Valentino e la tradizione dell'Haute Couture
"Non chiamatele petites mains!". Ha esordito così Pierpaolo Piccioli, presentando a Parigi la nuova collezione Haute Couture di Valentino, frutto del duro lavoro delle sue abili sarte.
Altro che piccole mani: queste creazioni sono l'opera minuziosa di artigiane e artigiani altamente qualificati che portano avanti con orgoglio e sacrificio la loro grande esperienza. E non a caso, ciascun abito che ha sfilato in passerella porta proprio il nome di chi lo ha realizzato.
E l'omaggio alla tradizione si tinge di leggerezza e modernità: i volumi over di abiti e cappe sono impreziositi da drappeggi, ruches e fiocchi dal forte impatto glamour.
Se la sera si fa preziosa con gown dress degni del red carpet più prestigioso, la collezione è però costellata anche da mise perfette per il giorno, come la maxi felpa a fiori o il coat in cashmere giallo con maniche a sbuffo, da portare su pantaloni fluidi in lana.
In testa i cappelli realizzati per l'occasione da Philip Treacy, un tripudio di soffici piume, le stesse che ornano i sandali a tinte pastello, che aggiungono un tocco eccentrico e colorato ai look.
Valentino Haute Couture: la sfilata primavera-estate 2018
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