I sei cammini più belli da fare in Italia

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Itinerari e viaggi da percorrere a piedi, da Nord a Sud, per godere delle meraviglie del nostro paese a ritmo lento. Ecco i 6 cammini più belli d'Italia

I cammini più belli d'Italia, tra monti e cime dolomitiche, mare, natura, piccoli borghi e città d’arte, sono un modo stupendo per passare una vacanza slow immersa nella natura e per scoprire le bellezze del nostro paese da una prospettiva insolita.

** 9 passeggiate in Lombardia: gite bellissime a un'ora da Milano **

Alcuni hanno un rimando storico – come il Sentiero della Pace alla Grande Guerra - altri con un significato religioso - il Cammino Basiliano (in onore di San Basilio) e la Via di Francesco - o simbolico nel caso del Cammino delle Terre Mutate (in quella porzione di Centro Italia devastata dal terremoto).

Sui cammini più belli d'Italia ad attendervi troverete un patrimonio culturale ed enogastronomico tutto da scoprire e assaporare: lungo gli antichi tratturi del Cammino Materano o nell’Alpe Adria Trail tra trekking e passeggiate adatte anche ai meno allenati.

Qui sotto tutti i dettagli per organizzare la partenza e godersi l’avventura.

I 6 cammini più belli d'Italia

(Continua sotto la foto)

credit Alessandro Michelazzi

Alpe Adria Trail (Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia)

È il Friuli Venezia Giulia a rappresentare l’Italia nell’Alpe Adria Trail, percorso escursionistico di 750 chilometri che attraversa altri due paesi, Austria e Slovenia.

Un trekking dalle Alpi al mare: la base di partenza è ai piedi del Großglockner - vetta di 3.798 metri in Carinzia - e in un susseguirsi di 43 tappe (di cui undici tricolori) si arriva a Muggia, borgo marinaro affacciato sull’Adriatico a una ventina di minuti d’auto da Trieste.

La porzione friulana Alpe Adria Trail, su sentieri CAI e strade sterrate, attraversa le verdissime valli del Natisone e il Carso Triestino (teatro delle principali battaglie del fronte italo-austriaco nella prima guerra mondiale), sfiora l'argine del fiume Isonzo e vanta città patrimonio Unesco come la longobarda Cividale del Friuli.

Per chi avesse poco tempo, merita una sosta il Sentiero Rilke: un itinerario panoramico immerso nella macchia mediterranea e a picco sul mare - lungo meno di due chilometri - che collega Sistiana al Castello di Duino.

Il percorso (pianeggiante) regala vedute su tutto il golfo di Trieste e sulle candide falesie di Duino.

alpe-adria-trail.com

Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A – Foto di Alice Russolo

Sentiero della Pace (Trentino)

Un itinerario di più di 500 chilometri lungo il fronte trentino della Grande Guerra: è il Sentiero della Pace che si estende dal Passo del Tonale alla Marmolada.

Sette tappe che in totale richiedono non meno di un mese di cammino ma che possono essere affrontate anche in tratte di una giornata, a piedi o in mountain bike.

Tra i luoghi della memoria che caratterizzano questo percorso, il Museo della Guerra e la Campana dei caduti “Maria Dolens” (realizzata col bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale) a Rovereto, passando per il Gruppo del Pasubio, gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna fino a Passo Rolle, Paneveggio, Passo San Pellegrino, Cresta di Costabella e la Val Contrin.

Tappa conclusiva a Passo Fedaia con un’escursione impegnativa che richiede attrezzatura da ferrata.

Lungo il Sentiero della Pace s’incontrano anche ottanta fortezze austroungariche tra cui il Forte Pozzacchio - scavato interamente nella roccia a partire dal 1909 come baluardo contro una possibile avanzata italiana – e il Forte Campo Luserna eretto a 1.549 metri sulla dorsale che collega la Val D’Astico e la Val Torra.

trentinograndeguerra.it

Cammino Terre Mutate Tappa 7 Norcia – Castelluccio di norcia (49)

Cammino delle Terre Mutate (Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio)

Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio: il Cammino delle Terre Mutate è un viaggio della memoria, un percorso di 250 chilometri attraverso l’Appennino centrale martoriato tra il 2016 e il 2017 da scosse di terremoto.

Si parte da Fabriano e passando - tra le varie - per Visso, Ussita, Arquata del Tronto, Accumuli - si arriva all’Aquila lungo sentieri escursionistici e ciclabili con la natura a fare da sfondo.

