Cosa fare e vedere a Catania, città regina del Barocco
Catania è la regina dello stile Barocco sullo Jonio. L'antica città portuale, sulla costa orientale della Sicilia, sorge ai piedi dell'Etna, un vulcano ancora attivo che domina la città.
Abbiamo chiesto all’illustratore catanese Giuliano Cangiano di rappresentare la sua città utilizzando il suo occhio e il suo stile personale, e di raccontarci, prima con il disegno e poi con le parole i suoi luoghi e i piatti del cuore, le cose da fare e da vedere a Catania, così da ispirare nuovi viaggiatori curiosi e appassionati a partire alla scoperta di questo meraviglioso angolo d’Italia.
E non a caso cuore della sua illustrazione e immagine vivida stampata nella sua memoria (Giuliano ora vive a Milano) è l'Etna, sotto il quale vivono oggi oltre 300 mila abitanti.
Il cono vulcanico in lontananza è in netto contrasto con il mare sottostante. Ma anche questo è ciò che rende Catania una città unica.
Cosa vedere a Catania
L'ampia piazza del Duomo, con la pittoresca statua della Fontana dell'Elefante; la Cattedrale, riccamente decorata, e nell'angolo sudoccidentale sono sicuramente le prime e più famose mete di Catania.
Da vedere in centro storico anche l’Odeon, accanto al teatro romano, l’anfiteatro, la Cattedrale di Sant’Agata, il Castello Ursino, il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, la Chiesa di San Benedetto e alcuni edifici termali realizzati con pietre laviche.
Più pop ma da vedere, La Pescheria, il mercato del pesce che si tiene nei giorni feriali è un vociante esempio di vita vera.
Cosa fare (e assaggiare) a Catania
Passeggiare tra i grandi viali settecenteschi e rilassarsi in uno dei locali lungo la via Etnea, cuore pulsante della mondanità catanese e luogo ideale per lo shopping, è una continua sorpresa.
E per chi ama il mare, il litorale catanese è tutto un alternarsi di spiagge sabbiose e coste rocciose nere, affascinanti, di origine vulcanica.
«Ammiro il modo in cui il brand Dolce & Gabbana custodisce ed esalta le sue radici siciliane: le decorazioni delle ceramiche, la frutta, i vecchi carri di legno sono incorporati nelle loro collezioni», afferma Cangiano, che cita tra i suoi libri preferiti dedicati alla città una raccolta di saggi intitolata Luce e lutto, scritti da Gesualdo Bufalino.
Il quale scrive: «Non c'è una sola Sicilia, ce ne sono tante».
Tra i ricordi a cui l’illustratore è più legato, le "estati pigre" che lentamente scorrono e la stagione migliore in cui trascorrere 24 ore nell'antica città portuale.
Il primo pasto della giornata dovrebbe essere la tradizionale colazione siciliana, a base di granita e brioche al bar del porto.
Per uno sguardo più da vicino sull'Etna, Cangiano consiglia un “trekking” nel bosco con pranzo in montagna.
Quando il clima si fa torrido, meglio uscire di pomeridiano per ammirare il tramonto. E quando fa buio, l'ideale è trascorrere qualche ora in un bar del centro e completare la serata con i buoni piatti di cucina locale.
Tra questi, un classico da provare è la Pasta con le sarde, accompagnata da un'acqua di seltz con limone e sale. «Unisce il pesce ai sapori dolci e speziati delle nostre origini arabe», dice Cangiano. Ma se c'è un’altra cosa che non si può non fare in città, è «andare ad annusare il mare», dice l'artista, «sarebbe un sacrilegio perdere il suo profumo».
Grazia at home City Guide è un progetto nato nei mesi trascorsi in lockdown, quando la redazione di Grazia ha chiesto a una selezione di illustratori di raccontare la propria città vista da una finestra - così come abbiamo visto il mondo per lunghe settimane, a distanza da tutto e da tutti. Oggi, attraverso le loro parole, vi raccontiamo cosa c'è da vedere fuori da quelle stesse finestre, piccole grandi meraviglie italiane tutte da scoprire.
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