Come abbassare il colesterolo? Semplice, portando in tavola questi alimenti!
Il colesterolo è un termine che sappiamo avere un significato negativo quando associato alla salute del cuore e all'alimentazione.
Ma conoscete davvero cos'è il colesterolo e qual è il suo legame con ciò che mettiamo nel nostro piatto?
Si tratta di una sostanza lipidica presente nel nostro corpo, che gioca un ruolo essenziale nella formazione delle membrane cellulari e nella produzione di ormoni. Tuttavia, è importante mantenere un equilibrio nei livelli di colesterolo nel sangue, poiché un eccesso può aumentare il rischio di malattie cardiache.
Questo ci porta alla domanda cruciale: qual è il rapporto tra il colesterolo e ciò che mangiamo?
La correlazione tra dieta, stile di vita e colesterolo è indiscutibile. Ad esempio, un'alimentazione ricca di grassi saturi può innalzare i livelli di colesterolo LDL, spesso chiamato "colesterolo cattivo", aumentando il rischio di accumulo di placca nelle arterie. D'altro canto, invece, alcuni cibi possono aiutare a ridurre i livelli di colesterolo, favorendo così la salute del cuore.
Ecco 10 cibi che possono aiutare a mantenere questo valore sotto controllo.
**5 alimenti da mangiare ogni giorno per essere più sani e felici**
Scelte salutari: 10 alimenti da portare in tavola per abbassare il colesterolo
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Avena
Questo cereale è una fonte eccellente di fibra solubile chiamata beta-glucano. La fibra lega il colesterolo nell'intestino, aiutando a ridurre l'assorbimento e la circolazione del colesterolo LDL nel sangue.
Noci
Le noci offrono acidi grassi omega-3, antiossidanti e fibre. Questi componenti agiscono insieme per abbassare il colesterolo cattivo e migliorare l'elasticità delle arterie, riducendo così il rischio di malattie cardiache.
Legumi
Ricchi di proteine vegetali e fibre solubili, i legumi come fagioli, lenticchie e ceci contribuiscono a ridurre l'assorbimento del colesterolo nell'intestino, aiutando a regolare i livelli nel sangue.
Olio d'oliva
Questo olio prezioso è ricco di grassi monoinsaturi, che possono aumentare il colesterolo HDL (cioè il colesterolo buono), spazzare via quello cattivo e ridurre l'infiammazione arteriosa.
Pesce grasso
I pesci come il salmone, le sardine e le aringhe forniscono abbondanti quantità di omega-3, che diminuiscono i trigliceridi e abbassano il rischio di coaguli sanguigni, contribuendo così alla salute cardiovascolare.
Frutta a guscio
Mandorle, noci e pistacchi contengono steroli vegetali che ostacolano l'assorbimento del colesterolo nel tratto intestinale, riducendo così la quantità che entra nel flusso sanguigno.
Verdure a foglia verde
Spinaci, cavoli e altre verdure a foglia verde sono ricche di antiossidanti, che proteggono le cellule arteriose dall'ossidazione e dalle infiammazioni, contribuendo indirettamente alla salute cardiovascolare.
Soia
Prodotti a base di soia come il tofu sono ricchi di proteine vegetali e isoflavoni. Questi composti possono contribuire a migliorare la salute del cuore nel complesso.
Orzo
Grazie alla sua ricchezza di fibre solubili, l'orzo può legare il colesterolo nell'intestino, impedendo parte del suo assorbimento e favorendo l'eliminazione.
Cereali integrali
Sostituire i cereali raffinati con quelli integrali aumenta l'apporto di fibre. Queste fibre aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e a ridurre il colesterolo LDL.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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