A cubetti sulla tartàre, a fette nell'insalata, spalmato sul toast, l'uso dell'avocado non ha più limiti: ma ha davvero proprietà salutari o è solo di moda?
Dopo le toasterie per soli avocado lovers, i frappuccini dedicati, il gelato e l'avolatte, ossia il cappuccino australiano servito nella buccia di avocado, appunto, possiamo decretare la definitiva vittoria dell'avocado su qualunque altro superfood al mondo, per continuità nel tempo e versatilità di utilizzo.
Quella dell'avocado infatti è un'avanzata inarrestabile che prosegue da anni, spalleggiata anche dalla massiccia propaganda social di molti influencer che, esaltandone il gusto e consistenza, hanno (forse) inconsciamente acceso i riflettori anche sulle proprietà benefiche di questo alimento.
Sì, perché in effetti al netto delle mode passeggere e delle dicerie, l'avocado – versatile, gustoso e delicato – è un vero scrigno di benessere.
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Ha pochi (ma buoni) grassi
Questo frutto esotico può essere considerato light: i grassi sono pochi, anzi pochissimi (solo 23 grammi), e alleati dell'organismo.
Si tratta soprattutto di omega 3 e acido grasso linoleico, che sono in grado di stimolare la produzione di colesterolo “buono” (HDL), arrestare il deposito di quello “cattivo” (LDL), aumentare la massa muscolare e favorire la rigenerazione cellulare.
Rallenta l'invecchiamento
Grazie alla presenza di vitamina E (6,4 milligrammi) e vitamina A (14 microgrammi) l'avocado può essere considerato un potente antiossidante.
Queste due preziose sostanze, infatti, combattono l'ossidazione provocata dai radicali liberi, rallentano l'invecchiamento e contribuiscono a mantenere la pelle elastica, tonica e compatta.
Questo superfood contiene anche vitamina C (18 milligrammi), che stimola la produzione di collagene, protegge la cute dall'azione nociva dei raggi ultravioletti e ritarda il foto-ageing.
Antiossidanti per la salute degli occhi
Tra gli antiossidanti presenti nell'avocado ci sono anche luteina e zeaxantina, sostanze che svolgono un'azione protettiva di retina e macula, mettendo al riparo gli occhi dallo stress ossidativo.
Una bomba di potassio
Se pensavate che le banane e i kiwi fossero gli alimenti più ricchi di potassio, vi sbagliavate di grosso: il signor avocado ne contiene addirittura 450 milligrammi (contro i 350 della banana e i 400 del kiwi).
Questo minerale è fondamentale per tenere bassa la pressione arteriosa, contrasta l'azione del sodio, responsabile della formazione di ritenzione idrica, e mantiene sane le ossa, tenendo lontano il rischio di osteoporosi.
Come capire se è maturo
Tutto dipende dalla qualità dell'avocado, certo, ma in linea di massima il colore deve essere verde scuro e uniforme.
Se la buccia è giallognola, nera o sono presenti delle macchie significa che il frutto è acerbo o si è ammaccato o è stato conservato erroneamente. In questi casi è sempre meglio evitare di consumarlo.
Anche la consistenza può fornire indicazioni utili sullo stato di maturazione del superfood.
Se dopo una lieve pressione con le dita si deforma leggermente, l'avocado è pronto per essere mangiato; al contrario, se rimane sodo e non subisce alcuna variazione significa che è ancora acerbo.
Come si conserva
La conservazione dell'avocado varia in base al suo stato di maturazione.
Se il frutto acquistato è ancora troppo acerbo per essere utilizzato, sarebbe meglio inserirlo all'interno di un sacchetto di carta con delle mele: queste rilasciano una sostanza, l'etilene, che accelera il processo di maturazione.
Al contrario, se si vuole farlo durare più a lungo è necessario sistemare l'avocado nel frigorifero: le basse temperature, infatti, arrestano completamente lo sviluppo.
Una volta aperto, questo alimento tende a ossidarsi e a diventare nero (un po' come i pomi): in questo caso basta spruzzare qualche goccia di limone sulla polpa e il green è garantito.
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