Gli scenari sono quelli del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.

Quattordici tappe per ripercorrere la storia di quei luoghi profondamente segnati e soprattutto per sostenere le persone che hanno deciso di restare e che oggi sono quanto mai impegnate in un percorso di rinascita delle loro terre.

Un itinerario solidale che non manca di regalare bellezze artistiche - tra i borghi medioevali da non perdere Camerino e Matelica, sono per citarne alcuni - e grandi piaceri della tavola tra specialità enogastronomiche che vanno dal guanciale di Amatrice al prosciutto di Norcia passando per le lenticchie di Castelluccio.

camminoterremutate.org

Via di Francesco – Assisi – basilica

Via di Francesco (Toscana, Umbria, Lazio)

Cinquecento chilometri lungo i luoghi più significatici della vita del Santo, dal santuario francescano della Verna (in provincia di Arezzo) fino a Roma passando per Assisi: è la Via di Roma, la più lunga delle tre previste dal pellegrinaggio dedicato a Francesco - oltre alla Via del Sud (da Roma) e alla Via del Nord (da La Verna) che portano entrambe ad Assisi.

Le ventitre tappe di questo cammino spirituale - da affrontare a piedi o in bici - attraversano Toscana (eremo di Montecasale, Sansepolcro), Umbria (Citerna, Città di Castello, Pietralunga, Gubbio e Valfabbrica) e Lazio con la Basilica di San Pietro come meta finale.

Durante l’itinerario, oltre ai luoghi sacri come la Basilica dedicata a San Francesco, pievi, abbazie e conventi, s’incontrano borghi ricchi di arte e di storia – Spoleto, Spello e Trevi, ad esempio – e scenari naturalistici della Valnerina come la Cascata delle Marmore (che richiede una breve deviazione), la Valle di Spoleto e l’Alta Valle del Tevere.

viadifrancesco.it

Credit Claudio Focarazzo

Cammino Materano (Puglia, Basilicata e Campania)

Il punto di arrivo per tutti è Matera, le Vie per arrivarci sono sei - Peuceta, Sveva, Ellenica, Dauna, Jonica, Lucana - che partono rispettivamente da Bari, Trani, Brindisi, Termoli, Leuca e Paestum.

È il Cammino Materano, tra Puglia, Basilicata e Campania, che attraversa luoghi ancora fuori dal turismo di massa lungo antichi sentieri, vie medievali e tratturi.

Al momento i due itinerari aperti e percorribili (con segnaletica e sistema di accoglienza) sono la Via Peuceta – sette tappe per 160 chilometri, dalla costa all’entroterra della Murgia - che collega la Basilica di San Nicola a Bari alla Cattedrale della Madonna della Bruna a Matera e quella Ellenica che parte da Brindisi - passando per Ostuni, Cisternino, Alberobello e Ginosa - e divisa in due aree, Valle d’Itria e Terra delle Gravine.

Le altre sono la Via Jonica (215 chilometri che toccano Taranto, Manduria, Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo), la Via Sveva - oltre duecento chilometri sulle orme di Federico II di Svevia - da Trani, passando per Castel del Monte, e poi lungo i sentieri del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e la Via Dauna che da Termoli (altre tappe Melfi, Venosa, Gravina in Puglia) si collega prima alla Sveva e poi alla Peuceta.

camminomaterano.it

Cammino Basiliano

Cammino Basiliano (Calabria)

Lungo il versante ionico della Calabria il Cammino Basiliano si snoda, da nord a sud, per oltre mille chilometri tra storia, arte e religione.

Non solo monasteri, chiese e fortezze: le settantadue tappe - con partenza da Rocca Imperiale (Cosenza) - toccano i luoghi dove hanno vissuto i monaci basiliani attraversando la natura selvaggia del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte.

Da ammirare il monastero di Santa Maria delle Armi a Cerchiara, la chiesa bizantina Cattolica di Stilo e quella normanna di Santa Maria di Tridetti.

Nella Locride tappa da non perdere è la medievale Gerace - tra i borghi più belli d’Italia - arroccata su una rupe di arenaria: la sua cattedrale – dedicata a Maria Assunta - è la più imponente della Calabria, e appare più come una fortezza che un edificio religioso.

La penultima tappa, che inizia a Motta San Giovanni, regala un raro esempio di architettura alto medioevale calabrese con il Castello di Santo Niceto.

