Il retinolo è anche nei cibi: ecco cosa mangiare per "restare giovani"

Il retinolo è uno degli ingredienti beauty maggiormente presente in creme e prodotti di bellezza. In realtà, questa sostanza, conosciuta anche come vitamina A, è presente anche in alcuni alimenti: basta dunque sapere cosa mangiare per restare giovani senza sforzo.
Uno dei principali vantaggi del retinolo infatti è che ha un’eccellente azione antiossidante.
Contrasta i segni del tempo, prevenendo l’insorgenza delle rughe. Protegge dall’azione dannosa dei radicali liberi, ritardandone l’invecchiamento.
Agevola inoltre il rinnovamento cellulare, assicurando alla pelle luminosità e morbidezza.
Un altro vantaggio del retinolo è che è un ottimo alleato della salute degli occhi, in particolare della retina e delle ossa.
** Cosa mangiare a 30 anni per continuare a dimostrarne 20 **
Per favorirne l’assorbimento è utile abbinare i cibi d’origine animale che lo contengono e quelli vegetali di colore giallo, verde e arancione che ne favoriscono la produzione ad alimenti grassi, per esempio l’olio extravergine d’oliva, la frutta secca (noci, mandorle), l’avocado e i semi oleosi (di zucca, di lino, di chia, di sesamo).
I lipidi ne aumentano infatti l’assimilazione.
Ecco allora cosa mangiare per restare giovani assicurandosi il retinolo anche dall'interno.
Cosa mangiare per restare giovani (grazie al retinolo)
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Uova
Le uova sono delle ottime alleate per fare scorta di retinolo. Il tuorlo è particolarmente ricco di questo potente antiossidante.
Le uova inoltre forniscono zinco, un minerale che ne aumenta l’azione antiage.
Pomodori
I pomodori contengono ottime quantità di betacarotene, un carotenoide precursore del retinolo.
Per aumentarne l’assorbimento l’ideale è consumarlo cotto. Il calore aumenta la biodisponibilità di questo composto.
Carote
Assicurano un elevato contenuto di carotenoidi pro-vitamina A, che proteggono la pelle dai danni dello stress ossidativo provocato dall’esposizione ai raggi ultravioletti.
Per renderli maggiormente assimilabili da parte dell'organismo l'ideale è mangiarle cotte al vapore ed evitare di consumarle bollite.
Albicocche
Le albicocche sono uno dei frutti maggiormente ricchi di betacarotene, precursore della vitamina A.
Per aumentare i benefici abbinate questo frutto a uno yogurt e un pugno di noci o mandorle, ricchi di grassi “buoni”.
I lipidi infatti ne favoriscono l’assimilazione.
Spinaci
Oltre a essere ricchi di betacarotene, gli spinaci assicurano luteina, un fitocomposto che a livello intestinale viene trasformato in vitamina A.
Per non disperdere i benefici occorre evitare di cuocerli a fiamma alta.
La vitamina A si disperde a contatto con temperature particolarmente elevate perché è termolabile.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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