ai Segreti del Chiostro.

Un angolo nascosto, basta seguire il profumo di mandorle, per scoprire questa “macchina del tempo”, recuperata e riportata in vita recuperando le antiche ricette delle suore (che si appuntavano solo gli ingredienti senza le dosi), una pasticceria artigianale dove assaggiare la storia. 

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Appena usciti ci attende la granita migliore di Palermo da Casa Stagnitta, con panna montata come i veri locals mentre scendiamo a piedi verso il mare fino a raggiungere Piazza Marina (qui si tiene un bel mercatino delle pulci alla Domenica mattina) e il suo imponente albero di fico, il piu grande di Europa ci tengono tutti a precisare.

Terminiamo la camminata alle Mura delle Cattive  anche detta “Passeggiata delle Cattive” – una terrazza panoramica edificata lungo le mura difensive della città per una delle vedute più suggestive del golfo di Palermo.

Qui si entra a Palazzo Butera, una “grande bottega creativa” d’ispirazione rinascimentale dove storia, cultura e arte dialogano tra loro tra passato e presente.

Dove Dormire: o in questo caso sognare, e sognare in grande.

Un luogo iconico, lo storico palazzo Art Nouveau sospeso sul golfo: Villa Igea.

Maestosa come la storia sa essere, muovendosi tra le sale di questo gioiello Liberty si finisce per trovare il futuro mentre si cerca il passato.

E per sognare non è indispensabile dormire qui, si può infatti visitare l'hotel a seguito di una cena o un aperitivo: il bar e il ristorante sono aperti al pubblico.

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Giorno 4: Scopello

Se abbiamo ancora un giorno, e voglia di continuare questo itinerario tra passato e presente, possiamo percorrere quei 70km tra terra e mare che dividono Palermo da uno dei borghi più suggestivi di Sicilia, Scopello.

Tutte le stradine ciottolate portano al baglio, una fattoria con grande cortile chiuso, dove oltre agli alberi di aranci oggi si affacciano locali e ristoranti ma resta viva l’impressione che il tempo si sia preso una pausa.

Da qui si parte per esplorare la Riserva dello Zingaro, un piccolo paradiso terrestre lungo poco più di 7km sospeso tra mare cristallino e natura selvaggia.

Immancabile la sosta alla Tonnara di Scopello, essenzialmente una cartolina dal Mediterraneo, prova tangibile di un tempo passato ma che continua ad incantare.

Ora casa museo, merita sicuramente una visita (e un bagno vista faraglioni).

Se pernottare in questo idillio non e’ per tutte le tasche, basta spostarsi qualche chilometro per raggiungere un’altra meno famosa (ma altrettanto magica) tonnara. 

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Dove dormire: uno dei più antichi monumenti dell'industria peschiera della Sicilia, la Tonnara Foderà di Magazzinieri, un luogo incantato, dove la musica la fanno il vento e le onde, fermo nel tempo ma vivo nel cuore.

Soggiornare nella torretta è un’esperienza unica, come unica è l’attenzione agli interni recuperati all’insegna di un unico mantra, resistenza.

Resistere all’omologazione per promuovere un cambiamento che rispetti la memoria aggiungendo un pizzico di sogno e futuro. 

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Un po’ come le ricette delle suore di Santa Caterina dove c’erano tutti gli ingredienti ma serviva reinventarsi le dosi.

Un po’ come questa Palermo che strizza un occhio al Gattopardo e l’altro a The White Lotus. 

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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

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Dal Giappone al Messico, dalla Croazia alle Alpi italiane: ecco le mete più belle mese per mese da visitare nel 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.

Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.

Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.

È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.

Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.

**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**

(Continua sotto la foto)

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Gennaio – Yukon, Canada

A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali

Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.

Febbraio – Nanchino, Cina

Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore

Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.

Marzo – Nizwa, Oman

Alla scoperta dei paesaggi del deserto

Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.

