10 nuovi libri da leggere a Novembre (e regalare a Natale)
Love romance, thriller, noir: qualunque sia il vostro genere preferito ecco le nuove uscite in libreria per decidere quali libri leggere a Novembre
Un buon libro da leggere è la panacea di tutti i mali. Soprattutto quando le giornate si accorciano e aumenta la voglia di rintanarsi sotto la coperta.
E non dimentichiamo che Natale è dietro l'angolo, quindi quello che esce adesso in libreria è ottimo materiale regalo per far contenti amici, parenti e suoceri.
Per aiutarvi a scegliere abbiamo selezionato i libri più belli tra quelli appena usciti spaziando tra storie d'amore, thriller e noir.
Insomma: ecco 10 nuovi libri da leggere a novembre.
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Lungo petalo di mare, di Isabel Allende
Lungo petalo di mare è il nuovo libro di Isabel Allende che ci porta in Spagna, durante l'ultimo periodo della Guerra civile.
In fuga nei Paesi Baschi e in Francia, e da lì poi in Cile, la nave equipaggiata da Neruda per mettere in salvo più di duemila esuli del conflitto viene seguita dalla penna della scrittrice.
A settant'anni dall'approdo a Santiago del Cile del Winnipeg, la Allende ci racconta mezzo secolo di storia del suo paese natale.
Oltre alla macrostoria della Guerra, sullo sfondo, in primo piano viene narrata la storia della pianista Roser e del medico Víctor, due esuli catalani.
Non mancano i personaggi di Neruda e Allende, comparse d'eccezione in un libro che fonde la storia con l'immaginazione, regalando un affresco che toglie il fiato.
Noi felici pochi, di Patrizio Bati
Noi felici pochi di Patrizio Bati offre uno spaccato feroce e molto in stile Arancia Meccanica della Roma Bene.
Patrizio, Angelo e Andrea sono rampolli di buona famiglia, figli modello di magistrati, professori e medici.
Ma in realtà sono teppisti, fascisti e psicopatici. Pazzi psicotici dediti ad atti di violenza su vittime indifese, quasi sempre scelte a caso.
Tra risse, aggressioni, violenti pestaggi e sangue a spruzzo, le uniche a rimanere immacolate non sono certo le loro coscienze ma solamente le camicie bianche di cotone egiziano. Un vero status symbol per loro.
Una sera d’estate, ubriachi dopo la discoteca, un incidente rischia di compromettere per sempre la loro vita e la complicità che li unisce: l’automobile esce di strada tra il Circeo e l’Argentario, restando in bilico aggrappata a una roccia.
Definito una vera “anatomia di una generazione di psycopariolini”, Patrizio Bati si rivela il Bret Easton Ellis all’italiana. Capace di cogliere tra i sorrisi fatti di perfetti denti sbiancati quelle incrinature in cui si infiltra l’odio, il sangue e la vendetta.
Un malessere figlio dell’essere "figlio di", del venire da una famiglia importante e sentirsi intrappolato nelle maglie dell’apparenza e del perbenismo a ogni costo.
Adulti, di Caroline Hulse
Adulti di Caroline Hulse racconta uno dei maggiori incubi di molte famiglie: la vacanza con il figlio e i rispettivi nuovi partner.
Claire e Matt sono divorziati ma decidono di trascorrere insieme il Natale per il bene della loro amata figlia Scarlett.
L’ideona è quella di andare al villaggio vacanze Foresta Felice nel North Yorkshire. E l’altra ideona è quella di portarsi appresso anche i nuovi rispettivi compagni.
Claire porta il suo fidanzato, Patrick, un fitness addict che si rivela un uomo sensibile ma troppo interessato a cosa gli altri pensano di lui.
Matt porta il nuovo amore della sua vita, Alex, dolce, divertente e molto paziente.
Scarlett, la figlia di sette anni, porta Posey, il suo amico immaginario, un coniglio gigante pieno di paranoie.
