Mila Kunis: «Non credo nella vendetta»
Nel nuovo film da protagonista è una spia che viene lasciata dal fidanzato con un messaggio su WhatsApp. Nella vita, invece, è la moglie felice della star Ashton Kutcher. A Grazia l’attrice Mila Kunis mostra il suo lato più intimo e racconta come abbia capito che per lei, in coppia, avere sempre ragione non è importante
Di questi tempi le donne hanno bisogno di provare che valgono, per questo devono tenere tutta la situazione sotto controllo». Esordisce così l’attrice Mila Kunis, 34 anni, di origine ucraina ma naturalizzata americana, quando la incontro a New York.
L’occasione del nostro appuntamento al Langham Hotel è la promozione dell’ultimo film che la vede protagonista, insieme con un cast composto da Kate McKinnon, Justin Theroux e Gillian Anderson: Il tuo ex non muore mai, nelle sale dall’8 agosto. Parte come un dramma d’amore e si trasforma in una spy story divertente e ricca di suspense. Un genere, quello della commedia, che alla signora Kutcher (ha sposato l’attore Ashton Kutcher, 40 anni, nel 2015, ndr) riesce bene: l’abbiamo vista in Bad Moms - Mamme molto cattive, uno e due, e prima in Amici di letto, Ted, e anche in Il cigno nero di Darren Aronofsky, per cui ha ricevuto la candidatura ai Golden Globe come miglior attrice non protagonista.
Il tuo ex non muore mai è una commedia divertente. Che cosa le ha lasciato quest’esperienza?
«L’amicizia con Kate McKinnon. Volevo lavorare con lei, è un grande personaggio, è stata la prima comica del celebre show della NBC Saturday Night Live a dichiarare la propria omosessualità, ero una sua fan: è brillante, divertente e intelligente. Non succede spesso di scoprire che gli artisti che ammiri siano proprio come te li immagini. Kate ha superato le aspettative».
Nel film siete due spie, ma soprattutto due donne forti. È un messaggio importante da dare oggi?
«I nostri due personaggi sono grandi amiche e diventano spie per caso. È questo che rende il film diverso. Quanto al ruolo, cerco sempre personaggi realistici, ma anche modelli positivi. Di questo film mi hanno colpito il copione divertente e le due protagoniste, toste».
Secondo lei il cinema è pronto per un agente 007, un James Bond, donna?
«Non vedo perché no».
Però nessuno lo ha ancora fatto.
«Non significa che non possa succedere. Magari accadrà presto. Charlize Theron sarebbe perfetta per il ruolo, secondo me».
Audrey, il suo personaggio, è una 30enne che viene ingannata e non sa che l’ex fidanzato è una spia. È mai stata vittima di bugie in amore?
«Certo, come tutti. Abbiamo la tendenza a farci illusioni e, quanto più ci si aspetta dall’altro, tanto più si può rimanere delusi».
Nella storia Audrey viene scaricata dal fidanzato. Se capitasse a lei, si vendicherebbe?
«Non credo nella vendetta».
Non le è mai successo? Nemmeno alle scuole superiori?
«A quell’età ero già impegnata a lavorare (ha avuto i primi ruoli di rilievo a 14 anni, ndr).
Ora però sembra proprio aver trovato la felicità: come concilia carriera e vita privata?
«Quando abbiamo deciso di formare una famiglia, Ashton e io ci siamo ripromessi che non saremmo stati lontani. Viviamo a West Hollywood. In questo periodo Ashton è sul set della serie Netflix The Ranch a Los Angeles, poco distante da casa. Quando mi succede di girare in Paesi lontani, viaggiamo come una tribù. Ho costretto tutti a trasferirsi per Il tuo ex non muore mai (girato in Europa, ndr), Ashton faceva il “mammo” di giorno e di notte lavorava per il suo fondo di investimento (investe in imprese high-tech, ndr)».
E quando siete in vacanza? Meglio resort di lusso o mete avventurose?
«Amo fare viaggi economici, con lo zaino in spalla. Mi piace partire senza meta».
Anche ora che ha due figli (Wyatt Isabelle, 3 anni, e Dimitri Portwood, 1, ndr)?
«Adesso non si può. Ash (abbreviazione con cui chiama il marito, ndr) e io ci scherziamo. Prima partivamo quasi senza bagaglio e adesso abbiamo una valigia piena di pannolini».
Che cosa ha imparato da quando è diventata mamma?
«A esercitare la pazienza. Con i miei figli non urlo mai, mentre con le altre persone mi capita di alzare la voce, reagisco subito, ma ora sto imparando a non farlo».
Il film è stato diretto da Susanna Fogel: una regista donna è più comprensiva di un uomo?
«L’ho incontrata due volte prima di accettare la parte, avevo molti dubbi, perché le riprese mi avrebbero portato via da Los Angeles per sei mesi. Ne abbiamo parlato e Susanna è stata dolcissima, ha capito che i miei dubbi venivano dal fatto di avere un neonato».
Secondo lei oggi ci sono più possibilità per le registe?
«Ci saranno, se continueranno a realizzare film di successo. L’industria cinematografica si basa sul profitto, agli Studios non interessa che il regista sia uomo o donna: guarda gli incassi».
Stavolta i suoi colleghi di set sono Justin Theroux e Sam Heughan. Chi sceglierebbe tra i due nella vita?
«Mio marito»
Si dice che per sposarsi si debba incontrare la persona giusta al momento giusto. È stato così per Ashton e per lei?
«Sì. Il tempismo è tutto, che si parli di carriera o di amore. Ci sono momenti che si possono controllare, altri non si possono nemmeno prevedere, ma è questo il bello. La mia vita è stata, in parte, un insieme di casi fortuiti».
Come gestite i piccoli contrattempi quotidiani?
«Ashton è un uomo intelligente. Da lui ho imparato che non è necessario avere sempre ragione e che a volte non vale la pena discutere. Mi tranquillizza con il suo: “Tesoro, non ci sono problemi”. E io mi fido».
Lavorerà ancora con suo marito?
«Non ora, l’abbiamo fatto e mai dire mai, però è certo che non succederà a breve. Ne riparliamo tra 15 anni perché adesso abbiamo i bambini da crescere. Altrimenti, chi se ne prende cura?».
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