Aprile – Fukuoka, Giappone

Hanami: la fioritura dei ciliegi

Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.

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Maggio – Thimphu, Bhutan

Festival spirituali e panorami himalayani

Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.

Giugno – Vis, Croazia

Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer

Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.

Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA

Un Independence Day dal fascino d’altri tempi

Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.

Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda

Inverno sulle piste dell’emisfero sud

Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.

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Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania

La Grande Migrazione degli gnu

Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.

Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India

Diwali: il festival delle luci e della devozione

Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.

Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico

El Día de los Muertos in versione costiera

Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.

Dicembre – Merano, Italia

Mercatini di Natale tra le Alpi

Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.

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Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata sarà la Giamaica

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Mare cristallino, spiagge dalla sabbia bianchissima, natura selvaggia.

E, poi, una cultura gastronomica ricchissima e una rinomata tradizione musicale: ecco perché il paese caraibico sarà la destinazione più ambita dell'anno che verrà. Ma intanto, vi portiamo a conoscere in anteprima tutte le meraviglie che vi aspetteranno.

Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata è la Giamaica

(Continua sotto la foto)

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Chiudete per un attimo gli occhi. Ora, provate a immaginare chilometri di spiagge dalla sabbia di un bianco così candido che quasi potreste scambiarla per un soffice manto di neve. Un piacevole venticello a smuovere le fronde di palme alte e affusolate che crescono rigogliose a due passi dal mare, la cui palette di colori sfodera toni che sfumano dal turchese al verde smeraldo. In sottofondo, l’inconfondibile ritmo allegro della musica reggae e nell’aria un profumo inebriante di spezie, soprattutto quando è il momento di sedersi a tavola.

La vostra mente viaggia veloce, ma sappiate che tutto questo non è solo immaginazione: benvenuti in Giamaica!

E le buone notizie non finiscono qui (oltre al fatto che, sì, un paradiso del genere esiste veramente!): sono da considerare la facilità con cui si può raggiungere la destinazione grazie ai collegamenti aerei diretti, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio autentica – stiamo parlando di un paese ancora lontano dalla piaga dell’overtourism – e un clima che ben si presta per fughe al caldo durante tutto l’anno. Ogni giornata poi sembrerà diversa dall’altra: se cercate momenti di relax in spiaggia ma, allo stesso tempo, vorreste concedervi anche qualche avventura a contatto con la natura, la Giamaica è una di quelle mete che più di tutte riesce a mettere d’accordo proprio tutti.

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E allora da come cominciare per pianificare una vacanza in Giamaica? Un itinerario di viaggio semplice da organizzare e completo di tutte le tappe imprescindibili può partire da Ocho Rios, località lungo la costa settentrionale dell’isola caraibica. Qui la natura fa da padrona: ne sono un esempio le maestose Dunn’s River Falls. Uno spettacolo per gli occhi e non solo, perché queste cascate si possono anche scalare per poi concedersi un tuffo rinfrescante nelle loro piscine naturali. Di un azzurro intenso anche il Blue Hole (o Island Gully Falls), specchio d’acqua circondato, anch'esso, da una vegetazione tropicale fittissima.

Un ricordo speciale (e inaspettato) della vacanza sarà anche provare l’esperienza ad alto tasso di adrenalina del Mystic Mountain: un parco avventura dove vivere l’ebbrezza della velocità sfrecciando su bob che scivolano lungo binari immersi nella foresta, un omaggio alla leggendaria squadra giamaicana di bob che partecipò alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988.

E a fine giornata, Ocho Rios si racconta anche a tavola: Miss T’s Kitchen è un ristorante tradizionale, immerso in un giardino lussureggiante, dove assaggiare piatti giamaicani di carne e pesce.  

