8 nuovi locali e ristoranti a Roma da provare, dal brunch al dopocena
In cerca di nuovi ristoranti a Roma 2023? Vi raccontiamo alcune ultime aperture pensate per tutti: dalla carne al pesce, dal brunch ai cocktail, dalla cucina tradizionale a quella asiatica. Senza dimenticare un classico sempre molto amato: la pizza.
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Nuovi ristoranti a Roma: 8 indirizzi da provare dal brunch al dopocena
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Clementina - pizza
Da Clementina ha finalmente aperto il dehors con vista sulla darsena di Fiumicino.
Ma questa non è l’unica novità che riguarda il locale del pizzaiolo Luca Pezzetta (ex Pizzarium, Panificio Bonci e Osteria di Birra del Borgo) e del socio Jacopo Rocchi.
Ad attendere gli amanti della pizza tradizionale romana, stesa a mattarello e cotta nel forno a legna, ci sono delle new entry per quanto riguarda i topping che seguono la stagionalità del pesce e degli ortaggi provenienti da aziende del territorio.
Oltre ai cavalli di battaglia di Pezzetta – come la Marinara del Futuro (pomodoro migliarese, capperi, olive, origano, alici di Fiumicino, pomodori confit e aglio nero fermentato) – in carta sono arrivate altre tonde come la Caponata e Cioccolato e la Vegetariana Bruciata, con crema di melanzana bruciata, burrata, peperoni arrosto, fiori di zucchina, basilico e terra di olive.
Altre creazioni al debutto tra gli antipasti il Fiore, mazzancolla e maionese alle alici, lo Spicchio cotto al padellino alle alghe di mare e il Quadruccio di teglia romana ai cereali, condito con vongole sgusciate, crema di zucchina romanesca e bottarga fatta in casa.
La carta dei vini, come sempre, è curata dal direttore di sala e sommelier Daniele Mari con una preferenza per le piccole cantine biodinamiche, un’insolita suddivisione con “sfide” Italia-Francia e una sezione speciale dedicata alle bottiglie del Lazio.
Orari: aperto a cena tutti i giorni dalle 17.30 (si consiglia la prenotazione, specialmente nel weekend con formula doppio turno)
Indirizzo: via della Torre Clementina 158
Seu Pizza con Vista al W Rome - pizza e cocktail
Il panorama sui tetti di Roma, la pizza di Pier Daniele Seu e i cocktail di Emanuele Broccatelli.
Un trio vincente che si ripete anche quest’anno con l’arrivo della bella stagione sul rooftop del W Rome, hotel di Marriott Bonvoy a due passi da via Veneto.
Al tramonto per l’aperitivo o a cena tra mille luci che si perdono all’orizzonte, Seu Pizza con Vista è l’occasione per assaggiare le specialità del pluripremiato pizzaiolo Pier Daniele Seu che propone classici come la Margherita DOP (pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala e basilico) e la Napoli (pomodoro San Marzano, fior di latte, alici di Sciacca e origano) oltre ad alcuni cavalli di battaglia tra cui l’Assoluto di Pomodoro (pomodoro San Marzano, pacchetelle di pomodoro giallo, pesto di pomodoro secco, pomodoro confit, graukase e basilico) e la Fior di Cotto (fior di latte, prosciutto cotto, fiori di zucca, burrata e polvere di olive).
Ottimi anche i drink a cura del bar manager del W Rome Emanuele Broccatelli che ha ideato alcune proposte ad hoc come il Super Santos ‘60 con Tequila, Amaro Santoni, pompelmo.
Orari: tutti i giorni dalle 18.00 alle 23.00
Indirizzo: via Liguria 26-36
Dao Chinese Bistrot – cinese
Nei pressi di piazza Bologna, dove un tempo c’era il Dragone d’Oro, qualche mese fa ha inaugurato Dao Chinese Bistrot.
Questa seconda insegna di Jianguo Shu, già patron dello storico ristorante Dao a viale Jonio, è aperta dal pranzo alla cena e ultimamente ha ampliato la sua offerta anche alla merenda e all’aperitivo (dal martedì al sabato).
Lo spazio esterno, tra piante rigogliose e lucine che riscaldano l’ambiente, è l’ideale per un drink dai sentori orientali (dalle 17.00 alle 20.00) come il Cina Gin Tonic con gin, acqua tonica, pepe di Sichuan, anice stellato e limone disidratato; il Cina Blu con liquore di litchi, blue curaçao e succo di Pompelmo e il Prugna Cocktail con liquore di prugna e karkadè.
Negroni in versione asiatica? Qui si prepara con grappa cinese. Non mancano anche vini biologici al calice – selezionati dalla sommelier giapponese Hiromi Nakayama – birre artigianali e alla spina.
Il tutto da accompagnare con baozi e jiaozi come il Xiao Long Bao (raviolo ripieno di maiale, verza, erba cipollina), lo Shao Mai (raviolo alla carota ripieno di maiale e gamberi) e lo Xia Jiao (raviolo di riso ripieno di gamberi, cipolline e bambù).
Tutti fatti in casa e cotti al momento dallo chef Chen Shengying.
