Viaggi: 10 monumenti da vedere una volta nella vita

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Non le 7 meraviglie del mondo, ma 10 monumenti da visitare, fotografare, instagrammare almeno una volta nella vita: pronti a partire?

Ci sono opere capaci di ipnotizzare chi le guarda, monumenti che tolgono il fiato da quanto sono grandiosi, particolari e maestosi.

Avete presente la sindrome di Stendhal? Quel quadro di affezione psicosomatica che provoca tachicardia, confusione e addirittura capogiri in soggetti sottoposti alla visione di opere d’arte, si chiama così perché è attribuita allo scrittore francese Stendhal (appunto) che la descrisse per spiegare cosa provò vedendo la Basilica di Santa Croce a Firenze.

Ecco, se volete provare un’emozione fortissima davanti a un monumento pazzesco, abbiamo selezionato nel mondo dieci meraviglie da vedere almeno una volta nella vita.

Così mozzafiato da valere il viaggio.

(Continua dopo la foto)

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Credits: Getty Images

Moschea Blu di Istanbul

La Moschea Blu è una delle più importanti moschee di Istanbul.

Fu costruita dall'architetto turco di origine albanese Sedefkar Mehmed Agha nel 1609 per volontà del sultano Ahmed I.

Venne completata nel 1616 e la cerimonia di apertura avvenne l’anno seguente, nel 1617 (ma il cancello della moschea ricorda l'anno 1616 come data di fine lavori).

Il nome Moschea Blu si deve alle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola.

Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di İznik (l'antica Nicea), decorate anch’esse nei toni del blu.

Rischiarate dalla luce che filtra da ben 260 finestrelle, l’atmosfera che si respira in questa moschea è suggestiva (per non dire surreale).

Si tratta dell'unica moschea al mondo dotata di sei minareti, superata soltanto dalla moschea della Kaʿba a La Mecca (che ne ha sette).

Pare che si sia trattato di un epic fail mica da poco: il sultano Ahmed I voleva i minareti in oro per avere una moschea unica e più preziosa di qualsiasi altra; ma l’architetto fraintese le sue parole, capendo "altı" (in turco "sei") anziché "altın" (oro). E così il sultano si ritrovò con una moschea con sei minareti. Il cui colore dominante non è certo l’oro ma il blu.

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Credits: Getty Images

Cristo Redentore di Rio de Janeiro

Il Cristo Redentore è una statua in stile Art Déco che raffigura Gesù Cristo che sovrasta la cima della montagna del Corcovado, affacciandosi sulla città di Rio de Janeiro.

Alta 38 metri (8 dei quali fanno parte del basamento), la statua è composta di calcestruzzo e pietra saponaria.

Fu costruita fra il 1922 e il 1931 (inaugurata il 12 ottobre 1931 dal presidente Getúlio Vargas) e nel 2007 è stata inserita fra le sette meraviglie del mondo moderno.

Il monumento è stato progettato dallo scultore francese Paul Landowski, con la supervisione dell’ingegnere locale Heitor da Silva Costa.

Il volto della statua è invece opera dello scultore romeno Gheorghe Leonida.

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Credits: Getty Images

Sagrada Familia di Barcellona

Si chiama Temple Expiatori de la Sagrada Família (tempio espiatorio della sacra famiglia), sorge a Barcellona e viene da tutti designato più semplicemente come Sagrada Família.

Stiamo parlando della grande basilica cattolica progettata dall'architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano.

I lavori iniziarono nel 1882 sotto il regno di Alfonso XII di Spagna. L'edificio venne incominciato in stile neogotico ma quando Gaudí subentrò come progettista dell'opera nel 1883 venne ridisegnato completamente.

Gaudí ci lavorò no stop per gli ultimi 15 anni della sua vita però non riuscì a terminare il progetto.

La Sagrada Família dovrebbe venire conclusa totalmente nel 2026, a 144 anni dalla posa della prima pietra e a 100 anni dalla morte di Gaudì.