Il cammino si chiude a Reggio Calabria, non prima di aver visitato il borgo di Armo da cui si può godere il panorama sullo Stretto di Messina.

camminobasiliano.it

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Sognate un Natale al caldo? Ecco dove scappare dall'inverno

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Dal Mediterraneo alle isole tropicali: le migliori mete dove vivere un Natale al caldo tra spiagge bianche e città esotiche da scoprire

C’è chi non sogna altro che un Natale al caldo e chi mente.

Lasciare i maglioni di lana nell’armadio, scambiare il vin brulé con una piña colada e festeggiare il 25 dicembre con i piedi nella sabbia... impossibile resistere all'idea di fare le valigie e partire.

E non è solo una questione di scappare dal freddo, ma di regalarsi un’esperienza che unisce relax, avventura e quella dose di meraviglia che solo un viaggio fuori stagione sa regalare.

Che si tratti di una fuga veloce al sole a poche ore di volo o di un’avventura dall’altra parte del mondo, ecco dieci mete (vicine e lontane) dove poter dire addio al maglione di lana e dare il benvenuto all’estate in pieno dicembre.

Natale al caldo: 10 destinazioni imperdibili per chi vuole scappare dal freddo

(Continua sotto al foto) 

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Le mete calde più vicine (a massimo 5 ore di volo da Milano e Roma)

1. Canarie, Spagna

Le Canarie sono la destinazione perfetta per chi vuole restare in Europa ma avere garantite temperature miti tutto l’anno. Tenerife e Gran Canaria offrono spiagge, paesaggi vulcanici e una scena gastronomica sempre più interessante. A dicembre si sta tranquillamente sui 22-25°, con giornate di sole pieno e mare balneabile. È la meta ideale per un Natale rilassato, senza jet lag e senza sorprese sul meteo.

2. Madeira, Portogallo

Madeira è un’isola subtropicale dal fascino unico. Le montagne scendono a picco sull’oceano, i giardini botanici sono fioriti anche in inverno e Funchal si illumina con un calendario di eventi natalizi suggestivi. Perfetta per chi ama il trekking tanto quanto il sole, combina natura, clima dolce e atmosfere slow.

3. Sharm el-Sheikh, Egitto

In appena 4 ore di volo da Milano si arriva in piena estate: mare cristallino, snorkeling sopra una delle barriere coralline più belle del mondo e resort per ogni stile di viaggio. Se volete passare Natale al caldo, in Egitto ci sono 25-28°, ideali per alternare relax in spiaggia ed escursioni nel deserto del Sinai. Una fuga rigenerante che sembra molto più lontana di quanto sia davvero.

4. Cipro

Cipro è una delle mete europee più calde a dicembre. Le temperature restano piacevoli, i siti archeologici sono quasi deserti e le spiagge conservano un fascino mediterraneo autentico, senza la folla estiva. Ideale per chi ama abbinare cultura, cucina locale e mare; con il vantaggio di poter restare vicinissimi a casa.

5. Riviera Turca

Dall’eleganza di Antalya alle baie turchesi di Kas e Kemer, la Riviera Turca è una delle sorprese più piacevoli per chi sogna un Natale al tepore del sole mediterraneo. In inverno le temperature sono miti, le spiagge sono quasi deserte e i grandi resort sul mare diventano rifugi silenziosi dove rallentare davvero. Qui si alternano passeggiate lunghe sulla spiaggia, giornate nelle spa con vista sul mare e visite ai siti archeologici evocativi come Perge o Termessos. 

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Le mete più lontane (per una vera estate a dicembre)

1. Filippine

Dicembre è uno dei periodi migliori per visitare le Filippine: stagione secca, cielo terso e temperature intorno ai 30 gradi. Tra Palawan, Siargao e Cebu, il dilemma principale è scegliere quale paradiso vedere per primo. Mare trasparente, foreste tropicali e resort da sogno rendono il Natale al caldo un’esperienza completamente indimenticabile. 

2. Mauritius

A Natale, Mauritius è un sogno tropicale a portata di volo: spiagge di sabbia bianca, calde acque turchesi e un clima perfetto per staccare davvero la spina. L’isola combina paesaggi marini da cartolina con entroterra verdi da esplorare. Qui si possono alternare mattinate di relax sulla spiaggia a pomeriggi di immersioni tra barriere coralline, passeggiate nella natura o visite ai mercati locali di Port Louis. Senza dimenticare l’accoglienza calorosa della popolazione creola e una cucina ricca di influenze africane, indiane e francesi che rende ogni pasto un’esperienza. 

