Blake Lively e Justin Baldoni: nuovi retroscena (e colpi di scena)


La questione legale tra Blake Lively e Justin Baldoni è tornata (di nuovo) in prima pagina.
I due attori, protagonisti di It Ends With Us, continuano a essere al centro di una saga che sembra non avere fine.
Il conflitto tra i due è ormai aperto, e si arricchisce di nuovi sviluppi ogni giorno.
Da una parte, abbiamo Baldoni che lotta per proteggere la sua visione artistica e il suo ruolo da regista. Dall'altra, Lively, che sembra aver voluto prendere il controllo creativo del progetto. Le accuse di molestie, il dispendio eccessivo di risorse per soddisfare le sue richieste, e la creazione di una narrativa alternativa alla visione di Baldoni rendono questa storia uno degli scandali più discussi del cinema recente.
Ma qual è la verità dietro questa faida? Blake Lively e Justin Baldoni riusciranno a superare le loro divergenze e a risolvere la questione, oppure il conflitto diventerà sempre più acceso?
Quello che è certo è che le vicende legali e personali dei due attori continuano a tenerci col fiato sospeso. Soprattutto dati i nuovi retroscena della vicenda.
**Breve riassunto della battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni**
(Continua sotto la foto)

Nuovi retroscena della battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni
Nel cuore della disputa legale che sta scuotendo Hollywood, Justin Baldoni ha recentemente lanciato un sito web in cui ha condiviso dettagli inquietanti riguardo alla sua causa per diffamazione da 400 milioni di dollari contro Blake Lively e suo marito, Ryan Reynolds.
Baldoni accusa i due di aver tentato di "dirottare" il film, creando una narrazione completamente diversa da quella da lui immaginata.
"Tollerare un anno e mezzo di comportamenti difficili rimanendo sempre educato e professionale non ha offerto [a Baldoni] alcuna protezione" ha dichiarato il suo avvocato, Bryan Freedman, ribadendo la posizione dell’attore riguardo l’interferenza dei Lively e Reynolds nella produzione.
Ma c’è di più. L’ampliamento della causa include anche una serie di messaggi privati, che rivelano un'intensa relazione di lavoro tra i due attori.
Fino a un certo punto, infatti, Blake Lively e Justin Baldoni sembravano andare d’accordo: "Si scrivevano quasi ogni giorno, condividevano battute e storie personali" si legge nella denuncia. Ma le cose sono rapidamente cambiate, passando dalle risate e dai complimenti alle accuse e alle liti interne.
Le controversie sul guardaroba
Ad alimentare la tensione su il set di It Ends With Us è stata la questione budget. In particolare il budget riservato al guardaroba.
Il budget iniziale per il guardaroba del film, fissato a 185.000 dollari, ha subito un incremento di ben 430.000 dollari, causato, si dice, dalle esigenti richieste di Blake Lively.
"A causa dei cambiamenti creativi, hanno dovuto rifare l’intero guardaroba per Blake", si legge in un’email allegata alla causa.
La questione è diventata così infuocata che, secondo le fonti, Blake Lively avrebbe persino inviato centinaia di immagini di abiti al designer del film, continuando a modificare il suo look fino a tarda notte. Il risultato? Un budget del guardaroba che ha quasi triplicato quello inizialmente previsto.
A tutto ciò si aggiungono le accuse che l’attrice avrebbe ignorato i consigli dei produttori, imponendo uno stile troppo lussuoso e fuori luogo per una fiorista, il ruolo che interpretava nel film.
Le accuse di molestie sessuali
Tutta questa faccenda è iniziata quando Blake Lively ha accusato Justin Baldoni di molestie sessuali, oltre alle accuse di aver creato un ambiente lavorativo tossico.
A dicembre, infatti, l’attrice ha intentato una causa contro il collega, il suo studio Wayfarer e i suoi ex rappresentanti PR, accusando Baldoni di averla molestata sul set.
Justin Baldoni ha negato immediatamente le accuse e ha risposto con una causa da 250 milioni di dollari contro il New York Times, accusando il giornale di aver alimentato una campagna diffamatoria contro di lui.
Ora, secondo nuove indiscrezioni, sembrerebbe che fosse la stessa Blake Lively a non voler incontrare il coordinatore dell’intimità, figura fondamentale per la gestione delle scene intime nel film.
Secondo il regista del film, Justin Baldoni, di fronte alla necessità di lavorare su scene particolarmente delicate, avrebbe dovuto occuparsi personalmente delle problematiche legate a queste scene, senza il supporto di Lively, che rifiutava di confrontarsi con il coordinatore.
La denuncia di Baldoni afferma che questi incontri avvenivano "spesso, su insistenza di Lively, a casa sua" (di Blake), alimentando sospetti e polemiche.
Il team legale dell’attore avrebbe supportato tali affermazioni presentando in tribunale una serie di screenshot di messaggi con i produttori e con la stessa Blake Lively sul tema.
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