La chiesa è stata consacrata anche se non conclusa: il 7 novembre 2010 papa Benedetto XVI l'ha elevata al rango di Basilica minore.

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Credits: Getty Images

Angkor Wat in Cambogia

Angkor Wat (che in lingua khmer significa “Tempio della città”) è un tempio dell’ Impero Khmer situato all'interno del sito archeologico di Angkor, in Cambogia, nei pressi della città di Siem Reap.

Fu costruito per volontà del re Suryavarman II nella prima metà del XII secolo presso Yasodharapura, la capitale dell'impero.

Il re ordinò che la costruzione del gigantesco edificio partisse contemporaneamente dai 4 lati, così venne completata in meno di 40 anni.

È diventato il simbolo della Cambogia (appare perfino sulla bandiera nazionale) ed è un esempio della tradizionale architettura cambogiana che simboleggia il "tempio-montagna", eretto all'interno di un fossato a simboleggiare il Monte Meru (la montagna degli dei nella religione indù).

Il tempio è a forma di rettangolo ed è lungo circa 1,5 km da ovest a est e 1,3 km da nord a sud.

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Credits: Getty Images

Taj Mahal ad Agra, in India

Il Taj Mahal è un mausoleo fatto costruire nel 1632 dall'imperatore moghul Shah Jahan ad Agra, nell'India settentrionale.

Questo edificio celebra la memoria della moglie preferita dell’imperatore: Arjumand Banu Begum, meglio conosciuta come Mumtaz Mahal.

Nonostante non ci sia la certezza al 100%, pare che quest'opera sia stata progettata dall'architetto Ustad Ahmad Lahauri.

Inserito nel 2007 fra le nuove sette meraviglie del mondo e tra i patrimoni dell'umanità dal 1983, il Taj Mahal è una delle opere più maestose e belle della Terra.

I materiali di cui si compone sono il marmo bianco (portato da Makrana); il diaspro (dal Punjab); la giada e il cristallo (dalla Cina).

Oltre mille elefanti e bufali vennero impiegati durante le costruzioni per il trasporto delle materie prime.

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Credits: Getty Images

Ponte dei sospiri di Venezia

Il ponte dei Sospiri è un ponte veneziano costruito in pietra d'Istria nello stile barocco.

Fu realizzato agli inizi del XVII secolo su progetto dell'architetto Antonio Contin.

Situato a poca distanza in linea d’aria da piazza San Marco, si erge sul rio di Palazzo collegando il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove.

Serviva da passaggio per i reclusi delle prigioni che dovevano recarsi agli uffici degli Inquisitori di Stato per essere giudicati.

Il nome deriva dal fatto che i prigionieri, attraversandolo, sospiravano all’idea di vedere (forse) il mondo esterno per l’ultima volta nella loro vita.

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Il Monte Rushmore nelle Black Hills, nel Dakota del Sud

Il Monumento nazionale del Monte Rushmore è lo spettacolare complesso scultoreo che raffigura nella roccia i volti dei quattro Presidenti.

Situato nel Dakota del Sud, sul massiccio montuoso delle Black Hills, il nome Monte Rushmore è in onore dell'impresario Charles E. Rushmore.

Lo scultore Gutzon Borglum (assieme al maestro carpentiere e principale scultore Luigi Del Bianco, italiano naturalizzato statunitense ) scolpì nel 1927 i volti di quattro presidenti americani: da sinistra a destra, George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.

I quattro sono stati scelti rispettivamente come simboli della nascita, della crescita, dello sviluppo e della conservazione degli Stati Uniti.

La scultura è alta 20 metri e avrebbe dovuto comprendere anche i quattro busti interi dei Presidenti ma la mancanza di fondi bloccò il progetto.

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La Grande Sfinge di Giza, in Egitto

La Grande Sfinge di Giza è una scultura di pietra calcarea che si trova nella Necropoli di Giza, in Egitto.