3. Western Australia

In Western Australia, il periodo natalizio coincide con l’inizio dell’estate australe: un invito naturale a vivere spiagge immacolate, acque turchesi e giornate lunghissime. La zona del South West è ideale per un viaggio tra oceano, foreste e vigneti, con tappe iconiche come Hamelin Bay, dove le grandi razze si avvicinano alla riva regalando incontri ravvicinati e indimenticabili. A Margaret River ci si può fermare per degustazioni in cantine immerse nel verde, mentre città costiere come Fremantle, Busselton o Perth offrono un’atmosfera rilassata e creativa.

4. Arabia Saudita

In Arabia Saudita l’inverno è mite e luminoso, perfetto per scoprire paesaggi sorprendenti che vanno dal deserto alle coste del Mar Rosso. È la stagione ideale per vivere notti stellate, esplorare canyon e altipiani o spingersi fino alle acque cristalline perfette per snorkeling e diving. Ad AlUla si cammina tra antichi insediamenti e formazioni rocciose spettacolari, mentre a Riyadh e Jeddah tradizione e modernità convivono tra souq, musei e arte contemporanea. Un modo diverso e sorprendente di vivere le vacanze invernali.

5. Costa Rica

Se cercate natura, adrenalina e mare tropicale, la Costa Rica è un regalo di Natale perfetto. Dicembre segna l’inizio della stagione secca, con cieli blu e foreste verdissime. Tra vulcani, surf, cascate e lodge nella giungla, ogni giornata sembra un piccolo rito di benessere. 

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Le mete più in voga per le vacanze di Natale e Capodanno

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Dai grandi classici europei alle fughe al caldo: ecco quali sono le destinazioni più gettonate per le vacanze di Natale e Capodanno

C’è chi le vacanze di Natale e Capodanno le passa rigorosamente a casa, tra pranzi infiniti e tombolate, e chi invece preferisce prendere un volo e festeggiare altrove.

Complice il calendario favorevole, che offre diverse festività infrasettimanali, molti hanno deciso di approfittarne per programmare un viaggio o concedersi un weekend fuori porta.

Secondo i nuovi dati di eDreams, quest’anno gli italiani sembrano infatti avere le idee chiarissime: sotto l’albero desiderano un biglietto aereo. E per Natale e Capodanno stanno scegliendo un mix di grandi classici europei, mete culturali e qualche destinazione al caldo per chi sogna di cambiare scenario almeno per qualche giorno.

Tra soggiorni più lunghi per Natale e fughe lampo per l’ultima notte dell’anno, emerge un’unica verità: mai come nel 2025 le feste sono sinonimo di viaggio.

**I mercatini di Natale più belli d'Euopra (con le date 2025)**

(Continua sotto la foto)

Mercatino natale Parigi

Le mete più prenotate per Natale 2025

A Natale vince la tradizione. Le città europee che ogni anno si trasformano in scenografie da cartolina restano infatti le destinazioni più amate; grazie alle loro luminarie scintillanti, alle vetrine decorate a feste e ai mercatini che sembrano usciti da un film di Natale. E in mezzo alle capitali più iconiche spunta anche una sorpresa italiana. 

  • Parigi

  • Londra

  • Catania

  • Amsterdam

  • Barcellona

  • Vienna

  • Madrid

  • Tirana

  • Istanbul

  • New York City

Un mix che racconta molto dei desideri di chi parte: la magia architettonica di Parigi, le atmosfere glitterate di Londra, la creatività di Barcellona, i palazzi imperiali di Vienna. E poi Catania, che conquista con il suo clima più mite e una cucina che sa trasformare anche i giorni di festa in un’esperienza.

Le mete più prenotate per Capodanno 2026

Per l’ultima notte dell’anno, invece, il mood cambia. Restano i grandi classici europei, ma cresce la voglia di rompere gli schemi: chi cerca una festa in grande vola a Parigi o Barcellona, chi desidera una notte elegante sceglie Vienna o Praga, mentre chi vuole iniziare l’anno altrove si spinge fino a New York o Sharm el-Sheikh. Le città più prenotate per Capodanno sono:

  • Parigi

  • Amsterdam

  • Barcellona

  • Londra

  • Vienna

  • Praga

  • Madrid

  • New York City

  • Istanbul

  • Sharm el-Sheikh

Capodanno, insomma, diventa la perfetta occasione per un city break: tre o quattro giorni per vivere una città nuova, stappare una bottiglia a mezzanotte e tornare a casa con l’impressione di aver iniziato l’anno in grande.

