The Turkish Effect: al Micam va di moda la pelletteria turca

8 designer per 8 aziende della calzatura di lusso. È l'iniziativa promossa dalla Turkish Leather Brands al Micam per valorizzare il talento tutto turco nella pelletteria e nel design di ricerca

Sono pronti a farci le scarpe, letteralmente. Perché vantano una tradizione pellettiera di altissimo livello e fresche energie creative. Di chi stiamo parlando? Dei migliori designer turchi, radunati dal Turkish Leather Brands per uno dei più interessanti progetti visti al Micam, la fiera internazionale della calzatura. Nomi già noti in patria e prossimi a sbancare nel panorama della moda internazionale che verrà. Hanno messo al servizio di otto marchi di settore la loro visione, il loro fiuto per le tendenze, la passione per la manifattura dalla robusta perizia artigianale, la ricerca per forme innovative e funzionali. Risultato: otto capsule collection di grande raffinatezza, che accordano la qualità della materia prima turca alla bellezza della creazione estetica.

Si va dal fine pittoricismo di Mehtap Elaidi per Ridge, che del colore si serve come struttura prima ancora dell'ornamento, all'inedite sperimentazioni in pelle di puledro di Zeynep Tosun per Inuovo, alla brogue di Studio Kaprol per Fertini che si rivisita con geometrie cromatiche e una calda fodera in pelliccia. Elif Cigizoglu per Poletto preferisce il contrasto del bianco e del nero, insieme casual e formale, mentre Bora Aksu per Pegia s'ispira al mondo dell'equitazione. È invece virtuosistico lo stivaletto intagliato a foglie di Ahmet Baytar per Sergio Paganelli, come colta e urbana la serie in stampa cocco di Gamze Saraçoğlu per Attimo. Chiude la carrellata Hatice Gokce, che riproduce gli effetti della carta marmorizzata- chicca artigianale turca- e stilizza sulle tomaie il profilo della torre di Galata.

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