La ricetta da provare: i biscotti a forma di cuore con crema di pistacchio

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Facile e dall'ottimo risultato assicurato, ecco la ricetta dei biscotti al cioccolato con ripieno di crema al pistacchio

Per San Valentino ma non solo: la festa dell'amore può essere festeggiata tutti i giorni se l'amore è quello per i biscotti al cioccolato con crema di pistacchio.

D'altronde, poche coppie sono così vincenti come quella formata da questi due ingredienti, che trovano la loro massima realizzazione insieme quando oltre al gusto abbinano anche consistenze opposte: in questo caso la fragranza del biscotto e la cremosità della crema spalmabile al pistacchio di Pistì, realizzata con pistacchi di Bronte DOP e preparata secondo un'antica ricetta siciliana.

Se volete provare a farli a casa, ecco ingredienti e procedimento.

La ricetta da provare: biscotti al cioccolato con crema al pistacchio

(Continua sotto la foto)

biscotti cuore San Valentino

La ricetta dei biscotti al cioccolato con cuore di crema al pistacchio 

Ingredienti 

250 g farina 00
100 g zucchero
2 tuorli
1 pizzico di sale fino
220 g cioccolato fondente
125 g burro freddo
2 g lievito in polvere per dolci

Per la farcitura
Crema di pistacchio Pistì

Procedimento 

Per preparare i biscotti al cioccolato con cuore di crema Pistì si inizia tritando il cioccolato.  Successivamente si scioglie il cioccolato a bagnomaria con la fiamma al minimo, avendo cura di non far entrare l'acqua a contatto col cioccolato.

Una volta sciolto si lascia intiepidire e nel frattempo si trita la farina insieme al burro freddo in un mixer.

Il composto deve poi essere trasferito in una ciotola capiente e si aggiungono lo zucchero, il cioccolato sciolto, ormai tiepido, i tuorli sbattuti in precedenza e il lievito.

Gli ingredienti vanno poi impastati velocemente a creare un composto omogeneo. 

Si copre l'impasto con della pellicola e si lascia riposare in frigo per 30 minuti.

Trascorso il tempo di riposo, si stende l'impasto con un mattarello fino a ottenere uno spessore di poco meno di 1 cm (per aiutarvi nella stesura si consiglia di disporre l'impasto tra due fogli di carta da forno). Con degli stampini a forma di cuore grandi si ricava la base dei biscotti.

Su metà delle basi va praticato un ulteriore taglio con uno stampino più piccolo per creare la parte superiore del biscotto. I biscotti vanno cotti per 7/8 minuti in forno ventilato preriscaldato a 160° (forno statico 180° per 15 min).

Una volta sfornati i biscotti, vanno lasciati intiepidire prima di procedere alla farcitura.  Basterà stendere la crema Pistì sulla base e porre la copertura a forma di cuore.

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95