Ecco quali sono i carboidrati che aiutano a dimagrire (sì, esistono davvero!)

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Quali sono i carboidrati migliori da mettere in tavola ogni giorno per una dieta sana e ben bilanciata e in quali cibi si trovano? Ecco la risposta  

Esistono davvero dei carboidrati giusti per la dieta?

Impossibile negare che i carboidrati sono spesso demonizzati, soprattutto quando si vuole perdere peso. Tuttavia, insieme a grassi buoni e proteine di qualità, sono dei pilastri dell’alimentazione sana.

Sono infatti nutrienti essenziali e quindi indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Forniscono energia, aiutano a regolare il metabolismo della glicemia e dell'insulina e partecipano al metabolismo del colesterolo e dei trigliceridi.

Ma quali dovremmo preferire ogni giorno a tavola? La scelta dei carboidrati può infatti incidere significativamente sul mantenimento del peso e sulla salute metabolica.

Carboidrati giusti per la dieta: quali mangiare e quali evitare

Innanzitutto, è importante limitare il consumo di carboidrati semplici. Composti da uno o due zuccheri (monosaccaridi o disaccaridi), vengono rapidamente digeriti, causando un aumento veloce della glicemia e un'elevata secrezione di insulina, presenti in alimenti come caramelle, bevande gassate, sciroppo di mais, succhi di frutta, miele e zucchero da tavola.

Nella dieta quotidiana, invece, bisognerebbe dare spazio ai carboidrati a lento rilascio che garantiscono energia di lunga durata e favoriscono il senso di sazietà.

Ecco allora quali carboidrati scegliere per restare in forma.

**E se vi dicessimo che mangiare carboidrati a cena fa bene alla salute (e alla linea)?**

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Carboidrati complessi per avere tanta energia

I carboidrati complessi sono formati da tre o più zuccheri (oligosaccaridi o polisaccaridi) e vengono digeriti più lentamente rispetto a quelli semplici, garantendo un rilascio graduale di glucosio nel sangue. Questo aiuta a mantenere stabile la glicemia e a prolungare il senso di sazietà.

Sono presenti in alimenti come i cereali integrali in chicco per esempio farro, orzo, avena, quinoa, le mele, i broccoli, gli spinaci e i legumi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli).

Tra i carboidrati complessi rientrano anche gli amidi, polisaccaridi prodotti dalle piante e ricchi di molecole di glucosio, contenuti in patate, legumi, pasta.

Fibre per avere più sazietà

A sorpresa, anche le fibre sono un tipo di carboidrato complesso, ma a differenza degli altri, non vengono digerite dall’organismo. Svolgono un ruolo fondamentale per la salute intestinale e la crescita della flora batterica.

Le fibre si distinguono in insolubili e solubili. La prima aumenta il volume delle feci e ne facilita il transito intestinale. Si trova nella crusca, nel riso integrale e negli altri cereali integrali, nelle verdure e nella frutta.

PaneLa fibra solubile invece contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo LDL, migliora la digestione e regola la glicemia postprandiale e nutre il microbiota intestinale, che ha un ruolo chiave per la salute e il benessere psicofisico.

La fibra solubile si trova in alimenti come la frutta, i legumi secchi e i cereali integrali. Le linee guida per una sana alimentazione raccomandano un apporto giornaliero di 25-30 grammi di fibre. Consumarne poche aumenta il rischio di numerose malattie, tra cui diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro, e avere un impatto negativo sulla salute persino maggiore rispetto al fumo e ad altri fattori di rischio.

Photo Credtis: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95