Ma non solo, dalle 15.00 alle 19.00 Dao Bistrot è anche sala da tè con infusi di fiori e bacche, una selezione di tè (verde, gelsomino, nero, bianco e rosso), anche freddi (frutta rossa, mango e ananas).
Da Dao Chinese Bistrot c’è anche l’occasione di provare una bevanda originaria di Taiwan che sta spopolando in Asia, il bubble tea: tè nero, latte, perle di tapioca e sciroppo di zucchero nero.
L’abbinamento perfetto è con i dòngwù Bao, bao dolci cotti al vapore e dalla forma di vari animali, il cui ripieno varia tra crema pasticcera, fagioli neri azuki, noci e sesamo nero.
Altri dessert in carta, bon bon di riso, gelato artigianale, mousse di mango e macedonia con mochi.
Orari: sala da tè, dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Aperitivo, dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00. Ristorante, sempre aperto dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 23.30.
Indirizzo: via Ogliastra 10
La Piazzetta a Palazzo Ripetta - cocktail
Palazzo Ripetta – 5 stelle in un edificio del Seicento tra piazza del Popolo e Ara Pacis – è design, arte contemporanea, enogastronomia e mixology d’autore.
I piatti sono firmati dall’Executive chef Marco Ciccotelli, alla guida del ristorante San Baylon; i cocktail ideati in collaborazione con lo speakeasy The Jerry Thomas Project.
E con l’arrivo dell’estate ci si può accomodare nell’accogliente giardino interno, non solo per aperitivo o dopocena, e provare i celebri Twist on Classic del Jerry e altre creazioni come lo Shakerato Perfetto (campari bitter, doragrossa menta e rabarbaro, bitters al bergamotto), lo Smoothie Garibaldi (campari bitter e succo di arancia spumoso), il Lemongrass Americano (campari, vermouth rosso, lemongrass, co2) e il Wild Negroni (gin bickens, campari bitter, vermouth rosso, prugnolo selvatico).
Indirizzo: via di Ripetta 231
Vivi a Palazzo Bonaparte - brunch
L’aria è quella di un bistrot parigino ma siamo tra piazza Venezia e via del Corso: ViVi Bistrot a Palazzo Bonaparte è l’ultima creatura di Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo.
Dopo Villa Pamphili, Le Serre a Monte Mario e Palazzo Braschi a piazza Navona, anche questo indirizzo – sempre all’insegna di una cucina sana, bio e a km 0 – non poteva che trovarsi in un contesto d’eccellenza.
In questo caso in quella che fu la residenza a Roma dell’Imperatore Napoleone Bonaparte fino al 1836, oggi sede di mostre d’arte organizzate da Arthemisia.
Il nuovo ViVi, 200 metri quadri in stile retrò con pezzi di antiquariato, arredi vintage, grandi specchi e lampadari con coloratissimi paralumi in tessuto tipici del Sud-Est asiatico, è aperto tutti i giorni dalla colazione alla cena con un’offerta gastronomica sana e nel segno della sostenibilità ambientale.
Tra i piatti non solo proposte internazionali e sfiziose, come Avocado Toast, Poke di salmone, Pollo bio marinato ma anche tanta tradizione nostrana tra Gricia, Gnocchi alla Romana, Taglieri con prodotti DOC e molto altro.
Non possono che mancare i dolci – torte, biscotti e macarons fatti in casa e preparati con ingredienti biologici – e un’ampia scelta di centrifughe, frullati e cocktail ideati dalla Bar manager Sara Paternesi.
Orari: tutti i giorni dalle 8.00 a mezzanotte
Indirizzo: Palazzo Bonaparte, piazza Venezia 5
Ricci Pescheria con Cucina - pesce
A Vigna Stelluti c’è un nuovo bistrot, Ricci Pescheria con Cucina, che è la versione “mare” della storica bottega Ricci Il Salumiere.
Un’idea, quella della pescheria con laboratorio gastronomico, realizzata a piazza Filippo Carli grazie alla collaborazione tra lo chef Alessio Albanesi e Daniele Usai (patron de Il Tino e 4112 a Fiumicino).
Il pesce qui è protagonista di tutte le proposte, e in tutte le forme e preparazioni: crudo, fritto, alla griglia, in salamoia, marinato, affumicato, frollato, sott’olio. E a portata di forchetta tutto il giorno.
Perché come suggerisce il nome, da Ricci Pescheria con Cucina si può venire non solo per comprare il pesce fresco – che arriva ogni giorno dall’asta di Fiumicino – ma anche per mangiare seduti al tavolo, prendere qualcosa da asporto al banco della gastronomia o fare un aperitivo (assaggiate i Carlini, soffici maritozzi in versione salata con vari ripieni).
Basta buttare un occhio alla lavagnetta con i piatti del giorno, che variano in base alla disponibilità e alla stagionalità dei prodotti, oppure scegliere al banco della pescheria cosa farsi preparare espresso nella cucina-laboratorio a vista.
Tartare, carpacci, ostriche, polpo e patate, insalata di mare o di polpo, alici in varie versioni (marinate, sotto sale, fritte), supplì di mare (una decina le varianti, da provare senz’altro quello con Triglia alla cacciatora) sono solo alcune delle proposte pronte che si trovano sempre.
