Fotogallery Valentino: racconto della sfilata SS 2014
...
Magica, indimenticabile, da brivido. La collezione SS 2014 di Valentino ha stregato i fashion insider. Ecco cosa ne pensa la nostra fashion editor
Alcuni stilisti hanno la capacità di fondere ispirazioni che all'apparenza non hanno nulla a che vedere le une con le altre fino a creare sulla passerella un qualcosa di magicamente coerente e unico. Non sempre il gioco funziona, a volte le stesse idee nel concreto risultano tutt'altro che buone e quel che ne viene fuori è solo confusione e fastidio. Oggi, nell'infuocata sala delle Tuileries parigine, grazie alla sfilata primavera-estate 2014 di Valentino, abbiamo assistito al perfetto compimento di quella stessa magia.
Già dalle prime note della Casta Diva un brivido percorre il pubblico, ipnotizzato dai decori di una mantella profilata con frange, dai dettagli in oro di sandali flat - perfetti nella loro semplicità - e dalle headband borchiate portate dalle modelle su capelli raccolti liscissimi. Il lungo si alterna al corto lasciando spazio a trasparenze e ai giochi di pieni e vuoti che assieme ai ricami sempre più intensi, creano trame straordinarie. Compaiono così le stampe su pantaloni ampi, completi matchy e paltò dalla spalle arrotondate, donando un senso di rilassatezza al défilé, fino all'arrivo del primo animalier in tre look centrali, abbinato a camicette azzurro cielo con fiocco al collo.
La Medea delle prime uscite si trasforma in una donna di frontiera, con la musica che passa dall'opera a beat più moderni, una donna guerriera, con le sue borse frangiute e le lunghe gonne con ruches che si trasformano addirittura in pantalone di denim a zampa oversize. I lunghi mantelli in suede lasciano il passo alle righe e a rigidi minicoat patchwork dai colori del fuoco, finché la pioniera non subisce un'ulteriore metamorfosi tramutandosi in vestale di pizzo vestita e chiudendo il cerchio riappropriandosi della sua identità di eroina tragica sul finale di lunghi abiti dalla bellezza poetica commovente.
Il sacro si mescola al profano tra i ricami e i disegni, tra i mille strati del lungo abito dal sapore Preraffaellita, uno di quelli che John William Waterhouse avrebbe scelto di dipingere, e tra i "vedo non vedo" delle plissettature trasparenti che si legano a pizzi bordeaux, verdi e cipria, perché la storia può essere riscritta da menti creative e raffinate come quelle di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, ed è una storia che non ci stancheremmo mai di ascoltare.
GUARDA LA SFILATA VALENTINO P/E 2014
GUARDA TUTTE LE SFILATE DELLA P/E 2014
© Riproduzione riservata