5 cose che non tutti sanno di poter fare in Puglia (e invece valgono da sole il viaggio)

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Tra cieli stellati, buon cibo, passeggiate (a piedi o a cavallo) e spiagge (quasi) incontaminate, ecco 5 esperienze uniche da fare in Puglia

Oltre a lu sule, lu mare e lu ientu del Salento, la Puglia offre tantissime esperienze da vivere, panorami mozzafiato da vedere e prelibatezze autentiche e uniche al mondo da assaporare.

Dai cieli stellati alle stelle degli chef, dai borghi storici ai laboratori per imparare a realizzare le coloratissime luminarie pugliesi, dalle passeggiate (a piedi o a cavallo) nelle riserve naturali per scoprire spiagge (quasi) incontaminate alle tavole imbandite in cui rifocillarsi dopo lo sforzo (o anche prima, o anche senza abbinarci lo sforzo), ecco 5 esperienze da fare in Puglia per viverne appieno almeno un pezzetto - e capire perché anche il National Geographic l'ha eletta migliore destinazione di viaggio al mondo per due anni consecutivi.

** Cosa fare e cosa vedere in Puglia **

5 esperienze uniche da fare in Puglia

(Continua sotto la foto)

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Guardare le stelle in compagnia di un astrofilo

Per chi è abituato ai cieli di città guardare il cielo qui sarà un'esperienza impagabile.

Nella Riserva di Torre Guaceto, area marina protetta e riserva naturale sulla costa adriatica tra Ostuni e Brindisi, si possono svolgere numerose attività, dallo snorkeling alla fotografia subacquea, dalla vela al trekking, passando per le escursioni in bici, a piedi o a cavallo (più sotto vi diamo i contatti per scoprirli e prenotarli tutti) e nel periodo estivo sono organizzati tour serali per godere della natura senza soffrire il caldo.

E-bike me to the moon per esempio è un percorso di 20 km da fare in bici elettrica con cena al sacco (si parte prima del tramonto, si visita la torre, si fa un bagno, si pedala e si cena sulla spiaggia), mentre Le valigie dei fili invisibili è una visita poetica della Riserva, accompagnati da un narratore e un astrofilo che quando si arriva in spiaggia racconta le stelle e ne svela nozioni e curiosità.

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Una giornata nella natura (quasi) incontaminata

La Riserva Naturale di Torre Guaceto è un'oasi che include diversi habitat, la zona agricola (dove per esempio cresce il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, presidio slow food), la zona umida con chiari d'acqua, canne e canneto, e la macchia Mediterranea, stazione di sosta tra le altre cose per le rotte migratorie di molte specie di uccelli, che qui si rifocillano come prima o ultima tappa (a seconda della direzione) dopo o prima della lunga traversata del mare.

Si estende per 1800 ettari, con paludi e dune alte fino a 10 metri e una Torre saracena (Torre Guaceto, appunto) che racconta la storia di questa zona, e fino a 50 m di profondità del mare con un'area marina protetta dove si cerca di preservare l’ambiente marino e dove, in alcuni punti e accompagnati, è possibile fare snorkeling. 

Al suo interno è attivo anche un centro recupero tartarughe marine, aperto un’ora al giorno grazie ai volontari WWF, che si visita gratuitamente e quando le tartarughe sono pronte per tornare in mare permette di assistere alle liberazioni nella spiaggia appena sotto.

Nella zona infatti è presente la Caretta caretta e al largo capita di vedere gruppi di balenottere.

La Riserva non è un luogo chiuso e inaccessibile, anzi, la sua fruizione sostenibile è promossa in vari modi, con un'unica regola: rispettare la natura e i suoi abitanti.

Al suo interno si può passeggiare tra macchia mediterranea, dune di sabbia dorata, prati fioriti, boschi di lecci e ginepri secolari, il tutto intervallato da viste panoramiche sul Mar Adriatico. 

