Harry Potter diventa materia di studio all'università grazie all'idea è di un professore che vuole aiutare i suoi studenti a sviluppare il pensiero creativo
È tutto magicamente vero.
Da oggi si può studiare Harry Pottter all'università.
Purtroppo non a Hogwarts, ma in una delle migliori università di legge indiana, la Kolkata’s National University of Juridical Sciences, che sta adottando metodi insoliti per istruire la prossima generazione di avvocati.
Il corso, intitolato "An interface between Fantasy Fiction Literature and Law: Special focus on Rowling's Potterverse" (La connesione tra letteratura fantasy e legge: focus speciale sulla storia di Harry Potter firmata J.K. Rowling), intende rinnovare il curriculum della prestigioss scuola di legge, aggiungendo parallelismi tra situazioni della vita reale e aspetti legali al mondo magico della fiction.
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Cosa si studia?
Il corso prevede un totale di 45 ore di insegnamento basato sulla discussione tra professore e alunni, ed è offerto solo agli studenti senior dell'università. A poche ore dalla notizia, il corso aveva già raggiunto la sua capacità massima di 40 studenti.
Le lezioni che questo modulo propone hanno l'obiettivo di includere il confronto dei diritti sociali e di classe in India con la schiavitù degli elfi domestici e l'emarginazione dei licantropi nella serie fantasy più famosa di sempre.
Il curriculum comprende anche il Quidditch e lezioni sulle leggi legate allo sport a Hogwarts, ma anche lo stato di diritto in una società magica, i processi Wizengamot e l'innocenza di Sirius Black.
Perché questo corso
Il professor Shouvik Kumar Guha, ideatore del corso, ha detto: «Non è altro che un esperimento per incoraggiare il pensiero creativo».
E ancora: «Nel sistema universitario attuale, indottriniamo semplicemente gli studenti spiegando loro le leggi così come sono, ma con questo corso vogliamo verificare se saranno in grado di applicare le leggi preesistenti a situazioni che non si sono mai verificate prima».
«Studiare Harry Potter dà anche la possibilità di analizzare tanti esempi di come i media siano sovvertiti dalle istituzioni politiche nei libri, e quindi vedere parallelismi con il mondo reale».
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