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Moda

Paris Fashion Week: cosa ci è piaciuto di più delle sfilate Autunno-Inverno 2024 di Parigi

Paris Fashion Week: cosa ci è piaciuto di più delle sfilate Autunno-Inverno 2024 di Parigi

foto di Chiara Da Col Chiara Da Col — 6 Marzo 2024
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Debutti, conferme e innovazioni: dagli smartphone vietati alle borse fatte d'aria, tutto quello che ci ha colpito di più delle collezioni che hanno sfilato a Parigi, chiudendo il mese dedicato alle novità Autunno-Inverno 2024

Parigi spegne i riflettori sul mese della moda appena trascorso, il fashion month dedicato alle collezioni Autunno-Inverno 2024 che ha preso il via ai primi di febbraio sulle passerelle newyorkesi, attraversando Londra e Milano, per approdare poi sotto le luci della Torre Eiffel.

La fashion week di Parigi è per tradizione una delle più piene non solo a livello di calendario ma , come selezione di nomi che vi sfilano. Ne abbiamo visti tanti, dai classici parigini per tradizione ai nuovi designer, ma abbiamo scelto solo alcuni rilevanti momenti da raccontare.

Partiremo dai debutti, tanto attesi quanto discussi: Chloé ha accolto la nuova direttrice creative Chemena Kamali, che ha riportato il brand alle sue atmosfere boxo-chic ma attualizzandole, calandole nel presente; Alexander McQueen ha applaudito la prima volta di Sean McGirr, che guardando un po' all'archivio del primo McQueen (Lee) e mettendoci del suo ha mosso qualche iniziale critica.

Insieme ai debutti, le consacrazioni: Nicolas Ghesquière ha festeggiato i suoi 10 anni alla direzione creativa di Louis Vuitton, dando ancora una volta prova della sua infinita creatività, sempre ben dosata e coerente con il gusto della Maison francese. Un'altra conferma è quella di Anthony Vaccarello, che con Saint Laurent è ormai diventato una cosa unica, dando prova di una connessione perfetta.

Miu Miu esplora la vita attraverso i capi che ne definiscono i momenti, avvalendosi di un casting d'eccezione, inclusivo sotto molteplici aspetti, dall'aspetto all'età. Valentino ha proposto 62 look in total black con una collezione intitolata Le Noir, dedicata appunto al colore nero e alle sue infinite possibilità.

Tra certezze e novità, a Parigi c'è stato tanto spazio anche per la sorpresa e per l'innovazione. Obbligatoria la menzione alla Swipe Bag di Coperni, una borsa realizzata in collaborazione con la NASA, composta al 99% di aria e dall'1% di vetro.

Scoprite di seguito, più da vicino questi e tanti altri momenti e trend da ricordare di questa Paris Fashion Week.

Nuovi debutti da Chloé e da Alexander McQueen

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Sopra: l'uscita finale di Chemena Kamali da Chloé. Credits: Getty Images

Tanto attesa quanto vincente è stata la prima collezione di Chloé firmata da Chemena Kamali, designer che ha assunto la direzione creativa del brand negli scorsi mesi. Lo bolliamo come vincente questo debutto perché nel suo Chloé c'è tutto quello che ci si aspetta dal brand, come da tradizione, ma con uno sguardo più contemporaneo e leggero. Ci sono il romanticismo, la leggerezza, le nuance rosate e i beige polverosi che sono divenuti simbolo del marchio negli anni e della sua estetica boho-chic, perfettamente ripresa da Kamali che proprio da Chloé, ma nel 2007, iniziò la sua carriera nella moda.

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Sopra: alcuni look dalla collezione Autunno-Inverno 2024 di Chloé. Credits: Getty Images

Meno immediata l'accoglienza per il debutto di un altro designer, Sean McGirr, al quale è capitato l'arduo compito di dare una nuova direzione ad Alexander McQueen. Una sfida complessa che l'ha visto distaccarsi dall'estetica di Sarah Burton, alla guida del brand negli ultimi 13 anni, per rievocare suggestioni del primo McQueen, quello del fondatore Lee Alexander, attraverso alcuni abiti-armatura che lo hanno ricordato molto. Lo ha fatto però mixandolo al proprio modo, che riprende molto, per alcuni troppo, il mondo di JW Anderson, brand dal quale arriva McGirr.

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Alexander McQueen Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

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Sopra: alcuni look dalla collezione Autunno-Inverno 2024 di Alexander McQueen. Credits: Getty Images

Saint Laurent, Louis Vuitton, Schiaparelli: straordinarie conferme

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Saint Laurent Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images.

Anthony Vaccarello si conferma in perfetta sintonia con l'estetica Saint Laurent e porta in passerella una collezione Autunno-Inverno fatta di trasparenze e leggerezza. Lo sguardo è sul corpo, avvolto in capi velati che ne svelano le forme, talvolta abbracciate da voluminose pellicce dal gusto retrò.

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Saint Laurent Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

Louis Vuitton celebra i dieci anni di direzione creativa di Nicolas Ghesquière, alla guida della maison dal marzo 2014. Dieci anni dopo l'idillio è ancora vivo: l'estetica di Ghesquière, che mixa ispirazioni sci-fi a codici tipici dello streetwear (senza dimenticare l'heritage Vuitton), vince ancora una volta.

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Louis Vuitton Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

Vince anche Daniel Roseberry, che con la seconda collezione prêt-à-porter Schiaparelli regala una straordinaria lettura del quotidiano arricchendolo degli elementi fondanti dell'estetica Schiaparelli. Ci sono gli elementi iconografici cari alla fondatrice, i dettagli anatomici e gli oggetti che si aprono a interpretazioni surreali (come la cravatta che sembra fatta di capelli) uniti alla perfezione a quelli che sono cari a Roseberry e alle sue radici americane, come frange, fibbie e denim.

