Cosa fare a Roma: mostre, eventi e appuntamenti di novembre

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Cosa fare a Roma nel mese di novembre? Ecco tutti gli appuntamenti in programma tra cultura, spettacoli e concerti.

Cosa fare a Roma a Novembre? Ecco eventi e appuntamenti da segnare in to do list.

Un’agenda aggiornata con tutte le iniziative più interessanti organizzate nella Capitale e dintorni, dall’enogastronomia all’arte, dal teatro allo sport, dai festival alla cultura.

Sempre con un occhio alle nuove aperture di ristoranti e locali, per restare aggiornati sulle ultime novità.

Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.

Cosa fare a Roma a novembre

(Continua sotto la foto)

Helmut Newton. Amica, Milan, 1982 © Helmut Newton Foundation

Mostre

Helmut Newton. Legacy all’Ara Pacis

Il Museo dell’Ara Pacis ospita la retrospettiva Helmut Newton. Legacy con oltre 200 scatti, riviste e documenti, che raccontano (a cento anni dalla nascita) lo sguardo di uno dei protagonisti del Novecento e in particolare della fotografia di moda.

Il percorso espositivo ripercorre la vita, umana e professionale, dell’autore di scatti apparsi sulle più importanti copertine di fashion magazine, oltre a un corpus di inediti (circa 80 fotografie) che svela aspetti meno noti della sua opera.

Sei i capitoli cronologici che raccontano l’evoluzione fotografica di Newton: dagli esordi degli anni Quaranta e Cinquanta in Australia fino agli ultimi anni di produzione, passando per gli anni Sessanta in Francia, gli anni Settanta negli Stati Uniti, gli Ottanta tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta.

Un focus specifico è dedicato proprio ai servizi di moda considerati all’epoca all’avanguardia, come quelli ispirati ai film di Alfred Hitchcock, Francois Truffaut e Federico Fellini: Newton ha immortalato volti celebri come Gianni Versace, Andy Warhol, Charlotte Rampling, Romy Schneider, Catherine Deneuve, Mick Jagger, Nastassja Kinski, David Bowie, Elizabeth Taylor, Arthur Miller, solo per citarne alcuni.

L’esposizione, curata dal direttore della Helmut Newton Foundation Matthias Harder e dal direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia Denis Curti, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Marsilio Arte, e organizzata da Zètema Progetto Culturae Marsilio Arte, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino. 

Biglietto: intero, solo mostra 13 euro

Orari: dal 18 ottobre al 10 marzo 2024, tutti i giorni 9.30-19.30

Indirizzo: via di Ripetta 180

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Eventi e Festival

Roma Arte in Nuvola

Dal 24 al 26 novembre torna Roma Arte in Nuvola, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea alla Nuvola di Fuksas nel quartiere Eur.

Ideata e diretta da Alessandro Nicosia, e prodotta da C.O.R. con la direzione artistica di Adriana Polveroni e con la consulenza di Valentina Ciarallo, anche questa terza edizione vedrà protagoniste pittura, scultura, video arte, digital art, street art, installazioni e performance.

Oltre 150 le gallerie (italiane ed estere) che parteciperanno alla kermesse distribuita in 14.000 metri quadri di spazio espositivo e suddivisa fra arte moderna e contemporanea.

Dopo aver ospitato Israele e Ucraina, quest’anno la fiera ospiterà il padiglione Australia con la mostra d’arte aborigena Threads and Lands, tra pittura, scultura, lavorazione del legno e arazzi.

Fiore all’occhiello dell’edizione 2023 è la partecipazione attiva del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura con una serie di iniziative mirate.

In anteprima assoluta, saranno esposte 40 opere della Collezione Farnesina con artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Afro, Agostino Iacurci e Tomaso Binga.

Biglietto: intero 15 euro

Orari: dalle 10.30 alle 20.30

Indirizzo: viale Asia 40/44

RFH Hotel de la Ville – Mosaico Brunch

Brunch & Lab all'Hotel De La Ville

Una domenica diversa quella proposta dall'Hotel De La Ville - 5 stelle del gruppo Rocco Forte Hotels a Via Sistina - quella in programma per il 26 novembre: in collaborazione con Campomarzio70, punto di riferimento per gli appassionati di profumi artigianali e di nicchia, si terrà un percorso olfattivo (un vero e proprio viaggio sensoriale) tenuto da esperti che porteranno alla scoperta degli ingredienti alla base di diversi blend (o meglio accordi, come si dice nell'art de la parfumerie) in una delle affascinanti sale dell'albergo a due passi da Trinità Dei Monti.

