Miu Miu FW'24: i vestiti di una vita
Potrebbe suonare banale parlare di abiti e accessori come di un qualcosa che accompagna un individuo per tutta la vita, ma fermandosi a riflettere seriamente su questo punto vi si potrà aprire un mondo molto più profondo, che va al di là della loro mera funzionalità o dell'utilità puramente estetica che molte persone attribuiscono al vestire.
Lo ha fatto Miuccia Prada, che per l'Autunno-Inverno 2024 di Miu Miu ha scelto di eplorare e di tradurre in un'intera collezione quelle che sembrano le fasi di un'intera vita.
Dall'infanzia all'età adulta, ogni momento che viviamo è ben rappresentato per convenzione e per immaginario comune, da determinati elementi stilistici: i colori vivaci che catturano lo sguardo di chi è bambino e i sandali occhio di bue che sono un must nei primi anni di vita, cose che lasciano piano piano il posto ai jeans, a vita bassa se siete stati adolescenti nei primi anni Duemila, poi ai fili di perle, ai tailleur e agli abiti, anche da lavoro, ai cappotti e alle pellicce più evocative di un determinato stile e di un determinato periodo. E sì, sul finale (che noi vogliamo considerare aperto) ci sono anche dei tubini neri.
Credits: Getty Images
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Non è un racconto temporale ma una contaminazione continua tra elementi riconducibili a diversi momenti e a diversi immaginari, fatti convivere insieme con una nota femminile e giovane che tiene insieme il tutto.
Fiori colorati o più sobri, maxi guanti in pelle dai toni che staccano creando a tratti una apparente confusione. Una confusione che traduce invece l'aspetto più personale del vestirsi, del mettere insieme i pezzi propri, quelli ereditati, quelli presi in prestito, dando forma alla propria espressione, al proprio vocabolario del vestire.
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Uno sguardo ai Duemila
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L'ha riportata nell'olimpo dei must-have un paio di stagioni ed ecco che la vita bassa è ancora un must. Così, su un paio di jeans skinny abbinati a un giacchino cropped in jeans, rappresenta l'essenza dei primi anni Duemila. Rafforzano il concetto la cintura con maxi fibbia e gli accessori, dagli anfibi al remake di una borsa modello d’archivio 2006, la base per la successiva e celebre Bow bag.
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Il casting inclusivo (per davvero)
L'attrice Kristin Scott Thomas. Credits: Getty Images
In un mondo che si fa spesso portavoce di valori che spaziano dalla diversità alla body positivity, ma tende a farlo purtroppo solo di facciata, questa sfilata apre uno spiraglio sincero. Il percorso che Miuccia Prada ha voluto ricreare stilisticamente, si riflette anche nel casting che va al di là delle solite top da fashion week, vantando la presenza di una numero di modelle d'eccezione.
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Sopra da sinistra: Qin Huilan - Angela Molina. Credits: Getty Images
Alcune sono delle star internazionali, come Kristin Scott Thomas e Angela Molina, altre sono semplicemente delle donne nel mezzo dei loro -anta. Una menzione particolare va sicuramente a una di loro: Qin Huilan, medico cinese di 70 anni che ha deciso da diverso tempo di postare sul proprio profilo Instagram i propri look, per la maggior parte Prada e Miu Miu, brand dei quali è da sempre una grande fan.
Una cosa normale che possono fare tante altre donne normali, ma che l'ha portata oggi a sfilare in passerella lanciando il messaggio più semplice e genuino che si sia: può accadere sempre qualcosa di straordinario nella vita, in qualsiasi momento e a qualsiasi età.
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