Raffigura una sfinge sdraiata ed è la più grande statua monolitica tra le sfingi egizie: è lunga 73 metri, alta 20 metri e larga 19 metri.

Insolitamente la Grande Sfinge è un monumento isolato (le Sfingi erano poste in coppia per proteggere l'ingresso di un edificio).

Pare sia stata creata attorno al 2500 a.C., al tempo del faraone Chefren. Si pensa che rappresenti proprio il faraone stesso, motivo per cui è posta davanti alla sua piramide per proteggerla.

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Basilica del Sacro Cuore di Parigi

La basilica del Sacro Cuore è un luogo di culto cattolico di Parigi situato sulla sommità della collina di Montmartre, nel XVIII arrondissement.

La basilica sorge sul luogo dove sarebbe stato martirizzato nel III secolo san Dionigi con la decapitazione.

Secondo la leggenda, il santo avrebbe preso la testa mozzata e avrebbe percorso alcune miglia portandola fra le mani.

L'architetto Paul Abadie progettò la basilica ma morì nel 1884, quindi altri architetti continuarono il lavoro.

La costruzione iniziò nel 1875 e prevedeva uno stile romanico-bizantino. La chiesa venne conclusa solo nel 1914 e fu consacrata nel 1919, dopo la fine della Prima guerra mondiale.

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Grande Muraglia cinese

La Grande Muraglia consiste in una lunga serie di mura situate nell'odierna Cina che furono costruite dal 215 a.C. circa per volere dell'imperatore Qin Shi Huang.

Lunga 8.852 chilometri, viene considerata (erroneamente) l’unica opera umana visibile dalla Luna.

Si tratta di un falso mito, confermato da molto astronauti della NASA che hanno riferito di non averla mai vista a occhio nudo dallo spazio ma solamente usando il telescopio.

La Grande Muraglia è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1987 e nel 2007 è stata inserita tra le sette meraviglie del mondo moderno.

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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

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Dal Giappone al Messico, dalla Croazia alle Alpi italiane: ecco le mete più belle mese per mese da visitare nel 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.

Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.

Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.

È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.

Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.

**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**

(Continua sotto la foto)

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Gennaio – Yukon, Canada

A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali

Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.

Febbraio – Nanchino, Cina

Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore

Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.

Marzo – Nizwa, Oman

Alla scoperta dei paesaggi del deserto

Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.

Aprile – Fukuoka, Giappone

Hanami: la fioritura dei ciliegi

Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.

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Maggio – Thimphu, Bhutan

Festival spirituali e panorami himalayani

Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.

Giugno – Vis, Croazia

Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer

Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.

Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA

Un Independence Day dal fascino d’altri tempi

Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.

Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda

Inverno sulle piste dell’emisfero sud

Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.

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Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania

La Grande Migrazione degli gnu

Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.

Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India

Diwali: il festival delle luci e della devozione

Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.

Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico

El Día de los Muertos in versione costiera

Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.

Dicembre – Merano, Italia

Mercatini di Natale tra le Alpi

Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.

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Six Senses Roma: un Natale da vivere con tutti i sensi

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Natale al Six Senses Roma: un soggiorno esclusivo tra esperienze sensoriali, gusto e magia nel cuore di Roma.

Nel cuore pulsante della capitale, dove storia e modernità si intrecciano ad ogni angolo, Six Senses Roma ridefinisce il concetto di lusso sostenibile. Un rifugio esclusivo dove l’arte dell’ospitalità incontra il benessere a 360°, tra camere raffinate, esperienze sensoriali e dettagli che raccontano la città eterna in chiave contemporanea. Qui, ogni soggiorno diventa un viaggio unico tra comfort, eleganza discreta e un profondo rispetto per l’ambiente.

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Lasciata la frenesia di Via del Corso, basta superare la soglia dell’antico palazzo nobiliare romano, per essere trasportati in una nuova dimensione, quella del Six Senses Roma, il primo Urban Hotel di Six Senses in Italia. Incastonato nella storia di Roma proprio come la facciata della chiesa di San Giovanni Battista delle Funari giusto a fianco: un elemento antico carico di memoria urbana, riscoperto e valorizzato grazie al restauro finanziato direttamente dall’hotel. 