A seguire, seconda la formula Brunch & Lab che nei prossimi mesi vedrà altri workshop tematici in calendario (calligrafia il 3 dicembre, gemmologia il 21 gennaio e flower design l'11 febbraio), è previsto il brunch al ristorante Mosaico dove sarà possibile pranzare anche nella meravigliosa corte interna.

Il brunch domenicale - al via dal 12 Novembre ogni domenica dalle ore 12.30 alle ore 15.00 - prevede un buffet all’italiana con una serie di proposte curate da Fulvio Pierangelini, Creative Director of Food di Rocco Forte Hotels.

Non mancherà anche l’intrattenimento dedicato ai più piccoli con attività ricreative tematiche negli spazi adiacenti al ristorante.

Info: I laboratori Brunch & Lab sono disponibili su prenotazione per un massimo 15 ospiti e prevedono la partecipazione al laboratorio, seguita dal brunch domenicale, al costo di 80 euro per gli adulti e 40 per gli ospiti dai 3 ai 12 anni.

Indirizzo: via Sistina 69

 

Korea Week 2023

Dal 5 al 12 novembre torna la rassegna sulla cultura coreana organizzata dall’Istituto Culturale Coreano, insieme all’Ambasciata della Repubblica di Corea e KOCIS (Korean Culture and Information Service).

Anche in occasione dell'edizione 2023 della Korea Week saranno tanti gli eventi aperti al pubblico (a ingresso gratuito, alcuni su prenotazione) per conoscere da vicino gli aspetti più caratteristici e curiosi del paese asiatico: dalla K-Beauty al K-Pop, dal K-Movie alla K-Art.

Dopo gli appuntamenti di K-Beauty domenica 5 novembre, tra armocromia e cosmetica - tenuti rispettivamente dalla fashion stylist Choi Ji-Hye e dal Ceo del marchio di cosmetici Ahn Hyo-Eun - si prosegue martedì 7 novembre con la proiezione di due film al Cinema Nuovo Olimpia: Hills of Secret alle 17.30 e Road to Boston alle 20.00.

Nei giorni successivi ci saranno anche una mostra dedicata alle lanterne tradizionali, un festival intitolato K-Pop Academy con workshop per imparare alcune coreografie, la presentazione del libro La Corea dalla A alla Z realizzato dall’Istituto Culturale Coreano in collaborazione con la giornalista Marianna Baroli e, in chiusura domenica 12 novembre, una dance battle dove si sfideranno numerose crew.

Il programma completo della Korea Week 2023 è sul sito dell’Istituto Culturale Coreano.

Indirizzo: via Nomentana 12

 

Murder Mystery

Dopo il grande successo di Milano, l’esperienza immersiva di Murder Mystery – organizzata dalla piattaforma di intrattenimento dal vivo Fever (la stessa dei concerti Candlelight) – approda a Roma nello storico Museo delle Mura che ha sede nella Porta S. Sebastiano delle Mura Aureliane.

Si tratta di un gioco investigativo e interattivo con attori professionisti che interpretano i ruoli di testimoni e sospettati: è stato commesso un macabro omicidio e il detective Marlowe ha bisogno di investigatori che lo aiutino a risolvere il mistero.

Tra intrighi e suspense, i partecipanti potranno dunque aggirarsi tra le antiche mura di Roma in cerca di indizi per conoscere i personaggi e soprattutto scoprire chi tra i sospettati è il vero colpevole.

Biglietti: a partire da 30 euro

Orari: il sabato dalle 19.00 alle 21.30

Indirizzo: via di Porta San Sebastiano 18

 

The Grape Escape all’Hoxton

Al The Hoxton Rome giovedì 16 si festeggerà insieme a Les Caves De Pyrene il nuovo raccolto di Beaujolais Nouveau con una serata speciale al ristorante Cugino: buon vino (il primo della stagione 2023), abbinamenti sfiziosi con taglieri e formaggi e musica in vinile con dj set di Mary Gehnyei e Valerio Delphi.

Orari: dalle 18.00 alle 22.00

Indirizzo: largo Benedetto Marcello 220

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Concerti

Tantissimi i concerti nel mese di novembre a Roma, eccone alcuni in programma: martedì 7 Asaf Avidan all’Auditorium Parco della Musica, sabato 11 Giorgia al Palazzo dello Sport, domenica 12 Emma a Largo Venue, giovedì 16 Tommaso Paradiso al Palazzo dello Sport, il 18 e il 19 Ligabue al Palazzo dello Sport, il 25 e il 26 Elodie novembre al Palazzo dello Sport.

Romaeuropa festival

Novembre è l’ultimo mese per Romaeuropa festival, la kermesse dedicata alle arti performative e alla musica con oltre 90 spettacoli e 300 artisti da tutto il mondo.