Percorsi con diversa durata e lunghezza, dal chilometro e mezzo ai 15/20 km da percorrere a piedi o in bici (anche elettrica), adatta a tutti, anche con bambini (non in passeggino) e 8 km di costa Bandiera Blu.

E sì, si può fare anche il bagno: a Lido Etico di trova l'unica spiaggia attrezzata, ma abbondano le spiagge libere in cui tuffarsi o sdraiarsi al sole (in alcuni tratti è consentito l'accesso alla spiaggia ma non al mare: ci sono le indicazioni spiaggia per spiaggia).

L'accesso alla Riserva come detto è libero, ma per alcune attività (come lo snorkeling), organizzare un'esperienza su misura o una visita parlata occorre essere accompagnati e si può fare riferimento a Indigenus, provider di esperienze per scoprire la Puglia che si pone l'obiettivo di proporre esperienze tratte dalla vita quotidiana pugliese, personalizzate e irripetibili, da vivere come abitanti del posto o, appunto, “Indigeni”.

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Il pranzo della domenica

Può sembrare scontato mettere il cibo tra le esperienze da fare in Puglia, ma nel caso del ristorante de Le Carrube non è così.

La Masseria Le Carrube (in foto qui sopra) è un grande esempio di autenticità rustica della Puglia, totalmente immersa nella natura. Muri e cortili in pietra, mattoni a vista imbiancati come da tradizione, Bougainville intrecciate sui pergolati dei cortili e alberi di limoni e fichi d’india che si snodano lungo le mura della proprietà.

E un pranzo della domenica che porterete a lungo nel cuore.

Qui a cena c'è stato a cena anche Sylvester Stallone, ma Rocky sarà il vostro ultimo pensiero dopo aver assaggiato le prelibatezze dello chef Massimo Santoro, che ha fatto del Ristorante di Masseria Le Carrube un piccolo capolavoro etico e vegetariano, dove le materie prime arrivano dall'orto (fisicamente) dietro l'angolo e dal lavoro di ricerca portato avanti insieme all'agronomo di fiducia.

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Insieme, ricercano semi rari o dimenticati, sperimentano e portano in tavola varietà di verdura che mai troveremo nei supermercati cittadini, anche i più forniti.

Per darvi un esempio, quelli nella foto qui sopra sono tutti pomodori.

Il risultato è un menù studiato in base a qualità e stagionalità di quello che cresce nell'orto, che reinterpreta in chiave moderna i sapori storici e tradizionali del territorio.

Il pranzo della domenica, servito in una corte imbiancata a calce, inizia con una live station di fritti tipici, prosegue con un ampio buffet vegetariano e si conclude con un altrettanto ampio buffet di dolci.

Imperdibile.

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Realizzare una luminaria tradizionale

Caratteristiche delle feste nei borghi, coloratissime e scenografiche, le luminarie pugliesi sono frutto di un'artigianalità che arriva da lontano (le prime testimonianze risalgono al 1600 quando erano fatte con lampade a olio schermate da carta colorata.). 

Famose in Italia e nel mondo, utilizzate per decorare feste padronali, mercatini e festività natalizie, sono delle vere e proprie sculture di luce realizzate in legno o ferro e illuminate con lampadine a LED.

Souvenir perfetto di una vacanza in Puglia, se ne può realizzare una con i laboratori organizzati da Indigenus grazie alla collaborazione con IL21LAB, realtà artigiana che permette di creare la propria luminaria tradizionale pugliese partecipando a ogni fase del processo, dalla levigatura e verniciatura al cablaggio e alla scelta del colore delle lampadine. E visto che il risultato ce lo si porta a casa, vale la pena impegnarsi.

Oltre ai corsi, hanno un'ampia scelta di luminarie d'arredo e realizzano prodotti personalizzati e su misura.

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Una cena stellata

Il ristorante Due Camini di Borgo Egnazia, premiato con la stella Michelin dal 2018, ha recentemente riaperto con una nuova identità: una cucina che nasce dall’ascolto della terra, dei suoi cicli e delle sue trasformazioni. 

