I segreti del guardaroba vintage di Clara
Clara Andrea Racz si muove tra mercatini, bancarelle e negozietti d'altri tempi per trovare i capi che diventeranno veri e propri must have del suo guardaroba.
Leggete l'intervista e sfogliate la gallery per scoprire come il vintage possa diventare una valida economica (ed ecologica!) alternativa al solito shopping.
Clara gallery vintage
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Come è nata la tua passione per il vintage?
La mia passione per il vintage è quasi innata. Ricordo che fin da ragazza andavo nei negozi dell'usato, o nei mercatini delle parrocchie, dove cercavo e spesso trovavo cose meravigliose a prezzi veramente bassi. Ho cominciato molto presto a scegliere i miei vestiti da sola, grazie anche alla nonna che mi ha sempre elargito buone mance. Diciamo che a quei tempi era più per necessità perché nel mio paese, la Romania, non si trovava null'altro. Poi è arrivato il boom degli anni ’90, la gente voleva solo cose nuove e pian piano questi posti, fonte di ispirazione e soddisfazione, sono spariti. Fortunatamente ho avuto modo di ritrovare l’amore per il vintage da quando ho iniziato, grazie al mio lavoro di modella, a viaggiare per il mondo. Ho scoperto che anche all'estero esisteva una grande cultura del vintage oltre che dell'usato. Parigi, Tokyo e New York, sono alcuni dei miei posti preferiti per scovare pezzi unici.
Che cosa ha in più di un capo nuovo un capo vintage?
Nel vintage si possono trovare pezzi unici, ricercati e di qualità molto superiore a quella dei capi che si trovano oggi nei negozi. A volte, scegliendo con attenzione e nei posto giusti, si può acquistare a cifre più che convenienti. Un’altra chiave di lettura è quella della ricerca. La globalizzazione e il sistema moda ci costringono spesso a seguire quanto già deciso, pianificato. Con il vintage siamo ancora noi i protagonisti, siamo ancora noi a decidere cosa e perché. Siamo in grado quindi di creare una tendenza in autonomia che spesso influenza anche chi ci guarda. Non ultimo, la sostenibilità: dobbiamo pensare anche all'ambiente e anche in questo modo possiamo dare un nostro piccolo contributo.
Quali sono i tuoi posti preferiti per fare acquisti di questo tipo?
Spesso vado nei mercatini dell'usato. In Italia purtroppo questa cultura non è ancora molto diffusa, ma si possono sempre trovare cose carine. All'estero invece oltre ai mercatini ci sono anche tantissimi negozi di ricerca. Anche se cerco di evitare i negozi dove questa ricerca, che amo fare personalmente, è in sostanza già fatta. A me piace andare anche in quelli molto incasinati, dove la roba è tutta sotto sopra ed è molto più divertente scovare capi che fanno al caso proprio da soli. Se dovessi consigliare dei posti a Milano direi i negozietti in corso di Porta Ticinese e quelli sui Navigli. Non voglio parlare di uno in modo particolare, in ognuno di questi si possono trovare cose molto interessanti.
Esistono negozi di vintage online di cui fidarsi?
A dire la verità non compro molto online, a me piace vedere, toccare i tessuti, e se c’è la possibilità, anche provare le cose. Sono un po' vecchia maniera.
Vai anche alle fiere del vintage?
Ogni tanto sì. Anche se non credo si trovino le occasioni migliori. In questi casi cerco di studiare come si muovono gli altri o cosa propongono. Come dicevo, la ricerca preferisco farla io.
Come si riconosce un capo vintage autentico?
Un articolo per essere definito vintage deve avere almeno vent'anni, si può riconoscere dai tessuti, che sono di ottima qualità, dalle stampe e dalle rifiniture come le cerniere. Poi ci sono anche le cuciture e le etichette da controllare laddove siano presenti. Qualche buon libro o internet sono utili per verificare i dettagli di ciò che acquistiamo. In ogni caso ricerco e acquisto anche prodotti più recenti, definibili usato o seconda mano.
Hai mai trovato veri e propri "tesori nascosti"?
Purtroppo ancora no, ma finché c'è vita c'è speranza!
Hai mai pensato di creare un negozio vintage?
Sinceramente ci penso molto spesso, ho iniziato da poco a vendere alcune cose su Depop , l’applicazione per vendere e acquistare direttamente dal cellulare tra privati. Ma mi rendo conto che un negozio sarebbe molto più affascinante. Attualmente, oltre alla piccola attività di scambio tramite Depop, sto offrendo consulenza sul tema vintage a designer, fotografi e stylist.
Una volta acquistato un capo vintage, che routine hai?
Ovviamente lo lavo, alcune cose le porto in tintoria. Se necessario faccio qualche aggiustamento verificando cuciture e chiusure.
Le borse, una volta pulite, le tengo come sono, perché mi piace proprio il fatto che siano vissute.
Quali sono i capi vintage che non passano mai di moda?
I classici, come il trench, il cappotto cammello, il gessato, la camicia bianca, molto raffinata e chic, un bel blazer, il tartan e l'immancabile classico jeans a vita alta.
Che suggerimento daresti alle lettrici che non hanno mai acquistato qualcosa di vintage e vorrebbero cominciare?
Vestire vintage può essere una cosa molto divertente, ma non significa necessariamente indossare solo vintage da capo a piedi. Il giusto equilibrio tra nuovo e usato garantisce i risultati migliori e consente a chi non è avvezzo a raggiungere un buon livello pian piano. A volte basta un semplice accessorio vintage per rendere un outfit magico. Non si deve avere paura di osare ma allo stesso tempo non bisogna neanche esagerare. La cosa più importante è cercare sempre di sentirsi a proprio agio.
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