Faranno di tutto per fingere una serenità che in realtà manca all’appello, datasi a gambe prima ancora di incominciare la scampagnata.
E quando la bimba (con coniglio paranoico) se ne va aletto, loro (i grandi) cominciano a bere. E a svelare segreti che non avrebbero dovuto essere condivisi in nessun modo... Tutto finirà in putiferio, con tanto di telefonata in lacrime alla polizia. Eppure loro erano i grandi, gli adulti messi a titolo.
Un divertente spaccato che rivela quanto certe situazioni - quelle che minano all’orgoglio e fanno riemergere il passato - tirino fuori il peggio di noi stessi. Ossia quel fanciullo pascoliano che in realtà è un moccioso petulante e capriccioso.
Anche il concetto di famiglia allargata e di dinamiche di coppia viene ben analizzato.
Questa non è la mia faccia, di Neil Gaiman
Se amate i libri più di ogni altra cosa, Questa non è la mia faccia di Neil Gaiman è il titolo che fa per voi.
Si tratta di un’originale autobiografia che racconta in prima persona la vita di Neil Gaiman, l’autore, setacciandone la vera linfa: i libri che ha letto, che ha divorato, che ha amato e di cui si è nutrito a piene mani.
Un libro che è una lunga dichiarazione d’amore scritta da una persona innamorata dei libri e delle storie.
In un mix di ritratti di autori, di racconti di pagine lette e di riflessioni su film, musica, fumetti e arte, questo romanzo ti travolge letteralmente. E letterariamente!
Un fluviale, felice caos di storie e di emozioni che hanno nutrito la passione di Neil e che lo hanno reso quello che è.
1849, di Valerio Evangelisti
1849 di Valerio Evangelisti racconta di quell’autunno del 1848 messo a titolo in cui giovani da ogni parte d’Italia lasciarono lavoro, famiglie e tutto quanto per mettersi in marcia. Destinazione: Roma.
Andavano a difendere l’insurrezione popolare, quella che di lì a poco avrebbe fatto nascere la Repubblica Romana, crocevia di idee democratiche e diritti civili.
Cose impensabili per quel tempo.
Ma quella marcia è stata molto diversa da come la Storiografia vorrebbe farci credere. Evangelisti mette da parte la retorica, anzi la spazza proprio via per raccontarci la quotidianità, la veracità di quei mesi in cui le strade su cui si batterono Mazzini, Garibaldi e Mameli erano ingombre di spazzatura e povertà.
A cavalcare la rivolta ci furono sia eroi sia banditi, gente di pistola, di mano e di coltello. Ma anche tante persone semplici, idealisti ingenui che rischiarono la vita.
Uno di questi è Folco, il protagonista di questo romanzo. Un immaginario panettiere che arriva a Roma alla vigilia dei tumulti e diventa testimone di ogni più turpe nefandezza.
Folco si renderà presto conto che, pur non capendo fino in fondo quel che succede intorno a lui, si respira un’aria nuova. E prova una sensazione per lui inedita: fare parte di qualcosa di pulito.
Valerio Evangelisti, autore della saga cult di Eymerich, riscopre una pagina essenziale e dimenticata della nostra Storia.
La riscrive a metà tra lo storiografico e il romanzato, restituendo un racconto di giorni di sangue e speranze. In un affresco vividissimo e così realistico da risucchiare al proprio interno, in un vortice di parole e di emozioni.
Lontano dagli occhi, di Paolo Di Paolo
In Lontano dagli occhi di Paolo Di Paolo si dipanano tre storie diverse, tutte ambientate nella stessa città e nella stessa decade: Roma, inizio anni Ottanta.
E per ciascuno dei protagonisti sembra esserci all’orizzonte lo stesso destino: smettere di essere soltanto figli, diventando genitori.
Eppure Luciana, Valentina, Cecilia non sono certe di volerlo.