Non mancheranno due weekend dedicati ai più piccoli con il programma di Kids&Family che vedrà in scena le migliori creazioni per l’infanzia provenienti da tutta Europa: il Mattatoio si anima anche con lo spazio ludico dedicato al giovanissimo pubblico con installazioni, performance e giochi.

Dopo gli appuntamenti con l’icona della musica elettronica Alva Noto, insieme all’Ensemble Modern, e l’omaggio alla cantante, pianista, scrittrice e attivista per i diritti civili, nota ai più con lo pseudonimo di Nina Simone, si prosegue con la sezione danza: torna al festival il coreografo greco Christos Papadopoulos con Mellowing il 14 e 15 novembre all’Auditorium Parco della Musica.

Il 19 novembre le sale dell’Auditorium accolgono il Gran Finale, una giornata dedicata alla world music con il live di Bombino, la stella del desert blues Ballaké Sissoko, tra gli artisti più rilevanti della scena etnica e jazz, e una delle rappresentanti della musica contemporanea africana, Fatoumata Diawara.

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Ristoranti da provare e nuove aperture

Ginger Corte Laica

Per vent’anni romani e turisti sono passati di fronte a una meraviglia architettonica come Palazzo Raggi (ex sede degli archivi della Camera dei Deputati) senza rendersi conto della sua bellezza perché chiuso al pubblico: oggi, dopo una lunga e importante ristrutturazione, l’edificio settecentesco in via del Corso è finalmente riaperto e ospita Ginger Corte Laica.

Ed è proprio la location uno dei punti di forza di questa caffetteria e ristorante, spin off di Ginger a via Borgognona, che dalla scorsa estate ha riportato a nuova vita Palazzo Raggi con una cucina sana, bio e a km0.

Rispetto alle altre due sedi di Ginger – Spagna, quella storica, ad appena 300 metri e Pantheon a piazza Sant’Eustachio – c’è anche una grande novità da Corte Laica: la pizza (cotta nel forno elettrico) del giovane pizzaiolo napoletano Ciro De Vincenzo proposta con un impasto di farine bio del Mulino Naldoni.

Venti in totale le tonde tra classiche, vegane, di mare e specialità di Ginger, come la Zucca e Guanciale con crema di zucca, guanciale di Pedrazzoli, dadolata di zucca, formaggio di carpa e granella di nocciole bio.

Rispetto al format tradizionale di Ginger Spagna e Ginger Pantheon, i fritti (dai classici alle versioni “tropicali”, come l’avocado panato con farina di panko) e l’offerta di mixology (a cura di Luca Dante, tra le sue creazioni il Mango & Roses e Rosalia, a base di succhi ottenuti dalla buccia di frutta fermentata) sono le altre due novità pensate per rendere più completa e diversificata l’offerta di Corte Laica affidata all’executive chef Sharon Landersz, alla guida anche della cucina di Ginger Pantheon.

La filosofia resta sempre la stessa, quella che contraddistingue Ginger da ormai più di dieci anni: proporre, dalla colazione alla cena, piatti con ingredienti di stagione, di qualità (come la pasta del Pastificio Felicetti o i salumi del Salumificio Pedrazzoli), il più possibile da agricoltura biologica (ne sono un esempio l’olio Evo e il vino prodotti dall’Azienda Agricola Le Masciare di Avellino) e con un’attenzione particolare ad evitare gli sprechi.

Immancabili nel menu – così vario da essere adatto a ogni occasione (una colazione in piedi al bancone, un pranzo veloce, una merenda o un te, una cena in un’ambiente informale ma ben curato) – insalate sfiziose, taglieri di salumi e formaggi (c’è anche un corner tutto dedicato), energy balls con cereali e frutta fresca, frullati, smoothies e piatti come gli Spaghetti al pomodoro bio (consigliati dalla chef) o i Pici al ragù bio e funghi, e secondi di carne e pesce (tagliata di manzo  e petto di pollo bio, cheeseburger e polpo alla griglia).

Non mancano dolci con proposte anche vegane, come il Giro del Mondo: una torta di farro con datteri bio, mandorle bio e cioccolato fondente.

Orari: aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 00.00

Indirizzo: via del Corso 173

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Rhinoceros Le Restau & RoofBar

Un mix di arte contemporanea, storia, architettura e alta ristorazione in un palazzo storico a due passi da Bocca della Verità e Circo Massimo: è Rhinoceros, dal 2018 sede della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti.

Un nome che, come spiegato dalla mecenate stessa, vuole essere un omaggio al rinoceronte che all’epoca di Augusto era visto come un animale simbolo di forza proprio perché il progetto è costato tanti anni di fatica e di impegno (l’edificio seicentesco, che ospitava alloggi di edilizia popolare, era fatiscente).

