4 ottimi motivi per andare in Puglia (anche) fuori stagione


Amanti del buon mangiare, del bel vedere e del clima mite, il vostro Eden si trova sul tacco dello Stivale: la Puglia infatti, oltre al ben noto mare che richiama turisti da tutto il mondo nella stagione estiva, vanta in realtà 12 mesi di assolato e pigro benessere, in cui tuffarsi, soprattutto fuori stagione, se siete in cerca di una vacanza autentica e stimolante per tutti e cinque i sensi.
Partiamo dal clima: principalmente mite, assicura (con le dovute eccezioni) lunghe fasi di bel tempo, soleggiato e tiepido durante tutto l'inverno e la primavera.
E se l'estate è un fiorire di feste in spiaggia e spettacoli, durante il resto dell'anno la Puglia assicura una vasta scelta di frutti della terra da gustare, meravigliosi colori, sagre di paese e antiche tradizioni da scoprire che vi conquisteranno.
In più, quando il sole non scotta troppo e per le strade non c'è ressa di turisti, è un ottimo momento per godere dei paesaggi naturali e delle opere architettoniche della regione.
Cosa fare e vedere in Puglia fuori stagione
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Cosa vedere in Puglia
Un viaggio in Puglia fuori stagione, alla scoperta di un territorio, in cui, nel raggio di pochi chilometri, si trova un patrimonio immenso di natura, arte e architettura. Ma anche meraviglie enogastronomiche, feste, sagre e artigianato. Un road trip in cui non manca niente, per scoprire che il tacco d'Italia non è solo mare, ma molto di più.
Ecco le tappe da mettere in to do list.
Altamura, Terre di Murgia
Modernità e tradizioni locali si uniscono senza scontrarsi. Atmosfere eleganti e scorci che alternano claustri ed eleganti palazzi storici ad angoli di storia che sembra essersi fermata qui. Perdetevi tra le vie del centro, entrate nei claustri (in dialetto locale, gnostr), dei paesi nel paese, nati in passato come aggregazione spontanea di gruppi famigliari o etnici. Non rinunciate a visitare la Cattedrale, in cui si fondono una serie di stili unica nel suo genere: arte romanica, neoclassica, barocca e rococò. Non dimenticate di assaggiare il prodotto più tipico del luogo, il pane di Altamura.
Conversano, Sud Est Barese
Vi stupirà notare come a distanza di pochi passi, e attraversando vicoli dalle dimensioni estremamente ridotte, Conversano riesca a offrire edifici e monumenti così maestosi. Residenza dei Conti di Conversano per sette secoli, il Castello oggi vi farà da punto di riferimento ovunque siate. La Cattedrale vi conquisterà, il Santuario di Santa Rita vi lascerà senza fiato, per la sostanziale differenza tra esterno e interno. Ancora una volta, il modo migliore per scoprire la città è perdercisi, gustandosi i percorsi.
Alberobello, Terra dei Trulli e di Barsento
Non ha bisogno di presentazioni il regno dei trulli, dove si respira l'aria del passato, di tradizione, di una civiltà rurale che non ha mai dimenticato le proprie origini. Paesaggi suggestivi, architettura unica al mondo, cultura e artigianato.

Ostuni, Salento
Conosciuta anche come la Santorini d'Italia, Ostuni deve il suo nome Città Bianca al colore di gran parte delle abitazioni della città, soprattutto del centro storico. Qui, all'interno dell'antica cinta muraria, le case si arrampicano sui fianchi scoscesi di un colle da cui si vede il mare e tutto il suo borgo è caratterizzato da un groviglio di tortuose stradine in salita, intervallate da piccole piazze e corti. In cima si trovano la quattrocentesca Cattedrale di Ostuni, con il suo grande rosone a 24 raggi, il Palazzo Vescovile e il vecchio Seminario. Imperdibile una foto davanti alla instagrammatissima Porta del Salento (qui sopra).
Locorotondo, Valle d'Itria
I caratteristici tetti aguzzi fatti di chiancarelle grigie fanno svettare le case di questo centro in modo spesso emozionante. Un mosaico di vicoli, in cui la prima cosa che si nota è la cura per i balconi delle case. Il bianco della calce avvolge tutto, e rende ancora più evidenti i colori dei fiori che spuntano su ogni finestra e sui balconi fioriti, di cui gli abitanti vanno estremamente fieri e con cui annualmente si sfidano in un concorso che ha un unico vincitore. Non perdete di sbirciare nelle botteghe artigianali, dove si trovano intrecciatori di cestini di vimini e maestre dell'uncinetto.
Martina Franca, Valle d'Itria
Merita una visita il Palazzo Ducale di Martina Franca, dove le stanze si snodano in un tripudio di dipinti e affreschi. Una volta fuori, perdetevi tra i vicoli di case spioventi, tutte uguali, uniformi, candide, fino a scoprire, dopo una svolta, una scenografia di facciate barocche che si superano a vicenda.

Non solo buon cibo, le lezioni di cooking class e le degustazioni di vino o olio
Per i buongustai le possibilità sono infinite, una più buona dell'altra e a sorpresa non solo a tavola.
Che ne dite di organizzare una cooking class per imparare a fare taralli, orecchiette o panzerotti per esempio? Sono inclusi nell'esperienza anche aperitivo e vino, per rendere la lezione ancora più soddisfacente.
Mentre per chi non vuole mettere le mani in pasta (letteralmente) ci sono anche le degustazioni - di olio o di vino.

Dove dormire, la vita di masseria
Organizzate le trasferte calcolando tempi rilassati, perché la vita di masseria tra una gita e l'altra rischia di diventare una delle cose più belle dell'intera vacanza - talmente piacevole, autentica e accogliente che vi farà chiedere se non sia forse il caso di mollare tutto e reinventarsi una vita in Puglia.
Dalla colazione nell'agrumeto, con frutta e prodotti di panificazione e lattocaseari a km0 alla passeggiata tra i campi per digerire, passando per la merenda davanti al camino acceso o all'ombra degli ulivi, in base alla stagione e alla temperatura.
Masseria Le Carrube (in foto qui sopra e sotto) è un grande esempio di autenticità rustica della Puglia, totalmente immersa nella natura. Muri e cortili in pietra, mattoni a vista imbiancati come da tradizione, Bougainville intrecciate sui pergolati dei cortili e alberi di limoni e fichi d’india che si snodano lungo le mura della proprietà.
Nella più selvaggia Murgia di Ostuni, a metà strada tra il mare e la collina, la masseria, con tipico tetto a coppi, è stata recuperata in maniera essenziale ed elegante, e a fare da cornice alle 19 suite in calce candida ha un giardino pergolato, infiniti ettari di terra rossa e aranceti ai lati, un antico frantoio con macina in pietra all'interno, scorci sul mare oltre la distesa di ulivi millenari e quell'equilibrio tra lusso e rustico, estremamente instagrammabile, che in qualche modo solo in Italia siamo in grado di creare.

Qui a cena c'è stato a cena anche Sylvester Stallone, ma Rocky sarà il vostro ultimo pensiero dopo aver assaggiato le prelibatezze dello chef Massimo Santoro, che ha fatto del Ristorante di Masseria Le Carrube di Ostuni un piccolo capolavoro etico e vegetariano, dove le materie prime arrivano dall'orto (fisicamente) dietro l'angolo (che segue lui in prima persona) e il menù - studiato ogni giorno diverso - reinterpreta in chiave moderna i sapori del territorio, selezionati in base a qualità e stagionalità.
Una cucina etica perché ogni giorno il menù si prepara solo sulla base del numero di persone che saranno presenti, in modo da approssimare gli sprechi allo zero, e vegetariana per rendere i giusti protagonisti le materie prime del territorio, selezionate in base a qualità e stagionalità, e provenienti da produzioni locali o direttamente negli orti di proprietà de Le Carrube, appena dietro le suite (oltre a un uliveto e 250 alberi da frutto).
Il menù (fisso) del ristorante, infatti, viene deciso di giorno in giorno dallo chef in persona, sulla base dei prodotti a disposizione, e preparato integralmente nelle cucine del ristorante, dai taralli dell'antipasto al dolce.
E per ogni ricetta c'è una variante per ogni principale allergia/intolleranza, perché tutti devono sempre potersi sentire a proprio agio, soprattutto a tavola.
** La ricetta da provare nel weekend: insalata di puntarelle e cardoncelli **
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