Pranzo in spiaggia, i cibi sì e i cibi no da mangiare al mare

Per non rischiare di ingrassare, non appesantirsi troppo e godersi appieno una giornata di sole, bagni e relax ecco cosa mangiare al mare (e cosa no)
In estate capita spesso di pranzare in spiaggia, al lido o sotto all’ombrellone.
Anche se il classico panino a base di prosciutto e mozzarella, un tramezzino o un trancio di pizza sono delle soluzioni veloci e facili da reperire, non sono affatto scelte ottimali.
Ricchi di grassi e carboidrati, rischiano di rallentare la digestione, appesantire troppo e trasformare la giornata al mare in una trappola per la linea e per la salute.
Quando il caldo toglie la fame, anche pranzare solo con una macedonia o un’insalata non è del tutto salutare.
Anche se frutta e verdura sono ricche di preziose proprietà che dissetano e reintegrano le scorte di minerali e vitamine, da sole non sono adatte dal punto di vista nutrizionale per una pausa pranzo equilibrata.
Meglio abbinarle sempre a dei cereali integrali come segale, orzo, farro, teff, avena, riso integrale o del pesce.
Grazie alle loro eccellenti virtù sostengono il benessere e la salute psicofisica e permettono all’organismo di affrontare al meglio gli effetti di sole e caldo.
Ecco allora 5 cibi da mangiare a pranzo in riva al mare.
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Lattuga per idratarsi
È un integratore naturale contro il caldo.
È ricca di acqua e minerali come il potassio e il magnesio, che favoriscono la diuresi e agevolano l’eliminazione dei liquidi in eccesso, responsabili di gonfiore e ritenzione idrica.
Inoltre, è un’ottima fonte di sostanze antiossidanti che favoriscono il microcircolo e lo smaltimento delle sostanze di scarto.
Melone per proteggersi dai danni del sole
Rinfrescante e diuretico, questo frutto è ricchissimo di acqua, utile per contrastare la disidratazione soprattutto quando le temperature sono alte.
Ha poi elevate quantità di sostanze dall’azione antiossidante, come la vitamina C, che stimola la produzione di collagene, utile per mantenere la pelle elastica e nutrita e il betacarotene, precursore della vitamina A, preziosa per proteggerla dall’azione dannosa dei raggi solari.
Riso integrale per vincere la fiacca
Ha un elevato contenuto di minerali come il potassio e vitamine del gruppo B, in particolare B1, B2, B3, B5, B6 e B9, utili per combattere la fiacca estiva e il senso di spossatezza.
È poi una buona fonte di vitamina E. Grazie alla sua azione antinvecchiamento, questa sostanza è una super alleata della salute della pelle.
In più, è energetico e saziante. Assicura tante fibre che prolungano il senso di sazietà.
Alici per nutrire i capelli
Sono ideali per un pranzo al lido o al ristorante in spiaggia.
Assicurano tanti grassi “buoni” di ottima qualità, in particolare Omega 3, che grazie alla loro eccellente azione antiossidante, aiutano a proteggere i capelli dallo stress ossidativo e a nutrirli in profondità.
Albicocche per combattere i disturbi digestivi
Sono un tonico naturale. Forniscono energia e minerali, in particolare potassio.
Sono ricche di vitamina A, utile per aumentare le difese della pelle nei confronti delle insidie dell’esposizione.
Inoltre, ha un’elevata concentrazione di fibre, utili per contrastare i piccoli disturbi digestivi frequenti in estate.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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