Miu Miu Primavera-Estate 2025: 5 cose che ci sono piaciute della sfilata


Niente è come sembra: sulla passerella Primavera-Estate 2025 di Miu Miu va in scena un racconto che vuole esaminare il concetto di verità o meglio, della sua mancanza.
Manipolazione, inversione, disinformazione, concetti che passano attraverso l'allestimento della location,
lo storico Palais d'Iéna che fedelmente ospita le sfilate del brand, e attraverso i vestiti, che diventano il mezzo per raccontare una realtà alterata, travisata.
Ad abbracciare il pubblico che assiste allo show c'è l'opera multidimensionale dell'artista Goshka Macuga intitolata Salt looks like Sugar, che culmina nelle copie di The Truthless Times, un giornale cartaceo dall'aspetto distopico, che elabora concetti a tratti surreali. Una metafora dei tempi che viviamo, della contemporaneità e della lacuna di trasparenza che caratterizza molta comunicazione oggi.
Ciò che è tutt'altro che privo di trasparenza è l'abbigliamento di chi sfila: l'ordine dei capi è sovvertito, i maglioncini si annodano come top sul petto, tutto è istintivo e incredibilmente reale, fedele con lo spirito di chi lo indossa per rappresentare se stesso.
Tra nuovi accessori, debutti e grandi nomi dello star system in passerella, scoprite 5 cose che ci sono piaciute (moltissimo) di questa sfilata Primavera-Estate 2025.
L'ispirazione
Fuori dagli schemi, il concetto di una realtà travisata e manipolata è tanto originale quanto terribilmente vicino al nostro particolare momento storico, fatto di informazioni che girano veloci, troppo, e di fake news all'ordine del giorno. Sale che sembra zucchero, una frase che incarna alla perfezione un mondo nel quale ci si ritrova a dubitare anche delle cose più elementari.

Credits: Press Office
Ogni capo al suo posto, anzi no

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Colpisce sin dalle prime uscite il nuovo uso che viene fatto dei capi base del guardaroba. Camicie, sottovesti, maglioncini, appaiono legati e stratificati, non infilati come da convenzione. Simbolo di stravolgimento quanto di libertà di indossare ciò che si vuole come si vuole.

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L'heritage rivisitato

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Le stampe optical dal gusto seventies, i fiori metallici, gli scaldamuscoli e gli zoccoli con fascia colorata strizzano l'occhio al passato del brand. Citazioni alle passate collezioni non riprese casualmente ma contestualizzate, ridisegnate e rese attuali in termini di silhouette e forma.

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Gli accessori che non ti aspetti

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Cinture dal sapore vintage, come gioielli, si indossano mixandole e posizionandole sul punto vita o sui fianchi. Bracciali cingono l'avambraccio e non solo: ai piedi compaiono, oltre ai già citati scaldamuscoli, delle fasce o polsini (logati) ai piedi.

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Le borse sono tante, tra versioni dei modelli più amati del momento ma proposti in nuovi colori alle riedizioni, con bordure a contrasto, fino agli zainetti in tessuto profilati in pelle.

Le scarpe sono a loro volta un focus importante: dalla décolleté a punta alla variante slingback pepe-toe che si allaccia sul tallone, alle sneakers colorate con accenti fluo ai sandali e le ballerine, con tacco basso a blocco, in vernice. Non mancano i mocassini in pelle morbidissima.

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Da Alexa Chung a Hilary Swank, sfilano le celebrities

Sunday Rose Kidman Urban apre la sfilata Primavera-Estate 2025 di Miu Miu.
Oltre al debutto di Suday Rose Kidman Urban, figlia di Nicole Kidman alle prese con la sua prima sfilata, il casting d'eccezione genera stupore: sulla passerella Primavera-Estate 2025 di Miu Miu, compaiono infatti volti e nomi noti per perseguire altre arti, altri ambiti. Alexa Chung, che abbiamo già visto sfilare a New York a inizio settembre, l'attrice premio Oscar Hilary Swank, Eliot Sumner sono solo alcuni dei personaggi scelti, che hanno aperto la parade chiusa, con un effetto ancor più sorprendente, da Willem Dafoe.
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