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Le esperienze più originali d’Europa da provare questo Natale (oltre ai soliti mercatini)

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Dagli hotel di ghiaccio ai treni storici innevati: ecco le esperienze natalizie in Europa perfette per chi vuole vivere le feste in modo diverso

Ci sono i mercatini, certo. Le lucine, il vin brûlé, le canzoni di Mariah Carey che risuonano ovunque. E poi ci sono le esperienze natalizie in Europa, quelle davvero particolari, che trasformano dicembre in un'esperienza magica.

Mentre la maggior parte delle città si limita a vestire a festa le strade principali, ci sono luoghi che il Natale lo vivono come un’avventura, un rito, una magia reale. Sono posti in cui il Natale non è solo decorative. È sensoriale, immersivo, a volte estremo, e in grado di rendere unico un periodo che troppo spesso viviamo in automatico.

Abbiamo allora raccolto per voi alcune delle esperienze natalizie in Europa più suggestive (e instagrammabili): un mix di natura, design, tradizione e follia natalizia. 

**I mercatini di Natale più belli d'Italia (con le date 2025)**

**I mercatini di Natale più belli d'Europa (con le date 2025)**

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1. Dormire in un hotel di ghiaccio in Svezia

È una delle esperienze invernali più famose al mondo, ma non per questo meno sorprendente. L’IceHotel di Jukkasjärvi, nel profondo nord della Svezia, è completamente scolpito nel ghiaccio: camere, letti, corridoi, persino i lampadari.

Ogni anno viene ricostruito da zero da artisti provenienti da tutto il mondo, che trasformano la neve in vere e proprie opere effimere. Si dorme avvolti in sacchi termici ad altissima protezione, mentre fuori il silenzio artico sembra amplificare tutto: i rumori, il respiro, la sensazione di essere parte del paesaggio. È una delle esperienze natalizie in Europa più suggestive perché unisce arte, natura estrema e una luce polare che non si dimentica.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web. 

2. Fare un bagno termale sotto la neve a Budapest

Budapest è meravigliosa in ogni stagione, ma d’inverno supera sé stessa. L’immagine più iconica? Le terme all’aperto, come gli stabilimenti Széchenyi, circondate dal vapore e dalla neve che cade lenta sull’acqua caldissima.

Immaginate di passare dal gelo ungherese ai 38 gradi delle piscine termali, con il contrasto che pizzica la pelle e rilassa ogni muscolo. È un rito collettivo, anche romantico e - inaspettatamente - molto divertente. Perfetto per chi vuole concedersi un Natale diverso dal solito, tra relax e architettura liberty.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

3. Una cena di Natale sotterranea nelle grotte di Postumia (Slovenia)

Le grotte di Postumia sono uno spettacolo in qualsiasi momento dell’anno, ma a dicembre diventano un vero scenario cinematografico. Qui si può prendere parte a una favola natalizia senza tempo: il presepe vivente nelle grotte; considerato come una delle rappresentazioni natalizie più belle del mondo

Si arriva con un trenino che scivola nel buio, e lo spettacolo, adatto per tutta la famiglia, dura circa 90 minuti in cui si rivivranno le 18 scene bibliche del miracolo di Natale. L’atmosfera è intima, scenografica e sorprendentemente accogliente. Un’esperienza perfetta per chi ama la magia ma non sopporta il caos dei locali tradizionali.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

4. Il famosissimo Bernina Express

Iconico, scenografico, forse il treno panoramico più amato d’Europa. Il Bernina Express attraversa le Alpi tra Italia e Svizzera offrendo viste incredibili su viadotti, ghiacciai e boschi innevati.

In inverno il contrasto tra il rosso vivo del treno e il bianco del paesaggio è spettacolare. Sembra una cartolina in movimento, perfetta per chi ama i viaggi lenti e vuole vivere il Natale con un tocco cinematografico.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

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5. Un safari alle renne in Lapponia (Finlandia)

Se c’è un luogo al mondo che incarna l’immaginario natalizio, quello è sicuramente la Lapponia. Qui si può partecipare a un safari in slitta trainata dalle renne: un’esperienza silenziosa e profondamente spirituale, molto diversa da un semplice tour turistico.