Luciana lavora in un giornale che sta per chiudere. L’uomo che ama è lontano, lei lo chiama l’Irlandese per via dei capelli rossi e della passione per Beckett.
Valentina va alle superiori e vorrebbe diventare un giorno una psicologa. Ha smesso di parlare con Ermes, il ragazzo con cui è stata per qualche mese. Lui fa l’indifferente, ma forse è solo una maschera.
Cecilia porta un caschetto rosa e tiene al guinzaglio un grosso cane. La sua casa, per ora, è il marciapiede davanti a un portone. Una sera si mette a parlare con Gaetano, un ragazzo che consegna pizze a domicilio. E da cosa nasce cosa...
Per ciascuna delle tre protagoniste femminili, i ragazzi rispettivi sono fonte di gioie e dolori: l’Irlandese, Ermes e Gaetano sono confusi, distanti, presi dai loro sogni, dalle loro ossessioni.
Un romanzo che parla di amore per la letteratura ma anche amore per l’amore. La passione, in ogni sua sfumatura, è la vera prima donna di Lontano dagli occhi, capace di scalzare le co-protagoniste Luciana, Valentina, Cecilia.
In ciascuna di loro tre, però, ogni donna si rivedrà. Con passione, ovviamente.
La metà del cielo, di Angelo Ferracuti
Preparatevi a soffrire, a piangere ma per poi sorridere di nuovo. E tornare a gioire.
Leggere il romanzo La metà del cielo di Angelo Ferracuti è esattamente come vivere la vita: alti e bassi, sentimenti che toccano l’acme della positività e precipitano poi nel baratro del dolore.
Patrizia, la moglie di Angelo, muore a soli 42 anni.
In un borgo di provincia, nel pieno dell’asfissia che solo un piccolo paesino di poche anime in cui tutti si conoscono da generazioni, Angelo si ritrova a vivere da solo.
Lui, ossessionato dai fallimenti, economici e morali, si muove incerto nel nuovo presente.
Sono passati dieci anni ma la memoria torna costantemente alla malattia, a come si è manifestata, a come è potuto accadere quanto è successo.
L’esperienza del dolore si mescola a quella della ricostruzione: l’apparire di una nuova figura femminile sembra un’oasi presso cui abbeverarsi. Sarà un miraggio che sembra tale solo da lontano?
No, la fonte di una nuova linfa vitale torna davvero a nutrire speranze e sentimenti del protagonista. Come nella vita vera, quando il cuore sembra ormai una sterpaglia rinsecchita, capita invece di ritrovarsi nella primavera emotiva.
E il cuore rinasce, pulsando sangue bollente.
Desiderio, intesa, silenzi e una nuova ritrovata complicità travolgeranno Angelo in un qualcosa di totalmente nuovo per lui.
Fra strazio e calore, questo romanzo dimostra quanta vita c’è oltre lo strappo del vuoto. Dando tanta, tantissima speranza a chi in quel baratro ci è finito davvero.
Se ti abbraccio non aver paura, di Fulvio Ervas
Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas è un romanzo che insegna a guardare il mondo da una prospettiva diversa. E che la normalità non è univoca e unica. Anzi: ha mille sfaccettature.
I protagonisti sono Franco e suo figlio Andrea.
Ad Andrea è stata diagnosticata una forma di autismo e per anni i due hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali.
Adesso è giunta l’ora di partire per un viaggio diverso, per una nuova meta. Anzi: senza meta e senza bussola.
Tagliano l'America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala.
Un viaggio che durerà tre mesi in cui la normalità è abolita. E così non si sa più chi è diverso.
Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Lui che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, come un tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.
Oltre alla favola di Pollicino, questo romanzo fa intravedere quella follia da Don Chisciotte, il cavaliere che vede mostri ma che in realtà ha davanti a sé mulini a vento.
