Stefano Rosa Uliana racconta la nascita del Museo Calligaris
Per raccontare una bella storia del design italiano nasce il Museo Calligaris, un’azienda che ha reso famoso il distretto friulano specializzato nella produzione delle sedie. È dedicato ai suoi prodotti esportati nel mondo, ma anche a tutte le donne e gli uomini che hanno reso possibile questo successo. «In questi mesi difficili di lockdown, stando molto in casa abbiamo riscoperto l’importanza di curarla di più: anche da questa riflessione nasce l’idea del museo», ci ha detto Stefano Rosa Uliana, amministratore delegato di Calligaris.
Abiteremo in case che ci renderanno migliori?
«Credo di sì. Abbiamo rallentato la frenesia della quotidianità, viaggiamo meno, ma soprattutto abbiamo più tempo per riflettere. Il divano è stato il protagonista di questo periodo, simbolo di una domesticità protetta che ha riunito la famiglia. È tra i nostri pezzi più venduti».
Come è nata l’idea del museo?
«Fra tre anni festeggeremo il nostro centenario e vogliamo rappresentare al meglio tutti i progetti realizzati e quelli che abbiamo in programma. Grazie alla memoria storica della famiglia abbiamo raccolto documenti, foto, prodotti. L’azienda nasce nel 1923 a Manzano, come piccolo laboratorio artigianale fondato da Antonio Calligaris per la produzione della sedia Marocca, struttura in legno e seduta impagliata, tipica della zona, da cui
è partito tutto. Durante il lockdown abbiamo avuto il tempo di perfezionare il progetto».
Investite molto anche in sostenibilità?
«Produciamo in Croazia, dove abbiamo uno stabilimento di cui siamo molto fieri perché dal 2006 lavora il legno con certificazione FSC, che attesta la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati, ma la parte principale è realizzata in Italia, in un raggio di 100 km da Udine. Stiamo lavorando su materiali ecosostenibili con costi accettabili: è la sfida del futuro».
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