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Lasciata la città fuori, lo sguardo si perde in un atrio maestoso e un profumo sottile accompagna la scoperta di ogni angolo. Un edificio del XV secolo e una struttura in ferro anni ’70, sapientemente preservata, si intrecciano con il design di Patricia Urquiola, trasformando lo spazio in un’oasi elegante e accogliente, dove BIVIUM, l’all-day dining, il bar Aroma e il rigoglioso giardino, convivono in un unico ambiente aperto, luminoso e naturalmente pieno di calore. 

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Gli elementi classici, come il travertino, si mescolano con il design contemporaneo, l’antico con il moderno, per un «effetto sorpresa» che culmina, al temine di una gigantesca scalinata di marmo in un rooftop più unico che raro, e tutto intorno, Roma con i suoi tetti antichi, le cupole barocche e i lampioni che iniziano a scintillare al tramonto. 

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Cosa c’e di più magico di un Natale vissuto qui? Per le feste, il Six Senses Roma propone un ventaglio di attività curate ad hoc e un menù speciale pensato per immergere gli ospiti nello spirito natalizio. 

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E a proposito di “immersioni”, tappa immancabile è la celebre SPA, un santuario del benessere che include le terme romane con il calidarium, tepidarium e frigidarium per una reinterpretazione moderna di un rituale antico e, tra gli altri servizi, offre cinque sale per i trattamenti di cui una per coppie, Hammam e spazi per meditazione. Luci soffuse, marmi bianchi, statue e una tranquillità che ti avvolge come un abbraccio. Per chi cerca un momento di puro relax prima o dopo le festività, la spa propone esperienze di benessere festive, come il rigenerante Festive Glow Facial, un trattamento viso con la linea Biologique Recherche,perfetto per brillare di luce propria.

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E che Natale sarebbe senza il piacere della tavola? Qui i momenti gastronomici imperdibili sono tantissimi, dalla raffinata Cena della Vigilia al tradizionale Pranzo di Natale, fino all'esclusivo momento conviviale di Capodanno e al successivo Brunch per iniziare l'anno con gusto. Ogni assaggio diventa un piccolo rito di eleganza, un invito a concedersi il meglio, grazie al menu dello chef Fabio Sangiovanni e ai suoi indimenticabili mini maritozzi bufala e acciughe e ad un risotto all’estratto di foglia di verbena, scampi e lampone che avvolge tutti i sensi e resta impresso nel ricordo. 

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I ricordi da portare a casa si fanno esperienza: cioccolatini perfetti dal workshop di cioccolateria, pennellate di creatività nei laboratori di pittura a tema nell'Earth Lab, uno spazio innovativo presente in ogni struttura Six Senses, dedicato alla sostenibilità. Ogni momento diventa un piccolo capolavoro da vivere e condividere per passare tempo prezioso insieme nel periodo più magico dell'anno. E poi, naturalmente, tutto da rifare a casa, per prolungare la magia oltre il soggiorno.

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E a proposito di magia, la Dolce Vita arriva su una 500 cabrio elettrica. Tra eleganza, libertà e stupore, il viaggio si intreccia con la città, trasformando il soggiorno in un’esperienza unica dove ospitalità, gusto e scoperta si fondono in ricordi preziosi, luminosi e indelebili.

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Roma non è mai stata così magica!

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Le mete più in voga per le vacanze di Natale e Capodanno

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Dai grandi classici europei alle fughe al caldo: ecco quali sono le destinazioni più gettonate per le vacanze di Natale e Capodanno

C’è chi le vacanze di Natale e Capodanno le passa rigorosamente a casa, tra pranzi infiniti e tombolate, e chi invece preferisce prendere un volo e festeggiare altrove.