E in questo caso il pazzo visionario si rivela essere il “normale” Franco. Mentre il fedele Sancho Panza (che sa che quelli sono solo mulini a vento ma segue comunque il proprio cavaliere) è Andrea.
Un meraviglioso romanzo che con tenerezza e delicatezza tratteggia una malattia che spesso viene vista ancora come qualcosa di strano e innominabile.
Un viaggio vero che diventa anche una catarsi interiore. Sia per i protagonisti sia per il lettore che vive assieme a loro un'avventura formativa.
Interno 11, di Concita Borrelli
Un maturo magistrato diventato anche affermato scrittore è in bilico tra due amori e in perenne discussione con se stesso.
La domanda della figlia Clotilde «Papà, hai un’altra?» dà il là a un monologo interiore del protagonista.
Ecco l’inizio di Interno 11 di Concita Borrelli, un romanzo che racconta la doppia vita e la scissione emotiva e mentale che ne consegue.
Da una parte c’è la moglie che rappresenta il passato, il presente e la certezza domestica.
Ma, come spesso accade, l’antica passione si è ormai trasformata nella routine quotidiana.
E allora? Come ancora più spesso accade, entra in gioco l’altra donna, giovane e vitale. Bella e passionale, da togliere il fiato. Una donna con cui vivere gioia pura, emozioni non filtrate, senza fare programmi, pagare bollette, crescere figli con preoccupazioni annesse.
La domanda della figlia - diretta, tagliente e inaspettata - porta il protagonista a farsi un esame di coscienza.
A intervallare il racconto, le lettere di Marina, una carcerata condannata a trent’anni per aver ucciso il marito.
Il magistrato ne accoglie la confessione e in cambio le suggerisce la lettura di un romanzo in cui lei possa rispecchiarsi e trovare conforto: L’amante di Lady Chatterley.
Concita Borrelli con Interno 11 offre al lettore un avvincente thriller che ha per sfondo Roma, scritto con la leggerezza di un romanzo di interludio ma che lentamente avviluppa in una lettura concentrica e vorticosa, che attrae a precipizio sugli abissi. Esattamente come accade ai personaggi.
Ghiaccio e argento, di Stina Jackson
Ghiaccio e argento è il romanzo d'esordio geniale di Stina Jackson.
Un giallo che riesce a ribaltare la prospettiva comune: la solitudine sembra preferibile alla compagnia. E una grande foresta appare più sicura di una casa che non si riesce ad abbandonare.
Sono ormai tre estati che Lelle, professione insegnante di liceo, trascorre ogni notte alla guida della sua auto.
Percorre in lungo e in largo gli oltre cinquecento chilometri della Via dell'Argento, la strada che serpeggia tra gli alberi dell'antica foresta nel Nord della Svezia, al confine con la Norvegia.
Sono tre anni che sua figlia è scomparsa, da qualche parte fra il ghiaccio e l'argento, lungo quell'autostrada che d'estate, sotto il sole di mezzanotte, sembra un nastro d'asfalto sulla luna.
Lelle ha soltanto l'estate per cercare sua figlia perché in autunno inizia l'anno scolastico e lui quindi deve tornare a lavoro.
Dall’altra parte del racconto c’è Meja, una ragazza di diciassette anni che viene dalla città ma sua madre l'ha costretta a trasferirsi a Glimmersträsk, un piccolo paesino lungo la Via dell'Argento.
Meja è sola e disperata. Finché non incontra qualcuno pronto a darle ciò che lei più anela: una nuova famiglia.
Con l'arrivo dell'autunno e la sparizione di un'altra ragazza, i destini di Lelle e Meja iniziano a intrecciarsi.
Stina Jackson dimostra un talento inaudito nel delineare i personaggi, con una minuzia di particolari che rende ogni sua figura vivida e iper-realistica. E il suo lavoro di scavo nell’animo più cupo degli esseri umani è qualcosa di pazzesco. Qualcosa che riesce a portare dritto nelle Catacombe del cuore.
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