Natale, ricette e moda: quel Burberry ci piace al dente
Fotogallery Natale, ricette e moda: quel Burberry ci piace al dente
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Il classico menù delle feste non vi convince? L'autrice del blog TasteofRunway.com vi consiglia 5 ricette superchic e 5 look da sfilata da abbinare
Qualcuno mi può dire perché a Natale si deve mangiare tanto? Io, a Natale, ho la stessa fame degli altri giorni. Invece, le tavole delle case si riempiono di lasagne al forno, melanzane alla parmigiana, tortellini in brodo, arrosti, dolci, dessert.. Il tutto, da consumare durante un pranzo.
A Natale ci si siede a tavola per ore perché, il bello del Natale, è che tutti partecipano portando qualcosa e guai a te se fai un torto alla zia e non assaggi il suo sformato di carne. Poi arriva la prozia con l’arrosto arrotolato, la nonna ha portato lo spezzatino, e anche se sei vegetariana in quel momento succede che, per non offendere il loro impegno, assaggi tutto.
E poi, dopo essersi abbuffati, ci si addormenta sulla tavola. Dai, a Natale c’è sempre un momento di down dove il nonno chiude gli occhi, il nipotino è steso sul divano, le zie discutono animatamente per la partita di carte, la televisione trasmette qualche cartone animato e la luce ad intermittenza dell’albero ti fa entrare in un tunnel psichedelico dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino per brindare.
E, appena ti rilassi, senti qualcuno gridare: “a tavola che c’è il dolce!” e tu rispondi “ancora un altro dolce??” e in quel momento ti accorgi che tutti ti stanno guardando alienati perché oggi è Natale e tu devi mangiare di più.
E fa lo stesso se senti l’aderenza dei vestiti e ti accorgi che il famigliare di fronte a te è a rischio eliminazione perché uno dei tuoi bottoni in madreperla potrebbe prendere il volo, finendo immancabilmente per colpirlo.
Ma si sa, il bello del Natale è questo: esagerare. E per esagerare bene ho deciso che il Natale senza piatti da lavare è ancor più da mangiare!
Portate sulle vostre tavole qualche look di sfilata perché, se la moda è il vostro pane quotidiano, potete diventare dei veri fashion taster. Ed è chic, molto chic, mangiare un Burberry bevendo un Lanvin. Per scegliere bene nella vita ci vuole gusto. Enjoy!
KENZO AI 2011-12 / MACEDONIA SALATA IN PIATTO DI PANE NERO
Per 4 persone. 4 blocchi di pane nero, 4 uova, 4 patate viola, 300g di pomodorini, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Prendete del pane nero a blocchi (in alternativa esistono molti composti già pronti per prepararlo abbastanza velocemente nella teglia della dimensione che preferite) e ricavatene un rettangolo della dimensione di cm 15x9.
Mondate le patate, tagliatele a cubetti, mettetele in una teglia con sufficiente olio extravergine d’oliva, rosmarino, e infornate a 180° per circa 30 minuti (la cottura dipende dalla qualità delle patate).
Quando la cottura delle patate è ultimata, prendete un pentolino a fondo pesante e metteteci un cucchiaio di olio extravergine d’oliva. Scaldatelo a fuoco medio e rompete delicatamente un uovo nel tegamino. L’operazione è da ripetere con cura per la quantità di uova che desiderate, in alternativa prendete una pentola abbastanza grande da contenerne più di una (ma fate in modo che le uova non si tocchino tra loro per evitare che si perda la forma). Cuocete per un minuto e, infine, prendete le uova con una spatola facendo attenzione a non romperle. Adagiatele con cura, una alla volta, all’interno del nostro piatto di pane. Aggiungete le patate, i pomodorini freschi tagliati a metà e regolate di sale e pepe.
BURBERRY PRORSUM AI 2011-12 / SPAGHETTI AL NERO DI SEPPIA CON GAMBERETTI MARINATI ALL’ARANCIA
Per 4 persone. 400 g di spaghetti al nero di seppia, 5 arance biologiche, 16 gamberi rossi sgusciati, ½ cipolla, 2 scalogni, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Mettete a bollire per 3 minuti i gamberi sgusciati in una pentola con acqua leggermente salata e mezza cipolla. Spremete una arancia e tenete da parte il succo. In una padella ampia fate appassire i due scalogni finemente tritati con un po’ di olio extravergine d’oliva. Aggiungete dopo un minuto il succo d’arancia e, a fiamma viva, fate asciugare quasi completamente. Aggiungete anche i gamberi scolati e lasciateli insaporire in padella. Mentre portate l’acqua per la pasta ad ebollizione, tagliate poco più in alto della metà le altre arance (che useremo come piatti), curandovi di toglierne la polpa e di asciugarle bene. Cuocete gli spaghetti al dente, scolateli e metteteli nella nostra pentola con i gamberi, spadellandoli un po’. Posizionate con attenzione gli spaghetti all’interno dell’agrume e grattugiate un po’ di scorza d’arancia sopra. La polpa di arancia tenetela da parte per la frutta di Jil Sander.
DOLCE & GABBANA AI 2011-12 / POLENTA IN CIALDA DI FORMAGGIO GRANA CON SEPPIE AL NERO
Per 4 persone.
Per le cialde: 200g di formaggio grana grattugiato.
Per la polenta: 250g di farina di mais, sale grosso.
