4 trucchi per far sopravvivere le piante di casa quando si va in vacanza
Trovare una soluzione per le piante quando si va in vacanza è fondamentale per partire senza sensi di colpa da pollice verde mancato.
Il metodo più rapido per assicurare loro perlomeno la sopravvivenza è raggiungere qualche negozio specializzato (tipo Bricoman, Bricofer, Leroy Merlin e simili) per acquistare dei sistemi d'irrigazione a goccia. A seconda della grandezza, potrete stare via più o meno tempo senza preoccuparvi.
Ma, anche se più rudimentale, un sistema che assicuri gli stessi risultati potete anche costruirvelo a casa. Vi basterà riutilizzare una bottiglia d'acqua di plastica, che almeno avrete modo di riciclare (più in basso vi spieghiamo come).
E sapevate, poi, che esiste il plant sitter che cura le piante presso il vostro domicilio quando non ci siete? Ecco, potreste prendere in considerazione di assumerne uno se avete molte piante.
Intanto qualche dritta pratica. Le piante grasse non hanno bisogno di grandi quantità d'acqua, anzi. Pertanto basterà bagnare il terreno (senza esagerare) prima di partire. Per tutte le altre, invece, sarà necessario trovare un compromesso: non lasciatele in un punto in cui batte il sole per tutto il giorno, ma non mettetele in un luogo completamente ombreggiato. Nè tantomeno al buio.
Bonsai, gerani e orchidee? Delicatissimi: alcuni vivai si occupano di curarli, presso la loro sede, mentre voi non ci siete.
Vicine, poi, le piante stanno meglio: stare "in compagnia" per loro significa ricreare una sorta di microclima favorevole al benessere.
Se volete saperne di più, ecco quattro consigli per tenere in vita le piante quando si va in vacanza.
(continua dopo la foto)
Acquistate uno strumento d'irrigazione...
Dal web a negozi specializzati come Leroy Merlin, sono tanti gli strumenti per irrigare le piante quando sarete fuori. Questi metodi (ecco un esempio) sono i più rapidi da installare, ma anche i più costosi, specialmente se avete molte piante.
(foto: Sonnie Hiles, Unsplash)
... oppure realizzatene uno fai-da-te
Non è così difficile ed è quello che facevano i nonni quando non esistevano ancora strumenti ad hoc. Basta prendere una bottiglia di plastica (è anche un modo per riciclarle) e praticare un foro con uno spillo sul tappo, per poi rovesciare la bottiglia (con tappo all'ingiù) nella terra.
Se il vaso è grande, il consiglio è quello di utilizzare una o più bottiglie da almeno un litro e mezzo o addirittura due. Per sicurezza, con lo scopo di evitare l'effetto "sottovuoto" nelle bottiglie, è bene praticare anche un foro sul fondo della bottiglia, magari con uno spillo ancora più piccolo.
Questo sistema può far "bere" le vostre piante per circa una settimana.
Portatele ai vostro vivaio di fiducia
Ci sono alcune piante, molto delicate, che non possono essere lasciate a sistemi di irrigazione. Come i bonsai.
L'ideale è quello di contattare il vostro vivaio di fiducia per lasciare queste delicate piante da lui: è un servizio che in molti propongono, specialmente se rivenditori di bonsai. Basta che le vostre ferie non coincidano con le sue, ovviamente.
Se vivete a Milano e avete la tessera fedeltà di Bio c' Bon potrete portare le vostre piante lì e sarà lo staff a prendersene cura: il servizio è gratuito.
(foto: Tegethoff, Unsplash)
Assumete un plant sitter
Sì, è colui che cura le vostre piante quando voi non ci siete, proprio come con i bambini o gli animali, presso il vostro domicilio.
Vi sembrerà strano, eppure ha molto successo (come questo, di Torino): c'è chi utilizza il servizio anche quando non in vacanza, come se fosse un vero e proprio giardiniere.
(foto: Cassidy Phillips, Unsplash)
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