Ogni piatto creato da Domingo Schingaro, chef alla guida del Due Camini dal 2016, racconta il ciclo completo di una materia prima, esaltata nella sua essenza, senza sprechi né eccessi.

Ogni parte viene valorizzata, ogni trasformazione custodisce un gesto di cura, coinvolgendo il paesaggio agricolo, i produttori locali, la comunità, per dare vita a una nuova agricoltura condivisa, consapevole e rigenerativa. 

Alla base di questo nuovo percorso c’è il recupero dei semi di varietà ormai perdute, semi rari che racchiudono storie, identità e biodiversità del territorio.

Recuperarli significa dare voce a un patrimonio invisibile, a una memoria agricola che rischia di perdersi per sempre.

Da qui nasce il progetto della “Casa delle Sementi”: un luogo in cui i semi vengono prima ricercati e poi raccolti, tramandati e coltivati con pazienza.

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Dove alloggiare

Ostuni a mare è un hotel unico nel suo genere, realizzato insieme a un migliaio di ville sul finire degli anni Sessanta su iniziativa dell’imprenditore austriaco Max Schachter che si era comprensibilmente innamorato della zona e voleva creare un hotel diffuso.

Dalla sua visione è nato il Consorzio Rosa Marina, un'area privata, sul mare, immersa nella macchia mediterranea tra il parco delle dune costiere e 5 km circa di costa e mare cristallino, con spiagge di sabbia libere e attrezzate, a due passi dalla Riserva Naturale di Torre Guaceto.

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L'hotel, da 3 anni entrato a far parte del gruppo Egnazia Ospitalità Italiana, è fresco di restyling con ampio uso di materiali locali come la calce, la pietra chiana, il legno e la pietra di Trani, e offre 202 camere ispirate alle tradizionali masserie pugliesi, confortevoli e moderne, con ambienti interni ed esterni ampi e curati, giardini o balconi privati e ambienti progettati per garantire relax e privacy a chi viaggia in coppia e spazi sicuri e spaziosi per le famiglie, che troveranno ogni genere di comfort per accontentare le esigenze di tutti gli ospiti dagli 0 ai 99 anni.

La struttura infatti, che grazie a Indigenus e ai suoi local friends propone una vasta gamma di attività esperienziali (lezioni di cucina pugliese, degustazioni di vini locali, laboratori artistici e sport all’aria aperta per dirne alcune) mette a disposizione degli ospiti tre piscine, due ristoranti, campi da tennis e padel, percorsi immersi nella natura e spazi dedicati al workout all’aperto.

Ma non solo: per i bambini c'è il kids club con attività e laboratori (di argilla, ceramica, pittura e movie night per regalare una cena libera ai genitori), amenities dedicate per i giochi in spiaggia e piscina e una disponibilità e cordialità impareggiabili.

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I due ristoranti di Ostuni a Mare - uno a bordo piscina, uno sul mare - raccontano la tradizione culinaria pugliese attraverso piatti classici, rivisitazioni contemporanee e proposte di mare realizzate con ingredienti freschi e locali.

Ci sono le mini pizze, perfette per i bambini o da dividere come antipasto, c'è la possibilità di prendere l'asporto per mangiare sotto l'ombrellone, si può spiluccare o partire dalla burrata croccante (che è un modo sintetico per dire che è fritta e col cuore cremoso), passare per le orecchiette e finire col dolce, o, ancora, in Luglio e Agosto si può cenare a buffet con live station di specialità pugliesi a bordo piscina.

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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

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Dal Giappone al Messico, dalla Croazia alle Alpi italiane: ecco le mete più belle mese per mese da visitare nel 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.

Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.

Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.

È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.

Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.

**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**

(Continua sotto la foto)

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Gennaio – Yukon, Canada

A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali

Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.

Febbraio – Nanchino, Cina

Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore

Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.

Marzo – Nizwa, Oman

Alla scoperta dei paesaggi del deserto

Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.

Aprile – Fukuoka, Giappone

Hanami: la fioritura dei ciliegi

Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.

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Maggio – Thimphu, Bhutan

Festival spirituali e panorami himalayani

Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.

Giugno – Vis, Croazia

Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer

Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.

Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA

Un Independence Day dal fascino d’altri tempi

Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.

Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda

Inverno sulle piste dell’emisfero sud

Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.

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Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania

La Grande Migrazione degli gnu

Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.

Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India

Diwali: il festival delle luci e della devozione

Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.

Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico

El Día de los Muertos in versione costiera

Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.

Dicembre – Merano, Italia

Mercatini di Natale tra le Alpi

Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.

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Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata sarà la Giamaica

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Mare cristallino, spiagge dalla sabbia bianchissima, natura selvaggia.

E, poi, una cultura gastronomica ricchissima e una rinomata tradizione musicale: ecco perché il paese caraibico sarà la destinazione più ambita dell'anno che verrà. Ma intanto, vi portiamo a conoscere in anteprima tutte le meraviglie che vi aspetteranno.

Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata è la Giamaica

(Continua sotto la foto)

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Chiudete per un attimo gli occhi. Ora, provate a immaginare chilometri di spiagge dalla sabbia di un bianco così candido che quasi potreste scambiarla per un soffice manto di neve. Un piacevole venticello a smuovere le fronde di palme alte e affusolate che crescono rigogliose a due passi dal mare, la cui palette di colori sfodera toni che sfumano dal turchese al verde smeraldo. In sottofondo, l’inconfondibile ritmo allegro della musica reggae e nell’aria un profumo inebriante di spezie, soprattutto quando è il momento di sedersi a tavola.

La vostra mente viaggia veloce, ma sappiate che tutto questo non è solo immaginazione: benvenuti in Giamaica!

E le buone notizie non finiscono qui (oltre al fatto che, sì, un paradiso del genere esiste veramente!): sono da considerare la facilità con cui si può raggiungere la destinazione grazie ai collegamenti aerei diretti, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio autentica – stiamo parlando di un paese ancora lontano dalla piaga dell’overtourism – e un clima che ben si presta per fughe al caldo durante tutto l’anno. Ogni giornata poi sembrerà diversa dall’altra: se cercate momenti di relax in spiaggia ma, allo stesso tempo, vorreste concedervi anche qualche avventura a contatto con la natura, la Giamaica è una di quelle mete che più di tutte riesce a mettere d’accordo proprio tutti.

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E allora da come cominciare per pianificare una vacanza in Giamaica? Un itinerario di viaggio semplice da organizzare e completo di tutte le tappe imprescindibili può partire da Ocho Rios, località lungo la costa settentrionale dell’isola caraibica. Qui la natura fa da padrona: ne sono un esempio le maestose Dunn’s River Falls. Uno spettacolo per gli occhi e non solo, perché queste cascate si possono anche scalare per poi concedersi un tuffo rinfrescante nelle loro piscine naturali. Di un azzurro intenso anche il Blue Hole (o Island Gully Falls), specchio d’acqua circondato, anch'esso, da una vegetazione tropicale fittissima.

Un ricordo speciale (e inaspettato) della vacanza sarà anche provare l’esperienza ad alto tasso di adrenalina del Mystic Mountain: un parco avventura dove vivere l’ebbrezza della velocità sfrecciando su bob che scivolano lungo binari immersi nella foresta, un omaggio alla leggendaria squadra giamaicana di bob che partecipò alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988.

E a fine giornata, Ocho Rios si racconta anche a tavola: Miss T’s Kitchen è un ristorante tradizionale, immerso in un giardino lussureggiante, dove assaggiare piatti giamaicani di carne e pesce.  