Proseguendo da Ocho Rios in direzione ovest, in poco meno di due ore di macchina si può raggiungere Montego Bay: città dall’affascinante mix tra glamour e cultura, ma senza dimenticare lo spirito d’avventura tra il rafting a bordo di zattere di bambù sul Martha Brae River oppure le nuotate nelle acque limpide di Doctor’s Cave Beach. Anche di sera, Montego Bay riesce a sorprendere: a Luminous Lagoon si può fare un bagno in acque che di notte si illuminano di una luce blu-verde brillante emessa da organismi microscopici (dinoflagellati). Proprio questo spot della Giamaica è uno dei migliori al mondo per assistere allo spettacolare fenomeno della bioluminescenza.

Per entrare davvero nell’anima dell’isola, da non perdere è poi il Montego Bay Cultural Centre che offre uno sguardo profondo sulla storia, l’arte e l’identità giamaicana. Poco distante, la Rose Hall Great House è una dimora del XVIII secolo in stile georgiano, famosa per la sua architettura coloniale e i bei giardini tropicali che sfoggiano il meglio della flora autoctona. Leggenda vuole che le sue stanze siano abitate dallo spettro di Annie Palmer, conosciuta come la “Strega Bianca”: non abbiate paura, durante il tour sarete accompagnati da una guida che racconterà aneddoti curiosi e vi dispenserà interessanti pillole di storia.

E dopo una giornata memorabile e intensa, sarà un piacere rientrare all’S Hotelpremiato nel 2025 da TripAdvisor come miglior all-inclusive della Giamaica – è un boutique hotel adults-only nel pieno della vibrante Hip Strip, con accesso diretto alla leggendaria Doctor’s Cave Beach. Stile contemporaneo e anima caraibica si incontrano in un elegante ambiente curato, con camere e suite affacciate sull’oceano e pensate per il massimo comfort. Non mancano ben due piscine all’aperto: quella sul rooftop Sky Deck, è perfetta per godersi il tramonto cocktail alla mano. La proposta gastronomica spazia tra sapori locali e cucina internazionale, mentre l’Irie Baths and Spa è un rifugio di quiete dedicato al benessere.

Ancora una settantina di chilometri lungo la costa e si arriva a una delle località più iconiche del paese natio di Bob Marley: Negril. Qui ci si può rilassare con lunghe passeggiate lungo la Seven Mile Beach, una delle spiagge più belle della Giamaica e considerata tra le dieci più spettacolari al mondo. Questa splendida distesa di sabbia bianca, che si estende per oltre 11 chilometri, offre numerosi bar e ristoranti, oltre a un mare cristallino perfetto per lo snorkeling. Tra i ristoranti da non perdere c’è Miss Lily’s (dello Skylark Negril Beach Resort), che regala grandi soddisfazioni a tavola: qui si possono assaggiare i più apprezzati classici della cucina giamaicana rivisitati in chiave moderna, dal Jerk chicken all’Escovitch fish, passando per l’oxtail (coda di bue). 

Al tramonto la tappa amata da tutti i local è il Rick’s Café, in cima a una scogliera alta 35 metri. Dove proseguire a cena? L’Azul Beach Resort, albergo all-inclusive da 283 suite fronte mare lungo la leggendaria Seven Mile Beach – qui vi aspetteranno sabbia chiara, acqua calma, giornate che scorrono tra sport acquatici e yoga– può vantare ben nove ristoranti con cucine diverse: dalla quella caraibica all’internazionale.

Poco distante, nella verdissima Nassau Valley, si può finalmente entrare in contatto con un altro caposaldo di un viaggio in Giamaica: il rum. Appleton Rum Estate è un tour (firmato Campari Group) attraverso la storica distilleria dove assaggiare una delle etichette più rappresentative di tutti i Caraibi e conoscerne l'intero filiera di produzione: dalla raccolta della canna da zucchero alla distillazione.

"Could you be loved and be loved?", cantava Bob Marley: della Giamaica ci si innamora ancora prima di partire.

Per maggiori informazioni: visitjamaica.com.