Dalla mascherina da notte di Colazione da Tiffany alla parrucca rosa di Lost In Traslation: gli oggetti cult dei vecchi film che abbiamo adorato
Il fascino di un film non lo fanno solo attori, sceneggiatori e registi: gran parte del plauso a fine pellicola andrebbe a quello che in gergo si chiama “trova-robe”, una figura cardine della cinematografia che si preoccupa di ricreare situazioni e scenari servendosi degli oggetti.
Oggetti talmente azzeccati e forti che spesso diventano protagonisti dell'intera scena e rimangono nella memoria cinematografica e storica.
Proprio loro, gli oggetti (che chiamiamo loro e non "essi" in quanto animati eccome, soprattutto nei film che andremo a vedere) spesso sono i veri protagonisti di una scena, talvolta addirittura dell’intero film.
I nostri preferiti in assoluto? Eccoli. In rigoroso ordine sparso.
(Continua dopo la foto)

La mascherina da notte di Colazione da Tiffany
Quanto daremmo per un sonnellino coccolate dalla mascherina che indossò Audrey Hepburn nel titolo più chic della sua filmografia?

Il telefono a forma di hamburger di Juno
Molto più pop e easy è invece il telefono di Juno. Impossibile non averlo notato, soprattutto se si è più voraci di Poldo in materia di panini: si tratta del divertentissimo telefono che riproduce un hamburger imbottito.
Una chicca per veri palati hipster!

La parrucca rosa di Lost In Traslation
A braccetto del trova-robe di Wes Anderson ci va quello che lavora con Sofia Coppola.
Anche nel caso della regista femminile tra le più famose e interessanti di oggi, infatti, ogni oggetto non è mai inserito a caso in una scena.
Dai pasticcini color confetto - in pieno stile macaron di Ladurée - che rendono ancora più succulento il film Marie Antoinette al vestiario rétro delle protagoniste de Il giardino delle vergini suicide, ogni piccolo dettaglio che orna il mondo di Sofia ci rende la pupilla a forma di cuoricino.
Tra le chicche più ambite, la parrucca con il caschetto rosa shocking indossata da Scarlett Johansson in Lost In Translation è di certo in testa alla lista.

La sveglia di Ricomincio da capo
Benché a mano a mano che si prosegue con la visione del film cult con Bill Murray si incomincia a odiarla almeno quanto la odia lui, la sveglia di Ricomincio da capo è un cult object mica da poco.
In questo caso è davvero un oggetto se non proprio protagonista almeno co-protagonista.
Come un metronomo assillante e martellante, dà il ritmo al film e ne sottolinea lo svolgimento in loop.

Il nano da giardino de Il favoloso mondo di Amélie
Se c’è un film che anima gli oggetti che lo abitano, quello è Il favoloso mondo di Amélie, con un product placement così ben fatto da invogliare chiunque a uscire appena dopo i titoli di coda alla ricerca di un nano da giardino.
Poter avere proprio quello del padre di Amélie sarebbe un sogno.

Il van giallo di Little Miss Sunshine
Per la vacanza on the road della vita, il van giallo della Volkswagen che si rivela protagonista tanto quanto la famiglia Hoover di uno dei gioiellino cinematografici più belli del Nuovo Millennio sarebbe il top.
Stiamo parlando del mezzo di trasporto con cui la stramba (e adorabile) family della piccola Olive la porterà a inseguire il suo sogno, quello di partecipare a un concorso di bellezza.

La macchina fotografica vintage di Richie Tenenbaum
Di Richie Tenenbaum tutto ci fa impazzire, dal guardaroba agli adorabili corredi da tennis.
Tra le tante cosine troppo carine che questo personaggio maneggia (a parte la lametta del rasoio, ecco), la fotocamera vintage ci piace assai.

La macchina da scrivere di Shining
Un’altra pellicola che vanta un numero cospicuo di oggetti cult e bellissimi è Shining.
La macchina da scrivere Adler con cui Jack sta tentando di scrivere il suo romanzo è uno degli oggetti top a cui un collezionista di memorabilia potrebbe ambire.

Il portachiavi della Pussy Wagon di Kill Bill Vol. 1
Del portachiavi della Pussy Wagon di Buck esistono tante riproduzioni in vendita ma quello che vorremmo è l’originale.
Proprio il portachiavi tenuto in mano da Uma Thurman in Kill Bill Vol. 1 dopo aver massacrato Buck, il misogino stupratore.

Il giradischi di Moonrise Kingdom
C’è qualche oggetto del film Moonrise Kingdom che non vorremmo avere?
In generale, sono pochi gli oggetti usati nell’epica di Wes Anderson che non fanno gola al gentil sesso: dalle valigie gialle rétro agli abitini svasati con colletto targato Sixties, tutto ciò che esce dalla mente (e poi dal guardaroba di scena) delle pellicole di Anderson è un tassello di favola pura.
Tra le tante cosine adorabili di Moonrise Kingdom, il giradischi portatile di Suzy esercita un fascino incredibile su di noi. Ma anche le francesine bianche e nere parcheggiate sulla spiaggia assieme al binocolo e al mangianastri ci fanno sospirare!
© Riproduzione riservata