Per le seppie: 600g di seppioline, 4g di nero di seppia, un bicchiere di vino bianco, prezzemolo, uno spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Le cialde: stendete la carta da forno sul piatto da forno e formate 8 cerchi di formaggio grattugiato, del diametro di 20cm. Infornate per pochi minuti a 150° fino a che il formaggio non risulta sciolto. Togliete dal forno e, per creare una specie di piatto fondo, prendete 4 dischi e posizionateli rispettivamente su 4 coppette rovesciate appoggiandoci sopra un peso (ad esempio un’altra coppetta rovesciata per evitare di dover tenere i dischi con le mani). Gli altri 4 dischi sono da usare come piatti piani, per appoggiarci sopra quelli che andremo successivamente a riempire di polenta. Fate riposare per 20 minuti e poi staccateli tutti dalla carta da forno. Il risultato finale sarà dunque: 4 cialde piane e 4 cialde fonde.
La polenta: mettete 1litro d’acqua salata in una pentola e, quando comincerà a bollire, versate la farina di mais aiutandovi con un setaccio per evitare che si formino grumi. Mescolate frequentemente con una frusta per 45 minuti (in alternativa acquistate la polenta istantanea, i tempi si accorceranno di molto).
Le seppie: pulitele privandole dell’osso e delle interiora e tenete da parte le vescichette con il nero (in alternativa prendetele già pulite e acquistate il nero a parte).
Mettete dell’olio extravergine d’oliva in una padella a fuoco medio e aggiungete l’aglio (sbucciato e tagliato a metà) e le seppioline. Fate cuocere per un minuto, aggiungete il bicchiere di vino bianco e, quando sarà evaporato, mettete il prezzemolo e il nero di seppia. Coprite con il coperchio avendo cura di mescolare ripetutamente e ultimate la cottura a fuoco basso per 10 minuti, dopodiché spegnete.
Posizionate con cura le cialde di formaggio grana, qui ne abbiamo create due versioni, una che funge da piatto piano e l’altra da piatto fondo, ma potete giocare con le forme in base al vostro umore (nella foto vedete infatti 3 strati). Aggiungete poi con delicatezza la polenta e le seppie al nero.
JIL SANDER AI 2011-12 / FRUTTA IN TRONCO DI CIOCCOLATA
Per 4 persone. 200g di cioccolato fondente extra, 4 vaschette di frutti di bosco, polpa d’arancia, ciliegie candite, perline argentate di zucchero.
Fate fondere il cioccolato a bagnomaria usando questa tecnica: portate ad ebollizione dell’acqua in un pentolino. Successivamente appoggiate sopra a questo un altro pentolino (senza che tocchi l’acqua) e metteteci il nostro cioccolato, facendo in modo che si sciolga attraverso il vapore acqueo del pentolino sotto. Se il cioccolato dovesse raffreddarsi troppo, è sufficiente rimettere i contenitori sul fuoco.
Preparate un foglio di acetato o carta da forno su una superficie fredda e liscia (come il marmo ad esempio). Preparate 4 strisce di acetato dell’altezza di 12cm, lunghe 27cm e versate il cioccolato fuso aiutandovi a stenderlo con una spatola (fate attenzione: stendete il cioccolato per circa 9cm di altezza, la parte pulita ci serve per poter prendere le strisce con le mani). Quando sarà leggermente indurito, ma avrà mantenuto ancora una leggera morbidezza, prendete ogni singola striscia e iniziate a formare i cilindri (che rappresentano i nostri contenitori per la frutta) appoggiandoli su delle formine apposite che si acquistano nei negozi di cucina (ad esempio quelle che si usano per creare le tartare) e facendo attenzione a unire l’inizio e la fine del cioccolato sulla striscia per evitare di lasciare spazi. Mettete le strisce a raffreddare in frigorifero per un’ora e poi togliete dal frigo. Ora il momento più delicato: dovete staccare la carta dalla cioccolata. Vi consiglio di tenere a portata di mano del cioccolato fuso e un pennello di silicone. Non spaventatevi se qualcosa si rompe separando i due elementi, con il nuovo cioccolato fuso e il pennello possiamo recuperare velocemente. Una volta tolta la carta spennellate tutto il tronco con il cioccolato fuso, e guarnite con ciliegine candite tagliate a metà e perline d’argento. Per creare il fondo di cioccolata procedete sempre con la stessa tecnica, ma misurando per prima cosa il diametro del tronco che abbiamo ottenuto. Fondete quindi il cioccolato, create dei cerchi dalle giuste dimensioni, fate raffreddare e, infine, staccateli dalla carta. Sappiate che il cioccolato fuso è come una colla quindi, per attaccare il fondo, non serve fare altro che unirlo al tronco spennellando le giunture con il cioccolato fuso. Una volta pronto il nostro contenitore di cioccolata, riempite con more e lamponi precedentemente puliti e con la polpa d’arancia avanzata dalla preparazione degli spaghetti.
LANVIN AI 2011-12 / COCKTAIL DI VODKA, CHAMPAGNE E MELOGRANO
Per 4 persone. 4 melograni grandi, vodka, champagne.
Prendete 4 melograni grandi, tagliateli poco più in alto della metà e svuotateli con cura dalla polpa, aiutandovi con un cucchiaio. Ripulite bene l’interno e mettete la polpa in un recipiente rimuovendo con cura le pellicine. Mettete tutti i semi in un frullatore e centrifugate fino ad ottenere un succo. In una caraffa versate un litro di champagne, 200 ml di vodka (esagerate se preferite) e aggiungete il succo di melograno. Usate questi bellissimi frutti al posto dei bicchieri e, con un coltellino appuntino, create lo spazio per la cannuccia. La caraffa rimarrà al centro della tavola pronta a riempire i vostri “bicchieri” appena saranno vuoti.
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