Sapete parlare l'inglese dei Windsor? Ecco come si fa
Fan dei reali d'Inghilterra (e non solo): vi piacerebbe parlare inglese come un Windsor?
In occasione dell’uscita (il 9 novembre) della quinta stagione di The Crown, la serie tv che racconta la vita di Elisabetta II fin dall'infanzia, Preply, piattaforma di apprendimento delle lingue, ha selezionato 5 curiosità linguistiche per parlare inglese come la famiglia reale: dai francesismi banditi alla differenza tra “sofa” e “couch”, fino alle caratteristiche del Queen’s English.
Vincitrice di numerosi premi e amata dai fan di tutto il mondo anche per la precisione nel ricostruire eventi storici con dialoghi accurati e realistici, The Crown è la serie perfetta da guardare in lingua originale se si vuole imparare l’inglese reale.
Per chi sogna una serata a Buckingham Palace in compagnia del nuovo Re Carlo III e della sua nobile famiglia, dunque, ecco qualche accortezza da conoscere per distinguere il proprio inglese da quello dei pub di Londra.
5 tips per parlare inglese come un Windsor
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Sebbene oggi le differenze non siano più spiccate come in passato, quando il ceto medio parlava il cockney, l’inglese “popolare”, la lingua dei sovrani britannici presenta alcune singolarità rispetto a quella utilizzata per le vie di Londra e nel resto del Regno Unito.
Una delle principali caratteristiche riguarda la fonetica: Elisabetta II, per esempio, era solita ringraziare dicendo thenk you e non thank you, con un accento che le sue interpreti in The Crown (Claire Foy, Olivia Colman, Imelda Staunton) hanno dovuto apprendere.
Ma non solo.
Niente francesismi a Buckingham Palace
Uno degli aspetti più curiosi è che i reali preferiscono evitare tutti i termini di origine francese, un tempo banditi dalla Corona per via dei conflitti che hanno a lungo tenuto impegnate Francia e Regno Unito.
Oggi questa eredità linguistica rimane a caratterizzare l’inglese regale, avverso ai francesismi: per questo motivo, chi deve andare al bagno non chiederà della toilette, ma del lavatory; se nell’ambiente c’è una buona fragranza, si parlerà di scent e non di perfume e quando si vuole chiedere scusa per qualcosa si domanderà sorry e non pardon.
Le parole che si sentono pronunciare solo alla famiglia Reale
Le singolarità lessicali dell’inglese Reale non riguardano solo le parole di origine francese.
Nobili e reali sono soliti sedere su un elegante sofa e non sul couch, termine che indica il divano presente nelle case della gente comune.
Inoltre lo spazio all’aperto in cui si passeggia è una terrace e non un patio, da differenziare rispetto al garden con cui si intende il giardino inteso come parco di una tenuta: i sovrani britannici, per esempio, sono soliti accogliere nel corso dell’anno alcuni selezionati ospiti per dei Garden Parties nei giardini di Buckingham Palace o nel Palazzo di Holyroodhouse.
A proposito di situazioni formali, ogni parlante inglese al mondo indica con l’aggettivo posh quell’eleganza un po’ affettata tipica del ceto medio-alto britannico ma, proprio per l’accezione ironica che questa parola ha assunto nel tempo, i Reali usano invece il termine smart.
La famiglia Reale prende il tè
In Regno Unito è diventata pratica comune riferirsi alla cena con il termine tea, perché solitamente questa bevanda accompagnava il pasto principale della giornata dalle cinque alle sette del pomeriggio: tuttavia questa usanza vale soprattutto per il ceto medio, mentre la famiglia reale continua a differenziare il rito del tè dai pasti.
Di conseguenza, se a Buckingham Palace ti offrono un tea, si stanno riferendo alla celebre bevanda calda tanto amata dai britannici, mentre per la cena si usa il termine dinner o, ancora meglio, supper.
No ai soprannomi e ai vezzeggiativi
Nel caso in cui, durante una visita a Buckingham Palace, doveste mai incontrare Kate Middleton, guai a chiamarla così: quando si è alla presenza della famiglia reale sono banditi diminutivi e soprannomi.
Kate, moglie dell’erede al trono William e principessa di Galles, viene sempre chiamata nelle occasioni ufficiali con il nome intero, Catherine o con il suo titolo.
Del resto, la stessa principessa ha ammesso di preferire Catherine a Kate.
In pubblico anche la mamma e il papà sono sempre mummy e daddy, senza nomignoli e vezzeggiativi, anche se il principe Harry, nel giorno del suo matrimonio con Meghan Markle, ha violato il protocollo ringraziando suo padre per avere accompagnato la sposa all’altare lasciandosi sfuggire un colloquiale «Thanks Pa».
Le very British Phrases in The Crown
La lingua inglese è piena di espressioni politeche non sempre sono di uso comune e che, sentite oggi, appaiono anzi come antiquate: la serie tv The Crown ne è una vera riserva, soprattutto se torniamo indietro a rivedere le puntate ambientate negli anni Sessanta e Settanta.
Qualche esempio? Shambles, una situazione di totale caos e disordine oppure give a fig, espressione che indica il non essere interessati o preoccupati per qualcosa e ancora twit, sinonimo di persona sciocca o frivola.
Come imparare l'inglese britannico guardando The Crown
The Crown è la serie perfetta per imparare l’inglese britannico in vista di un invito a Buckingham Palace: il consiglio è provare a guardarla con audio e sottotitoli in inglese, per ascoltare la pronuncia e imparare il lessico.
Infatti, è soprattutto in questi due aspetti che l’inglese British si distanzia dal più famoso American, che Hollywood ci ha insegnato con tanta cura: per esempio, quasi tutte le parole britanniche che contengono il gruppo -our in americano diventano -or (colour/color) mentre quelle che finiscono in -ise si trasformano in -ize (realise/realize); alcuni termini, poi, sono proprio differenti come autumn che diventa fall per gli americani o trousers che si trasforma in pants.
In The Crown possiamo avere alcuni esempi di queste differenze, per esempio, nella puntata della seconda stagione in cui la Regina incontra i Kennedy.
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