Siete sicuri di mangiare abbastanza proteine?

Perché le proteine sono così importanti?
Quando parliamo di proteine parliamo, in realtà, di molecole preziosissime per il benessere dell'uomo: servono principalmente per la costruzione e la riparazione dei tessuti e dei muscoli, favoriscono la rigenerazione cellulare, forniscono energia all'occorrenza, garantiscono un buon funzionamento del sistema immunitario, aiutano a trasportare sostanze nutritive e ossigeno e intervengono nella coagulazione del sangue.
Il nostro corpo, però, non immagazzina proteine come fa con i grassi o i carboidrati. Ciò significa che dobbiamo assumerle regolarmente attraverso l’alimentazione.
Il fabbisogno giornaliero
Le linee guida ufficiali suggeriscono circa 50-60 grammi per un adulto medio, ma molti esperti consigliano di puntare più in alto, fino a 100-120 grammi.
Questo è particolarmente vero per chi ha superato i 50 anni, perché con l’età si perde massa muscolare. Anche le donne in menopausa possono trarre grandi benefici da un aumento delle proteine nella dieta, migliorando sia la forza fisica che la qualità della vita.
**A cosa servono le proteine e cosa succede se ne mangiamo troppo poche**
Come capire se stiamo mangiando abbastanza proteine?
Riconoscere una carenza di proteine non è sempre immediato, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutarci a individuarla.
Una stanchezza persistente, una riduzione della forza fisica o una perdita di massa muscolare possono indicare un’insufficienza proteica. Anche capelli fragili, unghie deboli e pelle spenta sono sintomi da non sottovalutare.
Un altro segnale è il desiderio frequente di snack dolci, legato alla difficoltà del corpo di stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue senza un adeguato apporto proteico. In situazioni più avanzate, la carenza di proteine può manifestarsi con una guarigione più lenta delle ferite o una maggiore suscettibilità alle infezioni, segno che il sistema immunitario potrebbe essere compromesso.
Per verificare se state assumendo abbastanza proteine, osservate la vostra dieta quotidiana. Ogni pasto dovrebbe includere una porzione di proteine di qualità, bilanciata con carboidrati complessi e grassi sani.
Gli alimenti che contengono più proteine
Non tutte le proteine sono uguali, ed è fondamentale considerare non solo la quantità, ma anche la qualità delle proteine che assumiamo.
Le proteine di origine animale sono definite "complete" perché contengono tutti gli amminoacidi essenziali di cui il nostro corpo ha bisogno.
Tuttavia, se consumate in eccesso, specialmente quelle provenienti da carni rosse e processate come salumi, salsicce e bacon, possono essere dannose per la salute. Studi scientifici hanno infatti associato una dieta ricca di carni rosse e lavorate a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e altre patologie croniche.
Per una scelta più salutare, è preferibile optare per carni magre, come pollo e tacchino, pesce (specialmente quello ricco di omega-3, come salmone, sgombro e sardine) e latticini a basso contenuto di grassi, come yogurt greco e formaggi freschi. Tra gli alimenti di origine animale, anche l’uovo è un’eccellente fonte proteica.
Le proteine vegetali, invece, offrono un'alternativa altrettanto valida e benefica per il nostro organismo.
Legumi come lenticchie, fagioli, ceci e piselli sono tra le fonti vegetali più ricche di proteine e, oltre a fornire amminoacidi, apportano anche fibre, vitamine e minerali essenziali. Altri alimenti vegetali ricchi di proteine includono il tofu, il tempeh e i cereali integrali come quinoa, farro, avena e riso integrale.
Questi alimenti, oltre ad essere buone fonti proteiche, contengono anche antiossidanti e fitonutrienti che contribuiscono a migliorare la salute generale.
Infine, è importante ricordare che un apporto bilanciato di proteine con gli altri macronutrienti – carboidrati e grassi sani – è essenziale per una dieta equilibrata.
Assicurarsi di includere nella propria alimentazione una varietà di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani provenienti da fonti vegetali come l'olio extravergine di oliva, le noci e l'avocado è la chiave per ottenere una salute ottimale e sostenibile nel lungo periodo.
**Come mangiare più proteine (senza mangiare carne)**
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
(Continua sotto la foto)
Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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