Cosa mangiare per soffrire meno il freddo

Cosa mangiare per non avere freddo? Dallo zenzero ai legumi, 10 cibi per combattere il freddo da tenere in dispensa tutto l'inverno
Quando fuori è freddo e non si può fuggire verso miti mete tropicali, le soluzioni si possono trovare ovunque, a partire dall'alimentazione. Ma cosa mangiare per non avere freddo?
I cibi possono effettivamente aiutarci a combattere il freddo, basta scegliere quelli giusti, in grado di contrastare lo shock termico tra la temperatura interna al nostro corpo e quella del mondo esterno, donando calore senza appesantire la digestione (pena un particolare afflusso di sangue allo stomaco e arti conseguentemente gelati).
I migliori amici dei freddolosi sono tutti quelli che contengono vitamina A, B, C ed E e quindi frutta, legumi, yogurt, agrumi.
Non fatevi fregare invece dai falsi amici come l'alcol, che dà una sensazione di benessere momentanea cui segue una sorta di effetto boomerang.
Cosa mangiare per non avere freddo (o soffrirlo di meno)
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Patate
Ricche di carotenoidi, che apportano vitamina A, le cui virtù più importanti sono lo sviluppo delle difese immunitarie e le proprietà antiossidanti, contengono anche molti sali minerali, utili per combattere lo stress fisico cui l'organismo è sottoposto quando deve combattere le basse temperature.
Aglio e cipolla
Se volete stare al caldo, rinunciate all'alito fresco. Almeno se volete godere delle loro proprietà antibiotiche, dovute all'allicina, una sostanza in grado di contrastare le infezioni batteriche sostenendo l’azione del sistema immunitario.
Zenzero
Potente alleato come purificante e detossificante naturale, lo zenzero aumenta la circolazione sanguigna favorendo così il riscaldamento dell'organismo e donando una generale sensazione di calore.
Yogurt
Grazie ai fermenti lattici che contiene, che aiutano i batteri naturalmente presenti nell'intestino a mantenere sveglio e attivo il sistema immunitario, si propone come difesa contro gli agenti patogeni con cui veniamo a contatto tutti i giorni, combattendo contro possibili virus influenzali e colpi di freddo.
Legumi
Forse pochi sanno che uno dei sintomi della carenza di ferro è la sensazione di freddo. Per questo mangiare ceci, lenticchie, fave e fagioli o un buon minestrone, è l'ideale per scaldarsi e smaltire le scorie, grazie alla grande quantità di fibre che contengono.
Peperoncino
Ricco di vitamina C, che difende dalle infezioni, da tutte le malattie da raffreddamento e dai disturbi cardiovascolari, il peperoncino è un toccasana grazie anche alle sue proprietà vasodilatatorie, antinfiammatorie e antistaminiche.
Agrumi
Arance, mandarini, clementine e limoni sono ricchi di vitamine, in particolare di vitamina C, che oltre a essere un antiossidante, fortifica il sistema immunitario. I benefici del succo di limone e acqua calda al mattino sono cantati da tutte le star e i nutrizionisti. Meglio potenziarli anche con una bella spremuta a metà giornata.
Frutta secca
Una manciata di mandorle e noci è un toccasana contro l'inverno. Le prime contengono vitamina E, fondamentale per la difesa immunitaria e potente antiossidante in grado di contrastare l’effetto dei radicali liberi. Le seconde, oltre a contenere acidi grassi essenziali, sono ricche in zinco, prezioso per la prevenzione delle infezioni e importante per le cellule del sistema immunitario.
Verdure di stagione
Spinaci, broccoli, cicoria, zucca e carote apportano sali minerali e vitamine. Gli spinaci in particolare sono un'ottima fonte di ferro, acido folico, vitamina C e carotenoidi. L'ideale, quindi, sarebbe un bel minestrone, magari che comprenda verdure, legumi e cipolla.
Proteine
Carne, pesce e uova favoriscono il processo di termogenesi, la produzione di calore da parte degli organismi viventi, e stimola il metabolismo. Contengono anche molto ferro, che, come già spiegato, è fondamentale nel mantenimento della temperatura corporea.
** A cosa servono le proteine e cosa succede se non se ne mangiano abbastanza **
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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