Le guide sami (nome con cui si indica un gruppo etnico indigeno che vive nell'estremo nord Europa) raccontano le loro tradizioni, la neve scricchiola sotto i pattini e il paesaggio bianco sembra infinito. Tra tutte le esperienze natalizie in Europa, questa è probabilmente la più simbolica.

6. Il presepe vivente meccanico più grande del mondo di Krýza (Repubblica Ceca)

A Praga il Natale ha sempre un’aura teatrale, ma il presepe meccanico di Krýza, che può essere ammirato a Jindřichův Hradec, nella Boemia meridionale, a un'ora e mezza di automobile da Praga, è qualcosa di unico: un set immenso con oltre 1400 figure scolpite, ingranaggi, scenografie in movimento e interi villaggi in miniatura che prendono vita.

È un’opera d’arte popolare, antichissima e affascinante, che mostra scene rurali, botteghe, animali e personaggi che sembrano usciti da un racconto boemo. Perfetto per chi ama la tradizione, ma cerca qualcosa di decisamente fuori dal comune.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web.

7. Il Natale “alternativo” di Berlino: cinema all’aperto… in inverno

Berlino ha un’anima anticonvenzionale e il Natale non fa eccezione: tra le esperienze più curiose c’è il cinema all’aperto in pieno inverno.

Copertoni riscaldati, coperte termiche, vin brûlé e film cult di Natale proiettati sotto il cielo gelido della capitale tedesca. È un mix perfetto di hygge nordico e spirito alternativo berlinese, ideale per chi del Natale ama più l’atmosfera che le attività tradizionali.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

8. Slittino notturno a Innsbruck (Austria)

Lo slittino è già divertente di per sé, ma farlo di notte, sulle piste illuminate dalla luna e dalle lanterne, è tutta un’altra storia. A Innsbruck, in Austria, si può scendere per chilometri su percorsi battuti che attraversano boschi innevati, con vista sulla città illuminata.

È un’esperienza adrenalinica, accessibile e adatta anche a chi non scia. Perfetta per un weekend diverso dal solito, tra sport, neve e panorami da cartolina.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

9. Una notte in un faro islandese isolato dall’oceano

L’Islanda è un viaggio nell’inverno allo stato puro, e dormire in un faro sperduto tra scogliere, vento e onde è una delle esperienze più intense che si possano vivere. Molti fari del Paese sono stati infatti riconvertiti in mini-hotel di design, con poche camere e paesaggi drammatici.

La sensazione è quella di essere ai confini del mondo, in un silenzio assoluto. Perfetto per chi, sotto le feste, cerca una fuga introspettiva, quasi mistica.

Sentiero d’Avvento del Katschberg

10. Una notte in una baita alpina raggiungibile solo con il gatto delle nevi

Per chi sogna un Natale fuori dal mondo, ci sono baite e rifugi raggiungibili solo con il gatto delle nevi o con ciaspolate guidate. Dentro: legno, camino, tisane calde, coperte di lana, zero connessione. Fuori: neve, silenzio, stelle.

È una delle esperienze più intime e rigeneranti da fare in inverno, soprattutto se cercate un Natale “offline”, lontano da tutto.

11. Una crociera natalizia sul Danubio

Dimenticatevi le crociere classiche. Quelle natalizie navigano attraverso città che sembrano piccoli villaggi incantati: Vienna, Bratislava, Budapest. A bordo si cena, si ascolta musica dal vivo, ci si rilassa mentre scorrono rive illuminate da migliaia di luci.

È un viaggio lento, elegante e sorprendentemente romantico. Ideale per chi vuole godersi il Natale senza spostarsi continuamente.

12. Sentiero d’Avvento del Katschberg in Carinzia (Italia)

C’è un tipo di Natale che non fa rumore, che non abbaglia e non corre. Un Natale fatto di lanterne accese al calare del sole, passi lenti nella neve e musiche tradizionali che sembrano arrivare da un’altra epoca. Sul Sentiero d’Avvento del Katschberg, in Carinzia, l’atmosfera si fa rarefatta: il bosco si illumina appena, le baite profumano di legno e cannella, e ogni tappa invita a rallentare.

