Cosa mangiare per stare subito meglio anche nelle giornate no

Ogni tanto può capitare di sentirsi giù di morale senza sapere bene perché. In queste situazioni, la soluzione migliore per risollevare l'umore si trova in cucina.
** 7 rimedi contro gli sbalzi d'umore **
È importante sottolineare che l'umore può essere influenzato da molti fattori - tra cui stress, poco sonno, condizioni esterne - ma anche da carenze nutrizionali.
Molte ricerche hanno infatti evidenziato la relazione tra cibo e salute mentale, dimostrando come alcuni alimenti portano l'effettivo miglioramento della salute generale del cervello e di alcuni tipi di disturbi dell'umore.
Ecco allora 8 cibi che aiutano a stare bene e a contrastare gli sbalzi d'umore.
(Continua sotto la foto)
Cioccolato fondente
I benefici del cioccolato fondente sull'umore sono ormai risaputi.
Lo zucchero contenuto migliora l'umore poiché è una rapida fonte di carburante per il cervello; inoltre rilascia altri componenti che agiscono direttamente sul benessere della persona, tra cui la caffeina, la teobromina e N-aciletanolamina, una sostanza che è stata collegata in molti studi scientifici al miglioramento dell'umore.
Dulcis in fundo, il cioccolato fondente è considerato un cibo edonico, il che significa che il suo gusto, la sua consistenza e il suo profumo gradevoli possono promuovere il buon umore.
Banane
Le banane sono un'ottima fonte di zucchero naturale, vitamina B6 e fibra prebiotica.
Se associato a fibre, come in questo caso, lo zucchero viene rilasciato lentamente nel flusso sanguigno, mantenendo così i livelli di zucchero nel sangue stabili e creando di conseguenza un migliore controllo dell'umore.
Avena
Healthline descrive l'avena come «fibre integrali che possono mantenerti di buon umore per tutta la mattina».
L'avena è infatti un'eccellente fonte di fibre, che consente un rilascio graduale di zucchero nel flusso sanguigno, è quindi in grado di aiutare nella gestione di sbalzi d'umore e l'irritabilità.
Un recente studio ha dimostrato che coloro che mangiano tra 1,5 e 6 grammi di avena a colazione hanno livelli di umore ed energia migliori.
Mirtilli
Curiosamente, anche i mirtilli sono tra gli alimenti che aiutano a migliorare l'umore.
I mirtilli infatti contengono una vasta gamma di antiossidanti e composti fenolici, che svolgono un ruolo chiave nella lotta allo stress. Gli antiossidanti aiutano anche a gestire infiammazioni interne.
Inoltre, i mirtilli sono particolarmente ricchi di antociani, un pigmento che dà il loro colore viola-blu: uno studio ha associato una dieta ricca di antociani a un rischio inferiore di sintomi depressivi del 39%.
Noci
Le noci, così come molti altri semi, sono ricchi di proteine vegetali, grassi sani e fibre.
Forniscono triptofano, un aminoacido responsabile della produzione di serotonina, l'ormone che migliora l'umore.
Mandorle, anacardi, arachidi e noci, nonché semi di zucca, sesamo e girasole, sono i vostri alleati per una giornata no.
Fagioli e lenticchie
Oltre a essere poveri di grassi ma ricchi di fibre e proteine vegetali, fagioli e lenticchie sono ricchi di sostanze nutritive ad hoc per il benessere.
Entrambi sono un'ottima fonte di vitamine del gruppo B, che aiutano a migliorare l'umore aumentando i livelli di neurotrasmettitori come serotonina, dopamina, noradrenalina e acido gamma aminobutirrico, tutti elementi importanti per la regolazione dell'umore.
Pesce grasso
Gli acidi grassi omega-3 sono un gruppo di grassi essenziali che possiamo ottenere praticamente solo attraverso la dieta, perché il corpo non può produrli da solo.
I pesci grassi, come il salmone, le trote, il tonno, lo sgombro e via dicendo, sono ricchi di due tipi di omega-3 - acido docosaesaenoico (DHA) e acido eicosapentaenoico (EPA) - che aiutano a tenere bassi i livelli di depressione.
Caffè
Il caffè è la bevanda più popolare al mondo. Ne beviamo sempre tanto senza neanche sapere che rende la nostra giornata un po' più felice.
La caffeina impedisce a un composto presente in natura chiamato adenosina di attaccarsi ai recettori cerebrali che promuovono la stanchezza, aumentando quindi la vigilanza e l'attenzione.
Inoltre, aumenta il rilascio di neurotrasmettitori che migliorano l'umore, come la dopamina e la noradrenalina.
© Riproduzione riservata
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
(Continua sotto la foto)
Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
© Riproduzione riservata