Victoria Beckham cerca un'assistente personale. Requisito fondamentale: la riservatezza. Ecco chi può lavorare per Posh Spice e come candidarsi
Victoria Beckham assume. Se siete in cerca di lavoro e sognate di vivere a Londra (o anche solo di ritrovarvi David Beckham che passeggia per i corridoi del vostro ufficio) questa è l’offerta che fa per voi.
L’ex Posh Spice, infatti, è in cerca di un assistente personale, come si legge sull’annuncio pubblicato su LinkedIn.
Se credete che fare l’assistente sia un mestiere semplice e alla portata di tutti, vi sbagliate. La figura richiesta deve rispondere a criteri e attitudini ben definite.
Ecco chi può candidarsi e come.
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L’annuncio su LinkedIn
Victoria Beckham è alla ricerca di un assistente personale per il suo CEO Ralph Toledano, ex capo di Chloe.
La figura richiesta deve avere spiccate doti organizzative e soprattutto amministrative.
Il suo lavoro consisterà nel gestire e compilare tutta una serie di documenti, oltre a dover gestire e organizzare i viaggi dell’amministratore delegato e dell’alto management dell’azienda.
Le richieste di Victoria Beckham
Avendo a che fare con rendiconti, bilanci finanziari, atti amministrativi e comunicazioni da e per il CEO, all’assistente in questione è richiesto più volte nel corso dell’annuncio di essere in grado di tenere un basso profilo e di mantenere altissimi livelli di riservatezza e gestione delle informazioni.
Specie perché trattandosi dell’azienda di Vistoria Beckham il gossip può essere sempre dietro l’angolo.
La rivoluzione dell’azienda di Victoria Beckham
L’annuncio sulla ricerca di una nuova figura professionale arriva dopo che il The Mail On Sunday aveva rivelato che l’azienda della star lascerà a casa diversi lavoratori.
Si tratta di circa 60 persone che verranno licenziate per via della revisione operata dai consulenti della Neo Investment Partners, società che è entrata come finanziatrice per coprire il buco della Victoria Beckham Ltd, che lo scorso anno ha avuto perdite per 8,5 milioni di sterline.
La polemica sui licenziamenti
A scatenare l’ira dei lavoratori è stato anche il modo in cui è avvenuta la comunicazione.
Stando a quanto rivelato dal magazine britannico, Victoria non si è fatta vedere in azienda quando la bomba è esplosa, ma ha intascato circa 700mila sterline a fine anno.
«Non l’ha gestita bene e lo staff è furioso», spiega una fonte.
«Se la prende con i consulenti invece di pensare alle sue responsabilità.
Il punto è che non sa cosa sta facendo e per questo gli investitori hanno deciso di intervenire. La rabbia sta montando anche perché lo staff sa perfettamente quanto guadagna lei dall’azienda».
Lo stato di salute dell’azienda
I consulenti non ci stanno a fare la parte dei cattivi e per questo hanno spiegato che il business model messo in atto dall’ex Spice Girl era insostenibile.
Un portavoce dell’azienda ha tenuto a precisare che «Il board si è concentrato nel riportare la società a un livello di profittabilità.
La struttura è stata rivista nella giusta ottica, in linea con i target finanziari e tenendo in considerazione lo staff».
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