Tra le specialità in carta il Bottone alla genovese di polpo, le Linguine all’assoluto di gambero rosa, la Nduja di tonno rosso, lo Spiedino di totano con gazpacho, la Zuppa thai (a base di lemongrass, latte di cocco, zucchine alla julienne, gamberi rosa, seppie e moscardini) e le Alici fritte con carote arrosto e chutney di mango.
Fatti in casa i Salumi di mare (bresaola di tonno, prosciutto di pesce spada o di leccia), lasciati maturare a vista in speciali frigoriferi che ne consentono la frollatura e serviti con un filo d’olio Evo abruzzese.
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 22.00; le domeniche di giugno aperti anche a pranzo
Indirizzo: piazza Filippo Carli 16
Follis – pesce
Lungo la darsena di Fiumicino qualche mese fa ha inaugurato Follis, ristorante affidato all’Executive chef Daniel Celso, giovane ma con importanti esperienze alle spalle (da Cristina Bowerman a Lele Usai).
Celso guida una brigata di una dozzina di cuochi, tutti under 30, alle prese con diversi stili di cucina perché il concept di Follis è quello di essere due ristoranti in uno: c’è una parte Living, con piatti tradizionali di pesce serviti ai tavoli o al bancone, e una Slowly, con proposte gourmet a base anche di carne.
La mixology è affidata alla Bar manager Samantha Parente che ha ideato una drink list suddivisa in cinque categorie ispirate alle fasi dell’innamoramento con cocktail più o meno strutturati.
Molto ampia la scelta della cantina che prevede oltre cinquecento etichette tra champagne, vini bianchi e rossi.
La ricerca minuziosa delle materie prime locali e la freschezza dei prodotti – il pesce, per esempio, arriva dall’asta di Fiumicino, i prodotti caseari da Tragliatella – sono il filo conduttore di questo ristorante guidato dal Restaurant manager Mauro Di Vilio.
Tra i piatti del menu Slowly non mancano i classici carpacci, tartare, ostriche, sauté di cozze, alici fritte e insalata di mare.
Ma da provare sono soprattutto le Crocchette di baccalà con pinoli e uvetta e le Seppie con carciofi e hummus.
Immancabili gli spaghetti alle vongole, il risotto ai frutti di mare e i tagliolini con il pescato del giorno: ottimi quelli con spigola, pomodorini confit, olive, capperi, cucunci e peperoncino.
Come secondi, fritture di calamari e gamberi o di paranza; crostacei alla griglia e grigliate di pescato del giorno; e tra i dolci al bicchiere, tiramisù, cheesecake ai frutti di bosco e gelati.
Taco di pane carasau con agnello, erbe selvatiche, alici di Sciacca e caciocavallo ragusano, Agnolotto in brodo di guanciale con tartufo nero e Malloreddus in crema di carciofi, liquirizia e ragù di lumache di terra, sono invece alcuni dei piatti che caratterizzano la parte Slowly con rivisitazioni di piatti della tradizione e contaminazioni di varie cucine regionali.
Orari: tutti i giorni dalle 12.00 alle 01.00 (Slowly dal mercoledì alla domenica 19.30-23.00)
Indirizzo: via della Torre Clementina 146
El Porteño Gourmet - carne
Dopo Milano e la prima apertura romana a Largo del Teatro Valle, la holding Dorrego Company qualche mese fa ha inaugurato un altro indirizzo dedicato all’enogastronomia argentina: El Porteño Gourmet, nei pressi di Fontana di Trevi.
Accoglienza calorosa, profumo di carne alla griglia, musica tanguera: sembra di trovarsi nella residenza di un gaucho delle pampas argentine.
Qui si può provare l’esperienza di un vero asado a la parilla (un rito oltre che una delle massime espressioni della cultura culinaria argentina) con la carna che viene lentamente grigliata.
Ecco allora in menu l’Entraña (il saporito e morbido muscolo del diaframma), l’Asado De Tira (le costine di vitello), il Gran Lomo (il filetto di manzo argentino) e il Vacio (la bavetta) – solo per citare alcune specialità – accompagnate da salse, come il caratteristico chimichurri a base di prezzemolo, aglio e peperoncino, e contorni tipici delle grigliate di carne come patatine fritte, purè di patate e insalata russa.
Non solo carne alla griglia, altri classici da provare sono le Empanadas (panzerotti cotti al forno e ripieni di carne, pollo o verdura) e le Mollejas Salteadas (animelle).
In cantina i vini sono in prevalenza argentini (come il Malbec, il vitigno a bacca rossa più diffuso in Argentina) ma sono tante anche le etichette internazionali.
In mancanza di un dehors, se d’estate non vi pesa mangiare all’interno chiedete un tavolo nella sala del Polo, tra le più belle del ristorante: si mangia sotto un lucernario, tra stecche, caschetti e fotografie dei più grandi giocatori di polo.
Orari: tutti i giorni dalle 12.00 alle 24.00
Indirizzo: via Dell’Umiltà 36
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