È un percorso semplice ma profondamente suggestivo, lontano dalla frenesia dei mercatini più affollati, dove il silenzio diventa la parte più preziosa dell’esperienza. Una camminata che ricorda ciò che spesso dimentichiamo: che il Natale è soprattutto attesa, luce e pace.

Per maggiori informazioni, visitare il sito web

13. Un treno storico attraverso le Highlands innevate (Scozia)

La Scozia d’inverno è pura poesia: montagne spoglie, castelli nascosti nella nebbia, vallate silenziose. E cosa c’è di più romantico di attraversarla a bordo di un treno storico? Molte linee turistiche organizzano viaggi speciali durante le festività, con carrozze d’epoca, tè caldo, plaid scozzesi e paesaggi che scorrono a perdita d’occhio.

Si passa attraverso viadotti spettacolari (sì, anche quello di Harry Potter), laghi ghiacciati e distese bianche. È un viaggio lento, cinematografico, di quelli che riconciliano con l’inverno.

 

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In vacanza con il cane: come organizzarsi per godersele (entrambi)

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Trasporti, regole internazionali, accessori indispensabili e prenotazioni intelligenti: guida realistica per chi vuole andare in vacanza con il cane

Andare in vacanza con il cane suona sempre meraviglioso. Poi arriva il momento di organizzare il viaggio e il quadro diventa meno fiabesco: documenti da aggiornare, regole da decifrare, compagnie aeree più rigide del Grinch e strutture che si definiscono “pet friendly” solo perché hanno visto un cane una volta nel 2018.

Il punto, però, è semplice: con un po’ di metodo e qualche accortezza in più, andare invacanza con il cane diventa un piacere e la vacanza un momento indimenticabile, sia per voi che per lui. Ecco una guida pensata per evitarvi spiacevoli inconvenienti e guai da risolvere all'ultimo momento.

Regole, trucchi e consigli per andare in vacanza con il cane

(Continua sotto la foto)

vacanze cane

Cosa sapere prima di organizzare il viaggio

Prima di immaginare spiagge incontaminate su cui correre o chalet instagrammabili, chiedetevi se il vostro cane è davvero pronto a viaggiare: si cambia routine, ci sono spostamenti continui e spesso ambienti molto affollati.

Serve avere vaccinazioni e microchip in ordine, il passaporto europeo aggiornato e soprattutto la consapevolezza delle sue abitudini reali: se si agita per un nulla, se non ama gli spazi chiusi, se ha difficoltà con rumori e confusione. Più siete onesti nella valutazione, più eviterete problemi dopo.

Allo stesso modo, non tutte le strutture che “accettano animali” sono davvero adatte. È bene capire subito se ci sono aree verdi vicine, se l’accesso è limitato, se il cane può restare in camera qualche ora o se dovrete portarlo anche a colazione. Il modo migliore per evitare sorprese è sempre lo stesso: telefonare e porre domande molto concrete. Viaggiare è bello, improvvisare in questo caso molto meno.

In vacanza con il cane in aereo o treno

In aereo

La questione è delicata e non chiarissima. Le normative stanno cambiando: dopo le nuove linee guida ENAC, alcune compagnie valutano la possibilità di accettare cani di taglia media in cabina, entro certi limiti di peso e dimensioni. Bene? Sì, in teoria. Nella pratica ogni compagnia fa storia a sé.

E qui siamo schietti: evitate la stiva. Rumori, sbalzi termici e separazione dai proprietari sono un vero e proprio trauma per il cane. Non tutte le stive sono uguali, non tutti i cani reagiscono allo stesso modo. Se non trovate un volo che accetti il vostro cane in cabina, valutate seriamente treno o auto. Non è questione di paranoia: è buon senso.

In treno

Il treno è quasi sempre la soluzione più equilibrata. Gli spazi sono meno angusti di quanto sembri, la burocrazia più chiara e il cane resta accanto a voi. Museruola e guinzaglio vanno sempre portati, e alcune tratte richiedono la prenotazione del posto per l’animale, ma la qualità del viaggio è spesso migliore di qualsiasi altra alternativa.

Sui treni ad alta velocità, indicando il surplus per il cane al momento della prenotazione, in automatico vengono assegnati in genere i posti singoli, per consentire lo spazio di cui il cane ha bisogno per accucciarsi.

