5 cose furbe da fare a tavola se soffrite il caldo

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Cosa mangiare quando fa caldo e cosa evitare per stare meglio e contrastare fiacca e altri piccoli disagi dovuti alla calura

Sapere cosa mangiare quando fa caldo è fondamentale per evitare la sensazione frequente di sentirsi più fiacchi, irritabili e senza energia e di ritrovarsi con una serie di malesseri e fastidi da affrontare. Dai crampi muscolari al gonfiore di mani e piedi.

Con le temperature elevate, infatti, aumentano i disturbi legati alla cattiva circolazione e  il rischio di avere a che fare con formicolii e ristagni.

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Per contrastare i disagi che il caldo arreca la prima cosa da fare a tavola è evitare gli eccessi e scegliere per ogni pasto della giornata menu equilibrati capaci di fornire all’organismo energia e nutrienti preziosi per contrastare gli effetti delle temperature elevate.

Ecco, dunque, 5 cose furbe da fare a tavola per combattere gli effetti sgradevoli del caldo.

Cosa mangiare quando fa caldo (e cosa evitare per combattere fiacca e gonfiore)

(Continua dopo la foto)

lattuga insalata

Scegliete piatti unici facili da preparare

Quando fa caldo le insalate di pasta o di cereali sono il piatto ideale. 

Permettono in un’unica portata di associare carboidrati, proteine e fibre e consentono anche nelle giornate più calde, quando si ha poca voglia di cucinare, di assicurarsi pasti sani ed equilibrati.

Hanno poi il grosso vantaggio di poter essere preparate in anticipo e consumate all’occorrenza.

In più, a parità di quantità, hanno un potere saziante maggiore rispetto al classico piatto di pasta al pomodoro. Il raffreddamento dopo la cottura infatti rende gli amidi meno assimilabili e assicura un maggiore senso di sazietà.

Evitate le fritture

Patatine, supplì, polpette e in generale i cibi fritti sono difficili da digerire e soprattutto nelle giornate più calde rischiano di favorire la fiacca e la sonnolenza per via dell'elevato contenuto di grassi.

Date priorità alle verdure

Per difendersi dai piccoli malesseri dovuti al caldo, le verdure, crude o cotte, sono delle ottime alleate.

Sono tra i cibi maggiormente ricchi di acqua, indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo e per stare alla larga da fiacca, gonfiori e problemi digestivi che con il caldo peggiorano.  

Sono inoltre ottime fonti di minerali tra cui il magnesio che aiuta a contrastare formicolii, crampi e altri piccoli fastidi legati alla cattiva circolazione.

Anguria donna frutta

Sostituite i succhi pronti con spremute e frutta fresca

Nei mesi più caldi la natura offre tanti frutti ricchi di acqua, minerali e vitamine utili per affrontare con una marcia in più le giornate  afose. Dall’anguria alle pesche.

La frutta di stagione rispetto ai succhi di frutta già pronti contiene fibre che rallentano l’assorbimento degli zuccheri e contrastano i cali di energia improvvisi.

Evitate i formaggi e i salumi

I salumi e i formaggi stagionati hanno un elevato contenuto di sodio, che stimola la sete e favorisce gonfiori e ritenzione.

Meglio prediligere nei menù di pranzo e cena le proteine della carne magra (tacchino e pollo) e quelle del pesce, che sono maggiormente digeribili.

 

 

Photo Credit: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

Cotechino Modena IGP_1_1

Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95