I migliori libri da leggere a dicembre sono i migliori amici da tenersi stretti durante le vacanze natalizie.
Quando fuori fa freddo, magari nevica proprio, la voglia di un plaid di lana, di pantofole calde, di una tisana (drenante, quello sempre) e di un camino acceso è inversamente proporzionale al livello delle temperature.
Bassissime quest'ultime, altissima la voglia di starsene al caldo a legger un buon libro mentre un ceppo scoppietta, arso dal fuoco…
Sembra anche questo l’incipit di un romanzo e possiamo farlo diventare l’inizio del nostro personale romanzo dicembrino, quello che vedrà come co-protagonista delle nostre avventure natalizie un libro per evadere, per sognare di essere lontani dal cenone della vigilia, in cui c'è la zia che ci chiede come mai non siamo ancora sposate, la cugina che arriva incinta del terzo figlio quando noi non riusciamo nemmeno a stare dietro a un gatto, con il cugino che si presenta fresco di promozione quando noi siamo al massimo stagisti senior...
Dal thriller al noir, dal romanzo rosa al giallo, le nuove uscite in libreria più interessanti di questo mese toccano tutti i generi. E ce ne faranno vedere di tutti i colori, letteralmente e letterariamente.
**Tutte le nostre ultime selezioni sui nuovi libri da leggere**
Se volete tuffarvi in una storia mozzafiato piena di colpi di scena e inseguimenti, se volete sospirare d'amore abbracciate a un amante da pupille a forma di cuoricino oppure se volete calarvi nei panni di un investigatore privato e risolvere enigmi da giallo (ma soprattutto da rosso, sangue!), eccovi serviti i piatti forti del menù. Della serie: tacchino del 25 dicembre, scansati!
10 nuovi libri da leggere o regalare a Natale
(Continua sotto la foto)

La donna che scriveva Haiku di Seichō Matsumoto
Seichō Matsumoto è l'autore giapponese scomparso nel 1992 che esordì negli anni '40 con alcuni racconti storici, per poi passare dal 1955 al genere giallo.
Ha scritto più di trecento romanzi ed è considerato "il Simenon giapponese”, quindi se amate questo genere non potete farvi scappare La donna che scriveva.
Una raccolta che intreccia sei storie in cui questo maestro del giallo nipponico esplora i risvolti psicologici dell'omicidio. Come in un esperimento oulipien, Seichō Matsumoto ci racconta la stessa storia mostrandocela di volta in volta attraverso un punto di vista differente: dagli occhi dell'assassino, poi da quelli dell'investigatore così come da chi ne ha incrociato casualmente il cammino.
I protagonisti sono persone la cui vita sembra lontana dagli oscuri abissi del crimine. Ma scopriremo che si tratta solo di apparenza…
Un ricco commerciante, un attore di successo, un autore di romanzi a puntate, un impiegato di banca, una centralinista, il direttore di una rivista culturale sono tanto lontani nella vita quanto vicini nella morte.
Per ciascuno di loro ci sarà infatti un incontro fatale con una morte violenta, con tanto di vortice di emozioni in cui quella che è la proverbiale calma orientale, di stampo nipponico, non può che venire meno.
Pubblicati originariamente tra 1959 e 1965, i racconti di questa raccolta sono densi di atmosfera e costruiti con trame ingegnose e lucidissime: il cuore del mistero non è scoprire chi sia il colpevole ma come e perché il colpevole abbia ucciso.
Sullo sfondo c’è l’affascinante Sol Levante targato Dopoguerra, tra tecnologia all’avanguardia, fruscianti kimono, treni puntuali e cerimonie del tè.

Il tempo di tornare a casa di Matteo Bussola
Le esistenze che attraversano una stazione affollata sono innumerevoli. Così come innumerevoli sono i desideri, le paure, i dolori, le speranze che si celano dietro a quelle persone, dietro i volti di chi è in fila all'edicola o al bancone del bar.
Un groviglio di emozioni, di sentimenti e di aspettative.
C’è una donna che non deve partire ma che resta seduta lì, ad attendere con le borse della spesa ai piedi. C’è un padre che ha smarrito il figlio, un uomo che sta per separarsi dalla donna della sua vita. C’è un marito che vede un enorme coniglio accanto a sua moglie ogni volta che la guarda, poi una ragazza che riceve messaggi inattesi.
C’è il mistero indecifrabile di ogni incontro capace di farci cambiare strada e, accanto a quel mistero, c'è il più grande spauracchio per l’uomo: il terrore dell’abbandono, sempre in agguato.
Poi c’è uno scrittore con un buffo berretto giallo che si aggira fra i binari dopo aver perso il treno, impaziente di salire sul prossimo. Sa che alla fine del viaggio troverà la sua famiglia ad aspettarlo: “L’amore ha sempre a che fare con qualcuno in grado di riportarti a casa”.
“Ci sono persone che passano la maggior parte della vita ad aspettare. Aspettano l’amore giusto, il momento adatto, il mantenimento di una promessa, la conclusione di una sofferenza, la rimarginazione di una ferita. Attendono che qualcuno finalmente le veda. Poi un giorno, senza preavviso, si alzano in piedi tra la folla e decidono che è ora”.
Se queste parole fanno breccia nel vostro animo, Il tempo di tornare a casa è il romanzo che entro sera dovete posizionare sul vostro comodino, pronto all’uso.

L’uomo che voleva essere invisibile e altre storie insolite di Maurice Renard
Questo mese è ricco di raccolte di racconti così indissolubilmente legati tra loro da sembrare semmai romanzi in più parti.
Ed è così anche per L’uomo che voleva essere invisibile e altre storie insolite di Maurice Renard, anche se in verità si tratta di tre racconti separati con cui l'autore esplora generi letterari diversi, annoverabili sotto l’etichetta così in voga oggi di “science fiction”.
La grandezza di Renard è la capacità di ibridare tanti filoni fantastici diversi, restituendo un genere multiforme e originale che amalgama più ingredienti e stili narrativi.
Il primo dei tre racconti è L’uomo che voleva essere invisibile, la storia arguta e ironica di uno scienziato che sta cercando con tutto se stesso di scoprire una prodigiosa formula chimica. Il signor d’Oltremorte, un fisico gentiluomo mixa gotico e fantasy per narrare la tenebrosa e macabra vicenda dell’ultimo discendente di una nobile dinastia, osteggiato dalla popolazione locale in cui da secoli vive la sua stirpe. C’è poi La cantante, un racconto che conduce il lettore in una misteriosa terra di mezzo in cui non mancano affascinanti ambientazioni teatrali e richiami mitologici.
Se adorate la penna di Edgar Allan Poe e di Herbert George Wells, aggiungete pure alla lista di autori del cuore anche il nome di Maurice Renard.
Con questa sua raccolta, le vacanze dicembrine assumeranno i contorni di un mistero tutto da risolvere. Ma soprattutto assumeranno i contorni di un libro da godersi appieno.

La vita degli animali di Auður Ava Ólafsdóttir
Dýja è molto legata a sua zia Fífa. Grazie a lei, Dýja ha deciso di diventare ostetrica, facendo dello straordinario evento della nascita la sua missione.
Da qualche tempo occupa l’appartamento al centro di Reykjavík che Fífa le ha lasciato in eredità, tra mobili e oggetti che hanno i contorni dei ricordi.
Un giorno la ragazza trova in fondo a un vecchio armadio uno scatolone. Il misterioso contenuto darà un significato tutto nuovo alle ultime parole che la zia le ha rivolto sul letto di morte…
La zia Fífa era lei stessa un’ostetrica e per quasi mezzo secolo ha lavorato nel reparto maternità dell’ospedale di Reykjavík, lo stesso in cui lavora adesso Dýja. Qui Fífa, scomparsa da alcuni anni, è considerata un’istituzione, passata alla storia per i completini confezionati a maglia per ogni neonato, le deliziose torte allo sherry, le frasi enigmatiche sussurrate tra le culle.
Lo scatolone che sua nipote trova è pieno di fogli dattiloscritti. La vita degli animali, La verità sulla luce, La casualità: sono le tre sezioni dell’opera, in apparenza incompiuta, che Fífa ha redatto con il suo tipico stile bizzarro, scrivendo di nascita e morte, luce e tenebre, rapporti tra tutte le specie viventi.
Piú Dýja procede in questa lettura complicata, più le parole che Fífa le ha rivolto prima di morire si fanno chiare e il destino risplende di un nuovo significato.
L'autrice islandese più amata di tutto il mondo ci incanta ancora una volta, con un romanzo che porta luce; una luce abbagliante e magica come quella dell’aurora boreale tipica della sua terra. Un romanzo che parla della prima luce che vediamo, quella di quando veniamo al mondo. Una luce così abbagliante che dobbiamo abituarci a tollerarla per riuscire ad apprezzarla.

Paese dalle ombre lunghe di Hans Ruesch
Paese dalle ombre lunghe è un romanzo che porta il lettore fra gli inuit, gli eschimesi del Nord, in un luogo del pianeta oltre il quale non c’è quasi più pianeta.
Top of the World è infatti il titolo originale del libro, pubblicato nel 1950, letto da milioni di persone in tutto il mondo, con una celebre versione cinematografica nel 1960 che vede protagonista Anthony Quinn.
Il romanzo racconta la storia di Ernenek e Asiak, due inuit che vivono, si amano, diventano genitori e muoiono poco prima dell’arrivo della civiltà occidentale, in un “paradiso” primordiale in cui la legge che comanda è quella della natura. Una natura violenta che non risparmia nessuno e che rende quel “paradiso” più un inferno, semmai (ma senza il caldo stereotipato dell’inferno: qui infatti fa parecchio freddo).
“In quella zona la vita può solo essere carnivora. L’orso è la maggior preda dell’uomo. L’uomo è la maggior preda dell’orso. Qui, non si sa ancora quale dei due sia la perla del creato”.
Si dorme tutti insieme negli igloo, per ripararsi dalla furia del vento e dalla morsa del gelo.
La salvezza a queste latitudini della civiltà e del pianeta è non pensare al futuro più di quanto si pensi al passato, dice il narratore: si vive “in un presente eterno”. Un qui e ora, un hic et nunc che, nonostante ciò che l'uomo occidentale pensa, è la chiave della calma e della felicità.

Un uomo sottile di Pierpaolo Vettori
Il romanzo vincitore della V edizione del Premio Neri Pozza è costruito come se fossero scatole cinesi.
Il protagonista cerca un uomo che non ha mai visto e che da anni ormai è chiuso in un Istituto di cura a Venezia, colpito da una grave malattia degenerativa. Si tratta di un famoso scrittore, ridotto ormai a una vita assente, privo di memoria.
Il narratore lo cita con il suo acronimo, DDG. È Daniele Del Giudice, il famoso scrittore e giornalista italiano d’origini svizzere, del Canton Grigioni, che si è ammalato di Alzheimer ed è morto il 2 settembre 2021 a Venezia.
Pierpaolo Vettori si inoltra in un viaggio in cui andrà a domandare ai personaggi letterari inventati dall'autore di Atlante Occidentale la storia di quell'uomo, un uomo che sembra sparito nel nulla.
Ma il protagonista di Un uomo sottile non dialoga soltanto con i personaggi dei romanzi di DDG: il libro racconta in parallelo anche una storia privata, quella della malattia e della guarigione di sua moglie.

Grazie, è vintage! di Serena Autorino
Anche se di solito vi proponiamo soltanto romanzi, questo libro è un’eccezione per cui ci ringrazierete.
Un po' manuale, un po' diario, un po' romanzo, un po' tutto, Grazie, è vintage! è un vademecum per amanti di stile d’antan e gusto retrò con cui imparare a mettere insieme un guardaroba unico. Nel vero senso del termine. L’unicità, la non riproducibilità (che è ciò che decreta l’aura, per dirla à la Walter Benjamin) per quanto riguarda il vestiario ha infatti una sola chiave: darsi al vintage.
Comprare e vestire vintage significa creare, reinventare, esprimersi e dire chi siamo. Vuol dire individuare in un capo dei significati passati, presenti e futuri.
E, non da ultimo, ci rende consumatori consapevoli, che riducono l’impronta che il fast fashion lascia sul pianeta.
Serena Autorino ha una passione viscerale per il vintage, che è il filo conduttore dei contenuti che condivide sul suo blog, The Peter Pan Collar, e sui social dove si occupa di moda, lifestyle, beauty e travel.
Ai suoi lettori consiglia i mercatini da visitare ma anche come abbinare capi vintage e contemporanei.

Monsters. I miei vent'anni all'FBI a caccia di serial killer di Robert K. Ressler e Tom Shachtman
Se avete lo stomaco da letture strong e siete appassionate di storie macabre e cruente, allora il romanzo autobiografico di Robert K. Ressler è ciò che fa per voi.
Ressler è stato un agente dell'FBI e uno dei primi criminal profiler statunitensi, scomparso nel maggio del 2013.
Per vent'anni è entrato nella mente dei più pericolosi serial killer d'America. Ha studiato i loro comportamenti, li ha classificati e ha salvato centinaia di vite. In questo libro racconta tutto quello che ha scoperto.
Il mostro è davvero così lontano da ciascuno di noi? Il titolo di questo libro rimanda all’immaginario comune per cui chi uccide in maniera seriale, con efferatezza, non può che essere un mostro, un alieno, qualcosa di lontano dall'essere umano.
Tuttavia pagina dopo pagina questo stereotipo si sgretolerà, si arricchirà di nuove tinte per poi sbiadire.
Monsters è un racconto polifonico, un coro di voci che cerca di affrescare che cos’è che si agita nel lato buio dell'essere umano. Ritmo, suggestioni e intenti sono straordinari, come Ilaria Tuti sottolinea nella prefazione dell’edizione italiana.

Léon di Carlo Lucarelli
L'Iguana è scappato. Non parliamo di un animale scappato da un terrario ma del più feroce dei serial killer. E adesso si teme che la sua ossessione sia quella di vendicarsi della poliziotta che lo ha arrestato. Torna così Grazia Negro e, con lei, Simone, il ragazzo cieco di Almost Blue.
“In questo thriller ho cercato di mettere insieme tanti colpi di scena che si rincorrono e accavallano aumentando la tensione. C'è parecchia azione e si è sempre vicini all'orlo del burrone. Sono partito dall'idea che non abbiamo tesi precostituite e non esistono delle grammatiche definite, e scrivere un giallo è come ritrovarsi in un posto in cui usi tutte le lingue che conosci per farti capire”, ha dichiarato Lucarelli durante un'intervista a Il Mattino.
Siamo a Bologna, nell’Ospedale Maggiore. Grazia Negro è ancora stordita dall'anestesia per il cesareo eppure sorride. Finalmente è diventata quello che ha scoperto di voler essere: una madre.
Basta con le indagini, basta con i morti, basta con la caccia ai mostri. Finalmente è felice.
Ma c'è qualcosa che non va: un'infermiera le porta via la culla con le gemelle appena partorite, mentre un agente spinge il suo letto fuori dalla stanza.
L'Iguana, il pazzo assassino che anni prima aveva preso di mira gli studenti dell'università, è scomparso dalla struttura psichiatrica in cui era detenuto, lasciando due morti dietro di sé. Era stata Grazia a catturarlo. Per questo trasferiranno lei e le bambine in un luogo segreto. E condurranno lì anche Simone, il suo ex compagno, il giovane non vedente che l'aveva aiutata nell'indagine. Nessuna fra le persone coinvolte nel caso è al sicuro.
Se volete tremare come delle foglie grazie al genio di Lucarelli - maestro della paura di stampo nostrano - e nel frattempo godervi una fiction davvero godibilissima, Léon è il titolo che dovete segnarvi.

Lincoln Highway di Amor Towles
Quando è stato pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti questo libro è stato salutato come una nuova declinazione del grande romanzo americano, con i suoi eterni temi del viaggio e dell'avventura, della colpa e della redenzione, del riscatto e della speranza.
È giugno, siamo nel 1954 ed Emmett Watson torna a casa, accompagnato dal direttore della prigione. È un ragazzo che ha trascorso più di un anno tra le sbarre e adesso non vede l'ora di impacchettare le sue cose e quelle di Billy, il fratello di otto anni. Intende filarsela in Texas con la Studebaker azzurra del '48, che lo aspetta nel fienile.
Ma Billy ha un progetto diverso: vuole prendere la Lincoln Highway, la prima strada a percorrere l'America da una parte all'altra, e procedere in direzione di San Francisco, per arrivare il quattro di luglio, il giorno di un grande spettacolo di fuochi d'artificio.
Proprio in quella data Billy è certo che incontrerà sua madre, che se ne è andata via da un pezzo.
Si scoprirà che il direttore della prigione non ha trasportato soltanto Emmett da Salina a Morgen: nascosti nel bagagliaio dell'auto ci sono altri due detenuti del carcere minorile di Salina.
Sono Duchessa e Woolly, intenzionati a salire a bordo della Studebaker azzurra di Emmett per prendere la direzione opposta, verso New York, dove devono cercare un bottino da centocinquantamila dollari.
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