Su Intercity e altri treni questo non è automatico, meglio scegliere il posto ad hoc per evitare di ritrovarsi con cani ingombranti nei posti da 4 in cui già normalmente a malapena stanno le gambe dei passeggeri.

vacanze cane macchina

In vacanza con il cane On the road

Il viaggio in auto resta uno dei metodi più flessibili. Il cane vi vede, vi sente, scende quando serve, non vive separazioni. Il trasportino o la cintura di sicurezza non sono optional: sono obbligatori, danno stabilità al cane e vi evitano rischi inutili. Esistono teli da agganciare ai poggiatesta e che creano una sorta di amaca tra i sedili posteriori e quelli anteriori, con tanto di buco per far passare una apposita cintura di sicurezza e agganciarla alla pettorina.

L’unica vera condizione è gestire le pause: meglio farle spesso e non trasformare il viaggio in un’unica tirata senza respiro. La temperatura dell’abitacolo va tenuta sotto controllo: i cani tollerano il freddo molto meglio del caldo, ma non sono termosifoni a quattro zampe. Dovrete prevedere delle fermate per farlo bere e sgranchire. Il viaggio in auto è la soluzione più semplice da controllare e quella che genera meno stress.

Verificare le regole a seconda dei Paesi

Ogni Paese ha regole proprie, e talvolta piuttosto rigide. Alcuni vietano specifiche razze (come Francia e Germania, per esempio), altri richiedono trattamenti antiparassitari da effettuare entro una finestra temporale precisa, altri ancora controllano il passaporto animale con la stessa severità della dogana per i liquidi in valigia. 

Verificate prima di decidere dove andare e rifatelo una seconda volta poco prima della partenza. Le informazioni aggiornate si trovano sui siti ufficiali del Paese di destinazione o delle ambasciate. 

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In vacanza con il cane: la borsa per il viaggio

La borsa del cane è il vero cuore dell’organizzazione. Non importa quanto sia ben scelta la destinazione: se manca ciò che gli serve, vi ritroverete a cercare negozi per animali per sopperire alla dimenticanza. È utile fare una lista delle cose che servono sempre. Per esempio: meglio portare con sé la cuccia o un cuscino già familiare, perché dà al cane un punto di riferimento in mezzo a un ambiente nuovo.

Le ciotole pieghevoli diventano preziose, l’acqua deve essere sempre disponibile e il cibo non va cambiato all’improvviso, soprattutto in viaggio. I sacchetti per i bisogni, l’impermeabile se siete in zone nevose o molto piovose, un asciugamano dedicato e il libretto delle vaccinazioni sono indispensabili.

La museruola, anche se non la usa mai, va comunque portata: in molti Paesi o mezzi di trasporto è obbligatoria.

Dove prenotare e cosa tenere a mente

La dicitura “pet friendly” è spesso un mezzo trucco linguistico. Per evitare fraintendimenti conviene chiedere se ci sono limiti di peso, se i cani sono ammessi nelle aree comuni, se esistono costi aggiuntivi o se il cane può rimanere solo in camera per brevi periodi. È fondamentale sapere anche quali spazi esterni siano effettivamente accessibili.

Gli alloggi migliori sono quelli con esperienza reale nella gestione degli animali. E questo si percepisce subito: chi è abituato a ospitarli sa dare indicazioni precise su passeggiate, zone verdi, veterinari di fiducia e regole effettive. Tutto il resto è marketing cosmetico.

vacanze cane felice

Pianificare un viaggio che sia davvero adatto al cane

C’è un ultimo punto, spesso ignorato: il viaggio deve essere costruito anche sulle esigenze del cane. Se il vostro programma prevede ore tra mercatini stipati, file interminabili e percorsi cittadini congestionati, chiedetevi onestamente se per lui/lei sarà piacevole o solo una maratona di stimoli ingestibili. La confusione prolungata, i rumori, gli spazi ridotti possono trasformare la vacanza in una fonte costante di stress.

Anche le città molto turistiche richiedono una certa strategia: visitarle sì, ma con un ritmo più umano, alternando momenti tranquilli a uscite più vivaci, scegliendo orari meno affollati e individuando parchi dove possa scaricare tensione. Non ha senso partire insieme per poi lasciarlo chiuso in camera per mezza giornata: non è una vera vacanza condivisa e, spesso, non è nemmeno consentito dalle strutture. Se ciò che avete in mente non è compatibile con il cane, meglio saperlo subito e ricalibrare la meta. È l’unico modo per garantire che sia una vacanza davvero per tutti.