Complice il calendario favorevole, che offre diverse festività infrasettimanali, molti hanno deciso di approfittarne per programmare un viaggio o concedersi un weekend fuori porta.

Secondo i nuovi dati di eDreams, quest’anno gli italiani sembrano infatti avere le idee chiarissime: sotto l’albero desiderano un biglietto aereo. E per Natale e Capodanno stanno scegliendo un mix di grandi classici europei, mete culturali e qualche destinazione al caldo per chi sogna di cambiare scenario almeno per qualche giorno.

Tra soggiorni più lunghi per Natale e fughe lampo per l’ultima notte dell’anno, emerge un’unica verità: mai come nel 2025 le feste sono sinonimo di viaggio.

**I mercatini di Natale più belli d'Euopra (con le date 2025)**

(Continua sotto la foto)

Mercatino natale Parigi

Le mete più prenotate per Natale 2025

A Natale vince la tradizione. Le città europee che ogni anno si trasformano in scenografie da cartolina restano infatti le destinazioni più amate; grazie alle loro luminarie scintillanti, alle vetrine decorate a feste e ai mercatini che sembrano usciti da un film di Natale. E in mezzo alle capitali più iconiche spunta anche una sorpresa italiana. 

  • Parigi

  • Londra

  • Catania

  • Amsterdam

  • Barcellona

  • Vienna

  • Madrid

  • Tirana

  • Istanbul

  • New York City

Un mix che racconta molto dei desideri di chi parte: la magia architettonica di Parigi, le atmosfere glitterate di Londra, la creatività di Barcellona, i palazzi imperiali di Vienna. E poi Catania, che conquista con il suo clima più mite e una cucina che sa trasformare anche i giorni di festa in un’esperienza.

Le mete più prenotate per Capodanno 2026

Per l’ultima notte dell’anno, invece, il mood cambia. Restano i grandi classici europei, ma cresce la voglia di rompere gli schemi: chi cerca una festa in grande vola a Parigi o Barcellona, chi desidera una notte elegante sceglie Vienna o Praga, mentre chi vuole iniziare l’anno altrove si spinge fino a New York o Sharm el-Sheikh. Le città più prenotate per Capodanno sono:

  • Parigi

  • Amsterdam

  • Barcellona

  • Londra

  • Vienna

  • Praga

  • Madrid

  • New York City

  • Istanbul

  • Sharm el-Sheikh

Capodanno, insomma, diventa la perfetta occasione per un city break: tre o quattro giorni per vivere una città nuova, stappare una bottiglia a mezzanotte e tornare a casa con l’impressione di aver iniziato l’anno in grande.

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Le esperienze più originali d’Europa da provare questo Natale (oltre ai soliti mercatini)

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Dagli hotel di ghiaccio ai treni storici innevati: ecco le esperienze natalizie in Europa perfette per chi vuole vivere le feste in modo diverso

Ci sono i mercatini, certo. Le lucine, il vin brûlé, le canzoni di Mariah Carey che risuonano ovunque. E poi ci sono le esperienze natalizie in Europa, quelle davvero particolari, che trasformano dicembre in un'esperienza magica.

Mentre la maggior parte delle città si limita a vestire a festa le strade principali, ci sono luoghi che il Natale lo vivono come un’avventura, un rito, una magia reale. Sono posti in cui il Natale non è solo decorative. È sensoriale, immersivo, a volte estremo, e in grado di rendere unico un periodo che troppo spesso viviamo in automatico.

Abbiamo allora raccolto per voi alcune delle esperienze natalizie in Europa più suggestive (e instagrammabili): un mix di natura, design, tradizione e follia natalizia. 

**I mercatini di Natale più belli d'Italia (con le date 2025)**

**I mercatini di Natale più belli d'Europa (con le date 2025)**

(Continua sotto la foto)

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1. Dormire in un hotel di ghiaccio in Svezia

È una delle esperienze invernali più famose al mondo, ma non per questo meno sorprendente. L’IceHotel di Jukkasjärvi, nel profondo nord della Svezia, è completamente scolpito nel ghiaccio: camere, letti, corridoi, persino i lampadari.

