"Così si supera la paura di sbagliare": parola degli psicologi

Capita a molti: davanti a una decisione anche piccola, la mente si blocca. La paura di sbagliare prende spazio, cresce, e all’improvviso ogni opzione sembra rischiosa.
Viviamo in un periodo in cui tutto è confrontato, commentato, analizzato. Le scelte degli altri scorrono sotto i nostri occhi ogni giorno, e questo può farci credere che la nostra debba essere sempre quella “giusta”, senza margine di errore.
Il risultato? Si rimanda, si ripensa, si riconsidera tutto dieci volte, finendo per sentirsi paralizzati.
Ma perché succede? Perché avere così tanta paura di sbagliare è diventato quasi normale? E come possiamo smettere di rimuginare all’infinito?
Capire cosa succede davvero nella nostra testa è il primo passo per tornare a decidere in modo più sereno; senza vivere ogni scelta come un test da superare.
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Perché abbiamo paura di sbagliare
La paura delle decisioni non è solo insicurezza personale: è un fenomeno che ha radici molto più profonde.
Viviamo in un’epoca che celebra le scelte giuste e punta i riflettori su quelle sbagliate. Ogni opzione sembra definitiva, come se una strada imboccata oggi dovesse determinare tutto il resto della nostra vita. Il risultato è che ogni decisione diventa una prova: bisogna scegliere bene, subito, senza esitazioni, senza margine di errore. E quando non ci si riesce, ecco comparire il dubbio di essere “indietro”, “fuori tempo”, meno capaci degli altri.
È una narrazione che pesa, soprattutto perché non tiene conto di una verità semplice: quasi sempre le scelte che facciamo possono essere aggiustate lungo il percorso.
C’è poi il contesto sociale: osserviamo continuamente le scelte degli altri, o meglio, le versioni perfette che mostrano online. Carriere lineari, relazioni stabili, vite senza apparenti deviazioni. È inevitabile confrontarsi, ed è altrettanto inevitabile avere paura che la nostra scelta non sia “abbastanza”.
E non è solo una questione di aspettative esterne. Molti di noi vivono con l’idea di dover essere all’altezza di una versione ideale di sé: quella che non sbaglia, non spreca tempo, non cambia direzione. Una versione che, nella realtà, non esiste.
È proprio questa distanza tra ciò che siamo e ciò che crediamo di dover essere a generare ansia, incertezza, timore di fallire.
Come smettere di rimuginare sulle proprie scelte
Il continuo pensare e ripensare le proprie scelte nasce come un tentativo di protezione. La mente pensa di aiutarci: analizza, valuta, confronta, immagina scenari. Crede che, continuando a pensarci, troveremo finalmente quella risposta giusta che ci farà sentire sicuri. Ma il paradosso è che succede l’esatto contrario.
Più si pensa, più la paura aumenta. Più la paura aumenta, più diventa difficile prendere una decisione. E più diventa difficile decidere, più ricadiamo nel bisogno di pensarci ancora. Un circolo vizioso perfetto.
Questo loop ha segnali ben riconoscibili: il pensiero che torna sempre allo stesso punto, la sensazione di non aver mai abbastanza dati per scegliere, l’ansia che cresce quando proviamo a immaginare una delle due strade, la tendenza a cercare conferme in ogni dettaglio. È un meccanismo umano, comune, ma può diventare molto faticoso.
Uscire dal loop non significa diventare impulsivi, né tantomeno prendere decisioni affrettate. Significa imparare un nuovo modo di scegliere.
Il primo passo è ridimensionare l’idea stessa di “scelta giusta”. Molte decisioni non sono irreversibili, e molte altre possono essere aggiustate lungo il percorso. Pensare che ogni scelta definisca tutto il resto aumenta solo il peso emotivo e rende la mente ancora più rigida.
E poi c’è la regola del “basta abbastanza”: non tutto deve essere perfetto. Deve essere semplicemente adeguato per il momento che state vivendo. Liberarsi dall’idea della perfezione permette di ritrovare quella leggerezza che spesso manca nelle decisioni importanti.
Infine, per liberarsi dalla paura di fare la scelta sbagliata, bisogna ricordarsi che nessuna scelta garantisce un risultato impeccabile. Anche le decisioni più ragionate possono portare a imprevisti. Ma questo non è un fallimento: è la natura stessa della vita.
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