L’intervento è stato affidato al pluripremiato architetto francese Jean Nouvel (lo stesso del Louvre di Abu Dhabi e del Museo Nazionale del Qatar) che ne ha rispettato la stratificazione di stili ed epoche diverse: conservazione e innovazione, patrimonio storico accanto a materiali e arredi moderni.

Ne ha tratto vantaggio anche l’area attorno, con un'opera di riqualificazione che ha interessato il Velabro: un angolo nascosto della città che riserva meraviglie poco conosciute come l’Arco di Giano, struttura unica nell’antica Roma perché a pianta quadrangolare.

Ma la novità è che da qualche mese –  dopo il restyling di interior design firmato da Giorgia Dennerlein di Loto AD Project – ha riaperto una delle terrazze panoramiche più belle in città che ospita Rhinoceros Le Restau & RoofBar, progetto gastronomico e di mixology affidato alla Manfredi Fine Hotels Collection.

La supervisione è in capo all’executive chef Giuseppe Di Iorio del ristorante stellato Aroma che ha scelto il giovane Alessandro Marata (Aroma, Idylio by Apreda, Giulia Restaurant, Retrobottega, Taki Off, tra le sue passate esperienze) come chef resident.

In carta le proposte richiamano piatti della tradizione eseguiti con tecniche contemporanee e accostamenti inaspettati: ecco dunque tornare le contaminazioni e soprattutto il dialogo costante tra memoria e modernità, nello spirito di Rhinoceros.

Alla base delle preparazioni di Marata ci sono sempre prodotti freschissimi e di piccole aziende a km0 che danno poi vita a creazioni come il Bottone cacio & pepe al mare (con cozze e chips di crostacei) e Luciana incontra Amatrice e fanno una calaMarata, esempio quest'ultimo di come sapori forti, il sugo dell’amatriciana e la salsa alla luciana, possano dar vita ad accostamenti sorprendentemente armoniosi.

Il bar e la parte mixology è nelle mani invece di Matteo Zed (alla guida anche del The Court, il cocktail bar dell'hotel Palazzo Manfredi) che ha ideato una drink list a tema safari suddivisa in tre sezioni (ri)nominate Namibia, Tanzania, Zimbabwe con cinque cocktail ciascuna.

Una di queste è dedicata ai mocktail, pensata per chi non beve alcol: come nel caso del Frutto del peccato con spirito analcolico di agave, cordiale di mela e soda al pepe e pomelo.

Tra le altre creazioni di Zed, il Greener (agave, tequila, mezcal, liquore di fiori di sambuco ed edamame), Avocado Daiquiri (purè di avocado e sciroppo di agave) e Che Figo! (infusione di foglie di fico, cocchi americano, succo di lime e vaniglia) solo per citarne alcune.

Tutto questo senza dimenticare l'affaccio incantevole di Rhinoceros Le Restau & RoofBar, di cui si può godere anche nella stagione più fredda: Campidoglio, Palatino, Sinagoga, Circo Massimo, altare della Patria, sono lì quasi a un palmo di mano.

Orari: ristorante aperto a cena tutti i giorni; aperto a pranzo dal venerdì al martedì. Bar aperto tutti i giorni dalle 18.00 alla 01.00

Indirizzo: via del Velabro 9

Hotel Eden-Il Giardino Ristorante

La Domenica Italiana all’Hotel Eden

All’Hotel Eden – cinque stelle del gruppo Dorchester Collection, a due passi da via Veneto – dopo il successo della prima edizione, torna La Domenica Italiana: da novembre ad aprile, il pranzo della domenica sarà dedicato ogni mese alla tradizione gastronomica di una regione.

Si comincia con la Toscana: oltre al ricco buffet di specialità regionali con antipasti caldi e freddi, verranno serviti al tavolo un primo e un secondo piatto a scelta – Pici all’aglione e Pappardelle al cinghiale, Baccalà alla livornese e Faraona al forno con funghi porcini – e non mancherà l’angolo dolci a cura del pastry chef Ezio Redolfi.

Il viaggio culinario in giro per l’Italia di Hotel Eden – proposto al Giardino Ristorante che ha una bellissima vista su Roma – vedrà come protagoniste la Valle D’Aosta a dicembre, l’Umbria a gennaio, la Liguria a febbraio, la Puglia e la Sicilia rispettivamente a marzo e aprile.

Novità di quest’anno, il servizio di baby-sitting e funny brunch esclusivamente dedicati ai bambini, previa prenotazione.

Orari: tutte le domeniche (fino ad aprile) dalle 12.30 alle 14.30

Indirizzo: via Ludovisi 49

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

(Continua sotto la foto)

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

(Continua sotto la foto)

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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (5)

Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat