La "casa" preziosa che non avevo mai pensato di assicurare
Licia Soncini ha 62 anni ed è la fondatrice di una società di lobbying. Fin da quando era bambina impara a guadagnare per obiettivi specifici: stira le camicie per conto della mamma, imbianca il soffitto per conto del papà e con i soldi ricevuti in cambio compra i regali agli amici o esce fuori a cena.
Dopo la laurea in antropologia, Licia viene assunta nelle Relazioni istituzionali di Ferruzzi Montedison. Nel 1992, però, Tangentopoli polverizza il gruppo e lei viene licenziata. A 30 anni, si ritrova a ricominciare da zero. Ed è lì che pensa di continuare a occuparsi di relazioni istituzionali, prima come freelance, poi con altri soci. «Abbiamo cominciato a guadagnare bene da subito. E quindi io ho perso il filo che mi aveva portata fino a lì: ho cominciato ad aver più soldi di quelli che mi servivano».
Da quel momento in poi, e per i successivi trent’anni, i soldi escono dall’orizzonte dei pensieri e delle preoccupazioni di Licia, a tal punto da perdere ogni “contatto” emotivo con il denaro: preferisce vivere senza mai porsi un dubbio economico, tra viaggi da favola, cene in capitali europee organizzate all’ultimo minuto e un tenore di vita molto alto.
«C’era mio padre che diceva: “Guadagni troppo. Devi indebitarti, così mantieni il contatto con la realtà e leghi il tuo guadagno a un obiettivo”. Io però avevo paura». Quando finalmente si decide, lo fa per comprare casa.
Ma non un appartamento qualsiasi. «È la casa dei miei genitori che io ho comprato dai miei fratelli, piena di tutte le cose di una vita». Eppure, nonostante il grande valore emotivo di quell’immobile, Licia non pensa mai di proteggerlo. «Quella casa per me è importantissima, anche perché è dove tutti i miei fratelli vengono a Natale e dove facciamo le riunioni di famiglia. L’ho presa proprio con l’idea di dare continuità alla nostra storia. Assicurarla sarebbe stato il minimo; eppure, non ci ho pensato», racconta.
Sarà poi una conversazione con un amico, e una grave malattia, a farle cambiare atteggiamento nei confronti del denaro e stipulare polizze per mettersi al sicuro.
*CO-FONDATRICE DI RAME, RAMEPLATFORM.COM
Tre domande sull’assicurazione sull’abitazione*
Che cosa vuol dire “assicurare casa”?
«Significa mettersi al riparo dagli eventi imprevisti che potrebbero danneggiare la propria abitazione, ma non solo. Per esempio, un danno al tetto provocato da una grandinata, un allagamento che può rovinare l’appartamento dell’inquilino del piano di sotto, un corto circuito che danneggia le pareti o i mobili. Le polizze casa includono queste e tante altre protezioni, per esempio contro i furti, la responsabilità civile del capo famiglia che copre i danni causati a terzi anche dagli altri componenti della famiglia (la classica pallonata del bambino che rompe il vetro del vicino), persino i rischi informatici, o il servizio di assistenza 24 ore al giorno da parte di tecnici specializzati in caso di emergenza».
È vero che conviene fare una polizza casa solo se si abiti in un immobile vecchio?
«No. Per questo è utile cercare un prodotto assicurativo che risponda ai propri bisogni, come un abito della giusta taglia. Prima di assicurarsi è buona norma fare una mappatura dei propri rischi, per esempio verificare lo stato degli impianti e dello stabile, la reale esposizione a fenomeni meteo estremi, come trombe d’aria e grandinate, i rischi legati alla composizione della famiglia (Ci sono figli? Animali?) e la presenza di altre polizze assicurative. In questo modo si possono scegliere le coperture davvero utili. Ricordiamoci che si può fare se si è in affitto o se si ha una casa da affittare».
Che differenza c’è tra la polizza casa e quella che stipuliamo con il mutuo?
«La polizza che invece stipuliamo quando accendiamo un mutuo e che resta in vigore per tutta la durata del finanziamento ha lo scopo di proteggere l’immobile da determinati eventi gravi, generalmente incendi, scoppi, esplosioni. Se si verifica uno di questi grandi eventi, l’assicurazione indennizza direttamente l’istituto che ha concesso il mutuo. Questo tipo di assicurazione non interviene, per esempio, se causiamo un danno al vicino o se una grandinata danneggia il balcone».
*Risponde Franca Salerno, Consulente Assicurativa e Finanziaria di Alleanza Assicurazioni
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