Proseguendo da Ocho Rios in direzione ovest, in poco meno di due ore di macchina si può raggiungere Montego Bay: città dall’affascinante mix tra glamour e cultura, ma senza dimenticare lo spirito d’avventura tra il rafting a bordo di zattere di bambù sul Martha Brae River oppure le nuotate nelle acque limpide di Doctor’s Cave Beach. Anche di sera, Montego Bay riesce a sorprendere: a Luminous Lagoon si può fare un bagno in acque che di notte si illuminano di una luce blu-verde brillante emessa da organismi microscopici (dinoflagellati). Proprio questo spot della Giamaica è uno dei migliori al mondo per assistere allo spettacolare fenomeno della bioluminescenza.

Per entrare davvero nell’anima dell’isola, da non perdere è poi il Montego Bay Cultural Centre che offre uno sguardo profondo sulla storia, l’arte e l’identità giamaicana. Poco distante, la Rose Hall Great House è una dimora del XVIII secolo in stile georgiano, famosa per la sua architettura coloniale e i bei giardini tropicali che sfoggiano il meglio della flora autoctona. Leggenda vuole che le sue stanze siano abitate dallo spettro di Annie Palmer, conosciuta come la “Strega Bianca”: non abbiate paura, durante il tour sarete accompagnati da una guida che racconterà aneddoti curiosi e vi dispenserà interessanti pillole di storia.

E dopo una giornata memorabile e intensa, sarà un piacere rientrare all’S Hotelpremiato nel 2025 da TripAdvisor come miglior all-inclusive della Giamaica – è un boutique hotel adults-only nel pieno della vibrante Hip Strip, con accesso diretto alla leggendaria Doctor’s Cave Beach. Stile contemporaneo e anima caraibica si incontrano in un elegante ambiente curato, con camere e suite affacciate sull’oceano e pensate per il massimo comfort. Non mancano ben due piscine all’aperto: quella sul rooftop Sky Deck, è perfetta per godersi il tramonto cocktail alla mano. La proposta gastronomica spazia tra sapori locali e cucina internazionale, mentre l’Irie Baths and Spa è un rifugio di quiete dedicato al benessere.

Ancora una settantina di chilometri lungo la costa e si arriva a una delle località più iconiche del paese natio di Bob Marley: Negril. Qui ci si può rilassare con lunghe passeggiate lungo la Seven Mile Beach, una delle spiagge più belle della Giamaica e considerata tra le dieci più spettacolari al mondo. Questa splendida distesa di sabbia bianca, che si estende per oltre 11 chilometri, offre numerosi bar e ristoranti, oltre a un mare cristallino perfetto per lo snorkeling. Tra i ristoranti da non perdere c’è Miss Lily’s (dello Skylark Negril Beach Resort), che regala grandi soddisfazioni a tavola: qui si possono assaggiare i più apprezzati classici della cucina giamaicana rivisitati in chiave moderna, dal Jerk chicken all’Escovitch fish, passando per l’oxtail (coda di bue). 

Al tramonto la tappa amata da tutti i local è il Rick’s Café, in cima a una scogliera alta 35 metri. Dove proseguire a cena? L’Azul Beach Resort, albergo all-inclusive da 283 suite fronte mare lungo la leggendaria Seven Mile Beach – qui vi aspetteranno sabbia chiara, acqua calma, giornate che scorrono tra sport acquatici e yoga– può vantare ben nove ristoranti con cucine diverse: dalla quella caraibica all’internazionale.

Poco distante, nella verdissima Nassau Valley, si può finalmente entrare in contatto con un altro caposaldo di un viaggio in Giamaica: il rum. Appleton Rum Estate è un tour (firmato Campari Group) attraverso la storica distilleria dove assaggiare una delle etichette più rappresentative di tutti i Caraibi e conoscerne l'intero filiera di produzione: dalla raccolta della canna da zucchero alla distillazione.

"Could you be loved and be loved?", cantava Bob Marley: della Giamaica ci si innamora ancora prima di partire.

Per maggiori informazioni: visitjamaica.com.