Ogni anno viene ricostruito da zero da artisti provenienti da tutto il mondo, che trasformano la neve in vere e proprie opere effimere. Si dorme avvolti in sacchi termici ad altissima protezione, mentre fuori il silenzio artico sembra amplificare tutto: i rumori, il respiro, la sensazione di essere parte del paesaggio. È una delle esperienze natalizie in Europa più suggestive perché unisce arte, natura estrema e una luce polare che non si dimentica.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web. 

2. Fare un bagno termale sotto la neve a Budapest

Budapest è meravigliosa in ogni stagione, ma d’inverno supera sé stessa. L’immagine più iconica? Le terme all’aperto, come gli stabilimenti Széchenyi, circondate dal vapore e dalla neve che cade lenta sull’acqua caldissima.

Immaginate di passare dal gelo ungherese ai 38 gradi delle piscine termali, con il contrasto che pizzica la pelle e rilassa ogni muscolo. È un rito collettivo, anche romantico e - inaspettatamente - molto divertente. Perfetto per chi vuole concedersi un Natale diverso dal solito, tra relax e architettura liberty.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

3. Una cena di Natale sotterranea nelle grotte di Postumia (Slovenia)

Le grotte di Postumia sono uno spettacolo in qualsiasi momento dell’anno, ma a dicembre diventano un vero scenario cinematografico. Qui si può prendere parte a una favola natalizia senza tempo: il presepe vivente nelle grotte; considerato come una delle rappresentazioni natalizie più belle del mondo

Si arriva con un trenino che scivola nel buio, e lo spettacolo, adatto per tutta la famiglia, dura circa 90 minuti in cui si rivivranno le 18 scene bibliche del miracolo di Natale. L’atmosfera è intima, scenografica e sorprendentemente accogliente. Un’esperienza perfetta per chi ama la magia ma non sopporta il caos dei locali tradizionali.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

4. Il famosissimo Bernina Express

Iconico, scenografico, forse il treno panoramico più amato d’Europa. Il Bernina Express attraversa le Alpi tra Italia e Svizzera offrendo viste incredibili su viadotti, ghiacciai e boschi innevati.

In inverno il contrasto tra il rosso vivo del treno e il bianco del paesaggio è spettacolare. Sembra una cartolina in movimento, perfetta per chi ama i viaggi lenti e vuole vivere il Natale con un tocco cinematografico.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

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5. Un safari alle renne in Lapponia (Finlandia)

Se c’è un luogo al mondo che incarna l’immaginario natalizio, quello è sicuramente la Lapponia. Qui si può partecipare a un safari in slitta trainata dalle renne: un’esperienza silenziosa e profondamente spirituale, molto diversa da un semplice tour turistico.

Le guide sami (nome con cui si indica un gruppo etnico indigeno che vive nell'estremo nord Europa) raccontano le loro tradizioni, la neve scricchiola sotto i pattini e il paesaggio bianco sembra infinito. Tra tutte le esperienze natalizie in Europa, questa è probabilmente la più simbolica.

6. Il presepe vivente meccanico più grande del mondo di Krýza (Repubblica Ceca)

A Praga il Natale ha sempre un’aura teatrale, ma il presepe meccanico di Krýza, che può essere ammirato a Jindřichův Hradec, nella Boemia meridionale, a un'ora e mezza di automobile da Praga, è qualcosa di unico: un set immenso con oltre 1400 figure scolpite, ingranaggi, scenografie in movimento e interi villaggi in miniatura che prendono vita.

È un’opera d’arte popolare, antichissima e affascinante, che mostra scene rurali, botteghe, animali e personaggi che sembrano usciti da un racconto boemo. Perfetto per chi ama la tradizione, ma cerca qualcosa di decisamente fuori dal comune.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web.

