Essere troppo buoni rende infelici
Essere troppo buoni spesso porta all'infelicità: ecco perché e quattro buoni motivi per cui dovreste iniziare a occuparvi più di voi stessi che degli altri
L’abbiamo ripetuto decine di volte. Devo smetterla di essere così buono perché poi mi fa stare male.
Ed effettivamente non è un’affermazione sbagliata.
Chi è troppo buono potrebbe aver appreso questo meccanismo da piccolo: durante l’infanzia probabilmente ha interiorizzato che è importante mettere le altre persone davanti ai propri bisogni, per farle stare bene e per evitare conflitti.
Il problema è che così facendo però si finisce per conoscere solo una parte di noi stessi, mentre sarebbe utile conoscere anche quel lato che parla di bisogni e desideri.
In caso contrario, infatti, ci si sentirà sempre insoddisfatti.
Non vi abbiamo convinti?
Ecco quattro buoni motivi per smetterla di essere troppo buoni e pensare un po’ di più a voi stessi.
Avrete aspettative troppo alte
Quando facciamo qualsiasi cosa per qualcuno, dovremmo evitare di avere aspettative.
Insomma, se un amico ha bisogno di aiuto non dovremo pensare che allora anche lui, in futuro, sarà pronto a correre in nostro soccorso (se mai ce ne fosse bisogno).
Un meccanismo di questa tipologia, infatti, induce le persone ad avere aspettative commisurate al proprio comportamento che, se non assecondate, portano a fraintendimenti e delusioni.
Per questo motivo bisognerebbe agire solo perché lo sentiamo e non perché dobbiamo: eviteremo così qualsiasi malinteso.
Cercate la positività
Quando si è troppo buoni, automaticamente si tende a mettere il bene degli altri davanti a tutto.
Il risultato? Insoddisfazione e infelicità.
Ricordate che, per creare un clima positivo intorno a voi, dovreste prima di tutto essere felici, altrimenti le persone si accorgeranno del vostro sforzo e capiranno che avrete agito per dovere e non per sentimento.
Accettatevi
Il vostro valore non dipende dalle buone azioni che fate per gli altri, né di quanto caro vi sono costate.
Quando si è troppo buoni, spesso non ci si accetta abbastanza. O meglio, non si riconoscono i propri bisogni, appaiono confusi e si preferisce dare spazio a quelli degli altri.
Sappiate però che accettarsi significa essere consapevoli e agire secondo quello che si desidera, considerando, per primo tra tutti, il proprio benessere.
Questa è l’unica strada che può portare a realizzare i propri obiettivi.
Ve la prenderete con voi stessi
Se non riuscirete a dire per una buona volta No grazie, io preferisco cosi, succederà che vi arrabbierete con voi stessi.
L’atteggiamento passivo di chi è troppo buono spesso porta a reazioni di questo tipo perché vi pentirete per aver accettato qualcosa che non vi piace ma che, per il vostro buonismo, dovrete fare per forza.
Seguite di più l’istinto e date spiegazioni adeguate ai vostri no, ne guadagnerete in benessere perché sentirete di avere la possibilità di rifiutare senza subire particolari conseguenze.
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