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Schiaparelli Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

Valentino celebra il potere, imbattibile, del nero

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Valetino Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

Pierpaolo Piccioli affida il suo messaggio a un colore solo: un'intera passerella si tinge di nero con la collezione Valentino Le Noir. Lui, maestro del colore, che sa sempre proporre contrasti e tonalità originali e indovinate, si affida alla monocromia perché, racconta, «permette di vedere tutto meglio, di guardare in profondità».

Sessantadue look in passerella, tutti rigorosamente neri, accessori (e rossetto) inclusi. La sua mission? Dare al nero una sorta di rivalsa. «Vorrei che il nero fosse considerato un colore che apre a molte possibilità» racconta Piccioli, che mette l'accento anche sulla contemporaneità definendo il nero un luogo sicuro nel quale trovare rifugio nei momenti difficili, oltre che un colore democratico.

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Valetino Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

Il vocabolario inclusivo di Miuccia Prada

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Miu Miu Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

L'Autunno-Inverno 2024 di Miu Miu esplora le fasi della vita attraverso gli indumenti che la rappresentano. Dall'infanzia all'età adulta, ogni momento è ben rappresentato per convenzione e per immaginario comune, da determinati elementi stilistici, dai colori vivaci ai tubini neri (che strizzano l'occhio all'estetica di Colazione da Tiffany).

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Miu Miu Autunno-Inverno 2024. Credits: Getty Images

Un elemento che ha permesso di raccontare e di apprezzare ancora di più la collezione è stato il casting, che ha brillato per inclusività. In passerella infatti, volti noti del cinema come Kristin Scott Thomas e Angela Molina, ma anche donne di fasce d'età diverse dalle classiche modelle giovanissime. Tra loro Qin Huilan, medico cinese di 70 anni, collezionista di capi Prada e Miu Miu (che posta spesso i propri look su Instagram) invitata a sfilare a Parigi.

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Sopra da sinistra: Qin Huilan - Angela Molina. Credits: Getty Images

Borse: da quella fatta di aria ai modelli extralarge

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Parliamo di borse, accessorio sul quale è difficile glissare. Il duo formato da Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant ci ha abituato da diverso tempo a slanci tecnologico e innovativi e, per l'Autunno-Inverno 2024, hanno toccato livelli altissimi proponendo una versione della loro borsa must-have, la Swipe Bag, che sarebbe stata difficile da immaginare.

Realizzata con la collaborazione della NASA, che utilizza questo materiale per catturare la polvere delle stelle, è una speciale versione composta al 99% di aria e all'1% di vetro.

Meno tecnologiche ma sicuramente riconoscibili sono le borse viste da Chloé e da Loewe. Cos'hanno in comune? Sono grandi anzi, grandissime.

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Sopra da sinistra: una borsa della collezione Autunno-Inverno 2024 di Chloé - Una borsa della collezione Autunno-Inverno 2024 di Loewe. Credits: Getty Images

Giallo, verde, bordeaux: i colori della prossima stagione

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Sopra da sinistra: Elie Saab AI'2024 - Ottolinger AI'2024 - Miu Miu AI'2024. Credits: Getty Images

Se dalle precedenti tappe della fashion week era emersa una certa simpatia per il verde, in tutte le sue tonalità seppure con una preferenza per quelle più scure, a Parigi vediamo trionfare altri due trend cromatici. Il bordeaux, al quale ha dato il La Sabato De Sarno con la sfilata Gucci Ancora dello scorso settembre, e il giallo, chiaro, pastello e delicato, ma anche più intenso e acido a tratti.

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Sopra da sinistra: Victoria Beckham AI'2024 - Stella McCartney AI'2024 - Hermès AI'2024. Credits: Getty Images

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Sopra da sinistra: Hermès AI'2024 - Zimmermann AI'2024 - Mugler AI'2024. Credits: Getty Images

Smartphone vietati e sosia in passerella : di cosa si è (s)parlato

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Ogni fashion week che si rispetti porta con sé dei momenti "gossip" che fanno impazzire la rete. A Parigi ce ne sono stati diversi, a partire dal divieto di Mary-Kate e Ashley Olsen di introdurre gli smartphone alla sfilata Autunno-Inverno 2024 di The Row. Una scelta che ha creato non poche polemiche, anche da parte di penne illustri che non hanno gradito l'impossibilità di poter prendere nota della collezione con un semplice scatto.

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Credits: Getty Images.

Grande attesa per l'arrivo di Kim Kardashian nella sua rinnovata veste di testimonial Balenciaga, che non si è lasciata desiderare, arrivando alla sfilata con un abito nero decorato da un volontario tag pendente. Ma gli occhi scaltri sono caduti sulle sue dita incerottate che hanno forse attirato più attenzione della sfilata stessa.

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Galeotto fu il seeding prodotto a celebrities e influencer in prima fila. Il profilo Diet Prada ha subito ironizzato su un dettaglio che si poteva scorgere sul front row di Chloé: le celeb invitate, e vestite dal brand, indossavano tutte lo stesso modello di scarpe. Saranno il grande trend di stagione o c'è stato qualche piccolo intoppo con la selezione dei look? Sicuro c'è stato un fraintendimento sul concetto di esclusività.

Un simpatico fraintendimento c'è stato anche da Marine Serre, quando in passerella è comparsa quella che tutti, per un attimo, hanno pensato fosse Kate Moss. In realtà più che Kate era un fake: una nota sosia della top model, al secolo Denise Ohnona.

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