7. Il Natale “alternativo” di Berlino: cinema all’aperto… in inverno

Berlino ha un’anima anticonvenzionale e il Natale non fa eccezione: tra le esperienze più curiose c’è il cinema all’aperto in pieno inverno.

Copertoni riscaldati, coperte termiche, vin brûlé e film cult di Natale proiettati sotto il cielo gelido della capitale tedesca. È un mix perfetto di hygge nordico e spirito alternativo berlinese, ideale per chi del Natale ama più l’atmosfera che le attività tradizionali.

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8. Slittino notturno a Innsbruck (Austria)

Lo slittino è già divertente di per sé, ma farlo di notte, sulle piste illuminate dalla luna e dalle lanterne, è tutta un’altra storia. A Innsbruck, in Austria, si può scendere per chilometri su percorsi battuti che attraversano boschi innevati, con vista sulla città illuminata.

È un’esperienza adrenalinica, accessibile e adatta anche a chi non scia. Perfetta per un weekend diverso dal solito, tra sport, neve e panorami da cartolina.

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9. Una notte in un faro islandese isolato dall’oceano

L’Islanda è un viaggio nell’inverno allo stato puro, e dormire in un faro sperduto tra scogliere, vento e onde è una delle esperienze più intense che si possano vivere. Molti fari del Paese sono stati infatti riconvertiti in mini-hotel di design, con poche camere e paesaggi drammatici.

La sensazione è quella di essere ai confini del mondo, in un silenzio assoluto. Perfetto per chi, sotto le feste, cerca una fuga introspettiva, quasi mistica.

Sentiero d’Avvento del Katschberg

10. Una notte in una baita alpina raggiungibile solo con il gatto delle nevi

Per chi sogna un Natale fuori dal mondo, ci sono baite e rifugi raggiungibili solo con il gatto delle nevi o con ciaspolate guidate. Dentro: legno, camino, tisane calde, coperte di lana, zero connessione. Fuori: neve, silenzio, stelle.

È una delle esperienze più intime e rigeneranti da fare in inverno, soprattutto se cercate un Natale “offline”, lontano da tutto.

11. Una crociera natalizia sul Danubio

Dimenticatevi le crociere classiche. Quelle natalizie navigano attraverso città che sembrano piccoli villaggi incantati: Vienna, Bratislava, Budapest. A bordo si cena, si ascolta musica dal vivo, ci si rilassa mentre scorrono rive illuminate da migliaia di luci.

È un viaggio lento, elegante e sorprendentemente romantico. Ideale per chi vuole godersi il Natale senza spostarsi continuamente.

12. Sentiero d’Avvento del Katschberg in Carinzia (Italia)

C’è un tipo di Natale che non fa rumore, che non abbaglia e non corre. Un Natale fatto di lanterne accese al calare del sole, passi lenti nella neve e musiche tradizionali che sembrano arrivare da un’altra epoca. Sul Sentiero d’Avvento del Katschberg, in Carinzia, l’atmosfera si fa rarefatta: il bosco si illumina appena, le baite profumano di legno e cannella, e ogni tappa invita a rallentare.

È un percorso semplice ma profondamente suggestivo, lontano dalla frenesia dei mercatini più affollati, dove il silenzio diventa la parte più preziosa dell’esperienza. Una camminata che ricorda ciò che spesso dimentichiamo: che il Natale è soprattutto attesa, luce e pace.

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13. Un treno storico attraverso le Highlands innevate (Scozia)

La Scozia d’inverno è pura poesia: montagne spoglie, castelli nascosti nella nebbia, vallate silenziose. E cosa c’è di più romantico di attraversarla a bordo di un treno storico? Molte linee turistiche organizzano viaggi speciali durante le festività, con carrozze d’epoca, tè caldo, plaid scozzesi e paesaggi che scorrono a perdita d’occhio.

Si passa attraverso viadotti spettacolari (sì, anche quello di Harry Potter), laghi ghiacciati e distese bianche. È un viaggio lento, cinematografico, di quelli che riconciliano con l’inverno.