È una storia secolare, fatta di generosità e "savoir-fête" quella che contraddistingue la Maison di Champagne francese Moët & Chandon. Da sempre impegnata nello scopo di riunire le persone. Perché ritrovarsi insieme, tra amici e parenti e brindare, è forse il modo più naturale e spontaneo di celebrare i momenti significativi della vita. E divertirsi.
L'ultimo evento ad aggiungersi alla già lunga lista di indimenticabili firmati Moët & Chandon, è stata la serata organizzata martedì 29 novembre nella cornice di uno dei palazzi storici più affascinanti di Milano, Palazzo Serbelloni. L'obiettivo? Riunire gli amici della Maison e dare tutti insieme il via ufficiale al periodo delle feste.
A ispirare il party, l’Effervescence caratteristica delle cuvée Moët & Chandon.
Tra una cena esclusiva e un dopocena con Dj set, non poteva assolutamente mancare il rito di alzare i calici e brindare a una causa meritevole. Una tradizione che ha contribuito a costruire la grandeur e la generosità della Maison; un momento di solidarietà, inaugurato sui red carpet di Hollywood nel 2009, con cui lo Champagne Moët & Chandon supporta da tempo iniziative benefiche in favore dell’ambiente e delle comunità locali.
Per il Toast for a Cause di questa fine anno, la Maison ha scelto di appoggiare l’associazione indicata dal co-host della serata Stefano Accorsi, attraverso una donazione a favore della ONLUS Pane Quotidiano di Milano, che si impegna per assicurare generi alimentari di prima necessità a chi ne ha bisogno; ogni giorno, gratuitamente.
Presenti alla serata tanti amici della Maison, tra cui Rocío Muñoz Morales (nella foto sopra), Gianmarco Saurino, Cristiano Caccamo (nella foto sotto), Mara Sattei, Hell Raton, Giulia Valentina, Giulia De Lellis, Veronica Ferraro e Daniela Scattolin.
Ma a farla da protagonista è stato lo Champagne Moët Impérial, da oltre 150 anni l’espressione più compiuta e universale dello stile della Maison. Si distingue per l’acceso carattere fruttato, il palato seducente e l’elegante maturità. È stato servito agli ospiti nelle mini bottiglie durante l’aperitivo, in calici dorati in formato magnum e poi come base di cocktail che ne hanno esaltato la versatilità (le ricette da replicare sono disponibili sul sito della Maison).
Protagonista in cucina, invece, il giovane Chef Mattia Pecis, del Ristorante Cracco Portofino, insignito nel 2021 da Moët & Chandon e Gambero Rosso del premio Tradizione Futura all’interno della Guida Ristoranti d’Italia 2022.
E invece a proposito di momenti effervescenti, il più spumeggiante è stato l’unveiling della piramide di Champagne, alta quasi due metri e composta da 381 calici su undici piani, svelata proprio mentre il quartetto francese dei Phly Boyz suonava hit contemporanee e festive.
Dopocena il dj Graziano Della Nebbia ha intrattenuto gli ospiti, a seguire ancora musica con il dj set di Davide Dev fino a notte inoltrata.
E questo è solo l’inizio di un periodo di feste - e naturalmente di brindisi - che è appena cominciato!
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